Le aziende di successo lo sanno.
Essere competitivi oggi significa puntare sulle risorse umane.
In un mercato ormai globalizzato dove nuovi concetti di spazio e di tempo hanno ridimensionato gli scambi economici, in un contesto in continua evoluzione, dove nuove forme di comunicazione e nuove tecnologie hanno un forte impatto nei processi produttivi, inseguire il cambiamento è fondamentale.
E allora diventa imprescindibile investire sulla formazione continua del personale.
I fondi interprofessionali costituiscono in tal senso un’opportunità in quanto garantiscono la formazione in forma gratuita.
I fondi sono organismi di natura associativa nati da accordi tra associazioni di datori di lavoro e i sindacati per finanziare la formazione continua. Ne esistono circa una ventina.
Tra le sigle più note: FONDIMPRESA, FAPI, FOR.TE, FONTER, FONDARTGIANATO, FONARCOM, FONDOPROFESSIONI, FORMAZIENDA, FONDITALIA, FONDOCONOSCENZA, ecc.
Per effetto della legge n. 388/2000 ogni azienda già destina lo 0,30% dei contributi mensili obbligatori INPS alla formazione continua. Deve tuttavia aderire ad uno dei suddetti fondi per potere accedere alla formazione gratuita. L’adesione ad un fondo non comporta alcun costo ulteriore ed è revocabile in qualsiasi momento.
Ogni azienda che presenta particolari fabbisogni formativi, per fare alcuni esempi: sicurezza sul lavoro, comunicazione e marketing, trading on line, progettazione e gestione siti web/social network, introduzione di nuovi software o nuovi macchinari, sistemi di qualità, ecc., può accedere -direttamente o assistita da consulenti - ad una delle modalità con cui opera ogni fondo (avvisi, presentazione di piani formativi condivisi dalle rappresentazione delle parti sociali anche in forma interaziendale, ecc.).
Per maggiori informazioni puoi contattare
Studio Ingianni - Consulenti del lavoro
Via Francesco Crispi 88/A
Marsala (TP)
A cura di Rosaria Nolfo