Con nota, prot. 29191/DRPC SICILIA del 22 maggio scorso, il Dirigente Generale Capo del Dipartimento di Protezione Civile della Regione Sicilia ha emanato una direttiva recante "Interventi urgenti utili alla prevenzione e contrasto del rischio di incendi boschivi e di interfaccia".
In particolare si rileva come - ai sensi della Legge 225/1992 - i Comuni rappresentino il "fulcro di ogni attività di prevenzione e pianificazione, anche in materia di previsione, prevenzione e contrasto agli incendi di interfaccia". Inoltre "il Sindaco, quale prima Autorità di protezione civile, al di fuori della pianificazione d'emergenza deve, altresì, garantire manutenzione e la ripulitura delle aree di diretta pertinenza specie se confinanti con edifici strategici e/o rilevanti, ed emettere ordinanze di pulizia dei terreni incolti e dei margini delle strade di proprietà comunale".
Ancora "I Sindaci, attraverso le strutture comunali competenti, verificheranno il puntuale rispetto delle citate ordinanze da parte dei privati, sia da parte degli Enti pubblici che gestiscono le infrastrutture ricadenti nel territorio comunale [...] adottando, in ragione del conseguente grave rischio, ogni possibile strumento sanzionatorio o eventualmente SOSTITUTIVO nei confronti degli inadempienti segnalando gli stessi alle competenti autorità."
Prima di procedere oltre una considerazione: se è vero che la passata Amministrazione ha provveduto ad emettere le ordinanze summenzionate e a farle rispettare è altrettanto vero che l'attività SOSTITUTIVA - oggi tanto reclamata - non è MAI stata messa in opera (al netto di denunce e polemiche pre-elettorali).
Continuando con la direttiva dello scorso maggio: "Inoltre [i Sindaci, ndr] verificheranno il costante aggiornamento del catasto incendi, per l'applicazione di vincoli, divieti e prescrizioni previsti dalla normativa vigente nei soprassuoli già percorsi dal fuoco. Supportare e promuovere le attività di prevenzione indiretta tra cui prioritaria è l'istituzione e l'aggiornamento del catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco. Supportare e promuovere le attività di prevenzione indiretta tra cui prioritaria è l’istituzione e l’aggiornamento del catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco, così come previsto dall’art.10, comma 2 della L.353/2000, strumento di primaria importanza per per l’applicazione dei vincoli dettati dalla predetta legge".
Navigando tra le pagine del Portale Istituzionale del Comune di Erice, http://www.comune.erice.tp.it, emerge come le uniche Ordinanze Antincendio emanate dal Sindaco risalgono al 7 maggio e al 30 giugno del 2008 (11 anni fa); mentre l'ultimo aggiornamento del Catasto incendi risale al 2010 (vedasi immagini allegate).
Al netto di proclami da campagna elettorale, viene spontaneo chiedersi dove sia il tanto declarato "buon governo" che la nuova Sindaca ha tanto accesamente difeso in campagna elettorale: sono trascorsi anni di incuria totale verso l'unico polmone verde del territorio. E la accusatio verso la Regione sembra tanto una giustificazione postuma necessaria per coprire un malcostume radicato nella vecchia Amministrazione.
Al motto di "Erice è montagna", con la definizione di una Via del Paesaggio, di un progetto "Erice Mountain Park" e del trekking tourism si chiede alla Sindaca come potrà mai mettere in pratica le promesse elettorali senza più brani di verde in Erice?
Alessandro Barracco - Portavoce M5S Erice