Quantcast
×
 
 
15/07/2017 06:00:00

Mazara, fiume Delia "fortemente inquinato". Il vice sindaco: "Il depuratore funziona"

E' una zona "fortemente inquinata" quella della foce del fiume Delia, a Mazara del Vallo. Ma da quanto avrebbe dichiarato il vicesindaco della città e Assessore ai Lavori Pubblici, Silvano Bonanno, il problema non è da addebitare né ad un malfunzionamento del depuratore, né all'amministrazione comunale stessa. 

C'è da dire che, dopo la ricerca, le analisi ed i risultati pubblicati recentemente da Legambiente, sono state numerose le criticità
 riscontrate, dal punto di vista dell'inquinamento idrico di fiumi e canali siciliani. Lo studio, realizzato da una storica campagna di Legambiente, Goletta Verde, ha monitorato lungo le coste siciliane ben 25 punti e ben 17 di questi presentavano cariche batteriche molto elevate. 

“Registriamo dati tutt’altro che positivi lungo le coste siciliane”, spiega Serena Carpentieri, responsabile Campagne di Legambiente.
“Un problema, quello della cattiva depurazione, che affligge purtroppo tantissime zone, visto che nel nostro paese circa il 25% delle acque di fognatura viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato, nonostante siano passati oltre dieci anni dal termine ultimo che l'Unione Europea ci aveva imposto per mettere a norma i sistemi fognari e depurativi. A pagare al solito sono i cittadini” continua, “perché questi ritardi nell’attuazione della direttiva comunitaria hanno portato già a multe salatissime”.

“La sfida della depurazione doveva rappresentare una priorità per il rilancio ambientale ed economico di questa terra, ma tutti i governi regionali che si sono succeduti hanno evidentemente fallito, visto che non si è stato in grado neanche di spendere i soldi che erano disponibili” sottolinea Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.

In Sicilia sono coinvolti e sotto accusa ben 171 agglomerati, cioè insiemi di comuni con un numero pari o superiore ai duemila abitanti. Questi agglomerati in Sicilia rappresentano il 19% di tutti gli agglomerati a livello nazionale coinvolti dalla procedura di infrazione, che sono 833 in totale.

La Sicilia è in testa alla classifica nazionale per reati commessi nei confronti dell’insufficiente depurazione e agli scarichi inquinanti. Sono stati 9 i punti monitorati in provincia di Palermo, ma nessuno di questi ha superato l’esame. Per 7 di questi il giudizio è di "fortemente inquinato".
Giudicati fortemente inquinati anche due punti in provincia di Agrigento, uno in provincia di Caltanissetta e Siracusa, e anche in provincia di Trapani - la zona interessata sarebbe quella di Mazara del Vallo, ed in particolare il punto di campionamento è la foce del fiume Delia. Dal bilancio di Goletta Verde, la zona risulta "fortemente inquinata".

Da quanto ha dichiarato Silvano Bonanno, dunque, pare che l'amministrazione comunale abbia più volte chiesto agli organi di competenza di effettuare delle verifiche lungo le rive del fiume Delia, per potersi accertare delle condizioni del luogo ed eventualmente per riuscire ad individuare i responsabili, cioè chi scaricherebbe abusivamente reflui nelle acque del fiume.
Per questo la pubblicazione dei dati di Goletta Verde in merito lo status disastroso del fiume, dal punto di vista dell'inquinamento, non sembra aver sorpreso nessuno. 
"E' una notizia che spiace ma che non ci coglie di sorpresa. Abbiamo più volte chiesto al Consorzio di Bonifica che la foce del fiume venisse liberata dalle ostruzioni che si sono formate a causa dei detriti e della sabbia, e che si procedesse ad una bonifica dei luoghi, senza, però, ricevere riscontro" dichiara Bonanno.

L'assessore inoltre sostiene l'idea che lo stato di inquinamento riscontrato non sia da addebitare ad un malfunzionamento del depuratore comunale, che teoricamente riuscirebbe a sversare i reflui in mare a circa 3 kilometri di distanza dalla costa; eppure è innegabile la presenza di un'aggravato stato di inquinamento ambientale, che sussiste già da tempo, ed è non solo confermato adesso dai dati e le analisi di Legambiente, ma anche segnalato più e più volte anche dagli stessi cittadini - soprattutto i residenti della contrada Bocca Arena, situata appunto nei pressi della foce del fiume - che da più di un anno risentono di nauseabondi olezzi provenienti, appunto, dalle acque del fiume.

Su www.legambiente.it/golettaverde, nella sezione "analisi", è possibile visualizzare la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi.

 


 



Native | 2024-07-16 09:00:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Guida sicura: a cosa stare attenti in estate?

L'estate è una stagione di svago e avventure, con le sue giornate lunghe e il clima caldo che invogliano a viaggiare e trascorrere più tempo all'aperto. Tuttavia, con l'aumento del traffico e le condizioni stradali a volte...