Il titolare di un’autofficina di contrada Santo Padre delle Perriere (M.B., di 51 anni) è stato colpito al braccio con un machete da un trentenne tunisino.
Il nordafricano, pare, abbia tentato di colpirlo alla testa, ma per fortuna la vittima si è accorto in tempo di quanto stava accadendo e d’istinto ha frapposto il braccio, che ha rischiato di essere tranciato. E se ciò non è accaduto è dovuto solo al fatto che il machete non era molto affilato.
Il fatto è accaduto lo scorso 11 luglio, ma è venuto fuori solo adesso. A raccontare i particolari è la stessa vittima. “Stavo lavorando nella mia officina – dice – quando è arrivato uno dei tanti tunisini che stanno in zona e mi ha chiesto se potevo gonfiargli le ruote del suo ciclomotore. Io, quel giorno, avevo il compressore guasto e per questo gli ho detto che poteva andare al rifornimento di benzina accanto alla mia officina. Lì, sicuramente, lo avrebbero accontentato. Lui si allontanò senza dire nulla. Pochi secondi dopo, vidi l’ombra di qualcuno che entrava nella mia officina. Pensai che fosse un cliente. Uno dei tanti che vengono ogni giorno. E invece con la coda dell’occhio mi accorsi di un braccio che si stava alzando per colpirmi con un grosso coltello. D’istinto, quindi, alzai il braccio per proteggere la testa. Il mio aggressore mi è sembrato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”.
Immediatamente soccorso dai dipendenti dell’officina, M.B. è stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale “Borsellino”, dove i medici gli hanno prestato le prime cure.
Dell’accaduto, la vittima informò subito anche i carabinieri, che cominciarano a cercare l'aggressore. Che però è stato anche sfortunato: il giorno dopo l’aggressione, in via Fornara, mentre era alla guida del suo ciclomotore, andò a schiantarsi contro un autocarro. Era il 12 Luglio, e di quell'incidente Tp24 ne ha parlato in un articolo che potete leggere cliccando qui. Il giovane si è scontrato frontalmente con il camion e addirittura il suo volto è rimasto stampato nella carrozzeria del camion.
Purtroppo viaggiava senza casco, in un motociclo senza assicurazione e senza targa. E da allora è ancora ricoverato in ospedale in gravi condizioni.
Nel frattempo, M.B. ha sporto denuncia rivolgendosi agli avvocati Giacomo Pipitone, Diego e Massimiliano Tranchida. “E’ un gesto allo stato inspiegabile” commentano i tre legali.