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24/06/2017 06:00:00

Aeroporto di Birgi, Franco Giudice: "Non siamo ancora fuori dal tunnel, ma ci siamo quasi"

Il bando di gara per garantire i voli dall’aeroporto di Birgi anche per il prossimo triennio è ormai scaduto. Il bando, lo ricordiamo, prevede l'elargizione di contributi pubblici pari a venti milioni di euro per 28 mesi. Di questo e in generale della situazione che sta vivendo lo scalo trapanese ne parliamo con Franco Giudice, Presidente di Airgest, società che gestisce lo scalo. Giudice, le compagnie aeree che volevano partecipare alla gara avevano tempo entro il 15 giugno per presentare le offerte o il termine è stato spostato?

No, assolutamente, non è stato spostato.

L’interesse di Alitalia era reale, ha partecipato al bando di gara?

Guardate le norme della gara prevedono che si possono dare informazioni su chi ha partecipato alla fine della procedura di gara, ma devo dire che anche io ho visto in televisione, in diretta, il commissario di Alitalia Gubitosi che ha annunciava la partecipazione, credo il giorno stesso o il giorno prima della scadenza, quindi, se lo dicono loro che hanno partecipato...

Quante compagnie aeree hanno partecipato al bando?

Hanno partecipato quattro compagnie aeree, ma diciamo però che il numero a questo punto è poco importante.

Un buon numero, il territorio ne guadagna così, o no?

Certamente, l’obiettivo era quello di stimolare la concorrenza per avere una gara vera e anche un interesse per il territorio. Io spero che non sia l’ultima volta che succede questa cosa. Se questa volta c’è stato l’interesse, speriamo che alla successiva ci sia una concorrenza che permetta di allargare il numero dei voli e il numero delle destinazioni.

A Trapani ci sono queste elezioni assurde. Il Pd dice: “Guardate che se viene il commissario è a rischio il contratto di co-marketing”. Sembra un’esagerazione, sia a livello amministrativo che politico. Potrebbe essere a rischio la quota di Trapani, ma un commissario non può prendersi il diritto di rescindere un contratto.

Non posso essere trascinato in un valutazione politica che è assolutamente distante dal ruolo tecnico che ha l’aeroporto. Io dico che lo scalo trapanese è una risorsa importantissima per il territorio di Trapani, e non solo. La gestione politica del Comune di Trapani, fosse fatta da un sindaco o da un commissario credo, dovrà tenere conto delle esigenze della popolazione e del territorio. Io non faccio valutazione politiche, ma dico che è necessario che ci sia la gestione del contatto con l’aeroporto. Vi dico una cosa in più, il bando per l’utilizzo dei fondi regionali prescinde dal numero dei comuni che aderiscono, quindi, il fatto che aderisca un comune piuttosto che un altro, dal punto di vista politico cambia qualcosa, dal punto di vista sostanziale non cambia nulla.

Ci hanno scritto più volte degli ex dipendenti di Airgest. Hanno detto che sono stati assunti da precari nel 2009 e dopo anni di lavoro sono con le loro famiglie in mezzo alla strada perché dicono: l’Airgest non può più assumerci. Qui entriamo in un terreno molto scivoloso. Le assunzioni, purtroppo, nel tempo sono state gonfiate dalla politica, però, cosa è possibile dire a queste persone?

E’ chiaro che questo diventa un caso, perché ci sono delle persone che non stanno lavorando dopo aver lavorato per anni in azienda. Airgest è una società a controllo pubblico, con la maggioranza delle Regione, quindi deve seguire delle procedure aperte e chiare soprattutto per la selezione del personale. In passato le assunzioni venivano fatte per chiamata diretta. Adesso le persone di cui stiamo parlando, credo siano dei stagionali, e questi per i limiti imposti dalla normativa attuale, oltre un certo numero di mesi di lavoro devono essere confermati e devono essere assunti con contratto a tempo indeterminato. L’assunzione a tempo indeterminato non può che avvenire con un bando pubblico, come accaduto a Catania qualche tempo fa. Noi dovremo fare la stessa cosa. Non è un fatto numerico, non è che non servono, ma non possiamo assumerli nominativamente, bisogna rifare la procedura.

Questi lavoratori devono pazientare?

Devono pazientare, ma noi prima dobbiamo concludere la gara principale, i soldi devono essere sbloccati, l’azienda deve essere ricapitalizzata, non siamo usciti ancora dal tunnel, siamo prossimi a farlo ma ancora ci sono tre, quattro tasselli fondamentali.

Giudice conferma che l’aeroporto chiuderà per il mese di novembre?


Sì, l’aeroporto chiuderà per un mese a novembre. Per mantenere il livello di sicurezza della pista è necessario fare un intervento straordinario di manutenzione e l’Aeronautica che fa questo intervento, giustamente, - noi li ringraziamo sempre - ha deciso di farlo in un mese di bassissima stagione.

E’ un mese solo oppure un mese che poi diventano due?

No no, tranquilli, i lavori li fa l’Aeronautica, se li facesse un altro ente, avrei il timore che invece di quattro settimane fossero quarantacinque, ma mi fido abbastanza.

Giudice, un’ultima cosa, ha avuto successo la festa della musica il 21 Giugno  fatta in aeroporto, è stato un bell’esperimento.

Sì, è andata bene. Io purtroppo non ho potuto presenziare, avevo consiglio di amministrazione e impegni con l’Enac a Roma e non ho potuto rinviare. Sono stato in contatto, ho visto i video, ho visto quello che ha riportato la stampa. Mi sembra un’iniziativa positiva, hanno risposto bene tutti, gli operatori aeroportuali e anche i passeggeri molto interessati, un qualcosa da ripetersi.