Petrosino, Letizia Pipitone: "Giacalone ha diviso e allontanato le persone dalla politica"

Letizia Pipitone, avvocato, sostenitrice della candidatura a sindaco di Vincenzo D’Alberti, nonché presidente del Circolo di Legambiente Marsala-Petrosino. Qual è il suo commento al dato elettorale di Petrosino?

Certamente quando si perde c’è un’aria triste ma allo stesso tempo devo dire che si sono registrati degli ottimi risultati con i candidati al consiglio comunale come la Sansone e la Vallone.

Letizia Pipitone cosa ci dice della dichiarazione a caldo di Vincenzo D’Alberti, secondo cui il vostro programma non è stato capito a causa dell’istruzione dei petrosileni?

A caldo si dicono cose che escono così, non ponderate. E’ evidente che va fatta un’analisi più approfondita e non può essere quella che ti viene nell’immediato. Io non credo affatto che si tratti di una questione d’istruzione. E’ evidente che il sindaco uscente è favorito, perché dalla sua ha costruito in cinque anni questa sua ricandidatura.

Letizia Pipitone, lei è comunque un animale da palco, ha smosso le folle a Petrosino. 

La ringrazio, vede, anche questo da la dimensione di come ci siamo mossi. Noi ci siamo organizzati in maniera molto estemporanea. Io non sono iscritta a nessun partito, evidentemente ho le mie idee. Ci hanno accusato di essere “quelli che manovrati da…”, ma se perfino io ho avuto un ruolo diciamo, tra virgolette, da protagonista, questo la dice lunga sul fatto che era un’organizzazione senza nessuna regia di altro genere.

Possiamo dire che dietro Vincenzo D’Alberti c’erano una serie di partiti che non hanno portato nulla se non quasi nulla.

Guardi, io penso che questo accada ormai un po’ ovunque. I partiti ormai hanno poco da dare, non solo a Petrosino.

Letizia Pipitone, lei ha sostenuto il sindaco Gaspare Giacalone nel 2012, oggi ha sostenuto l’avversario. Era dunque molto motivata rispetto agli altri nel sostenere il no a Giacalone e il sì a D’Alberti. Cosa l’ha portata a sostenere D’Alberti lei che Giacalone lo conosce bene?

Io credo che Giacalone sia stato divisivo, che abbia avvelenato il clima in cinque anni e abbia allontanato le persone dalla politica. Le cose che abbiamo detto in campagna elettorale, che ho detto anche io le sottoscrivo tutte, evidentemente, non è che cambio opinione. Lo conosco bene e so che se avesse avuto un altro modo di approcciarsi alle persone, alla politica, allo stare insieme e al condividere, avrebbe avuto, secondo me, una vittoria ancora più significativa di quella che ha avuto. Non ero l’unica che l’ha sostenuto nel 2012, Gaspare Giacalone ha deluso molte persone e molti giovani.

Letizia Pipitone, cambiamo argomento. Parliamo di posidonia. Lei in rappresentanza di Legambiente è intervenuta dicendo: "vedete che c’è qualcosa di poco chiaro in come si comportano i Comuni di Marsala e Petrosino nei confronti della posidonia e questo lo denunciamo da tempo".

Il problema principale è creare consenso intorno al fatto che la posidonia è un elemento naturale che serve a proteggere la spiaggia e la costa dal fenomeno dell’erosione. Purtroppo negli ultimi venti anni è cambiato tutto. Come ho detto, quando eravamo ragazzi noi, si andava al mare c’erano le alghe e oggi siamo tutti qui, vivi e vegeti, la posidonia non era per nulla considerata un rifiuto. Oggi paradossalmente la plastica che ha invaso tutte le nostre spiagge, non solo quelle siciliane, non viene percepita  come rifiuto,  l’alga invece si. E’ bene che il vostro giornale abbia dato ampio spazio a questa cosa, sono contenta di questo, ma dico, noi lo diciamo ma ci vorrà del tempo perché passi anche nell’opinione pubblica questo concetto. Purtroppo anche le amministrazioni sono vittime di questo modello di spiaggia tropicale, stile Maldive, che non è tra l’altro la caratteristica delle nostre spiagge. Nessuno si indigna del fatto che a Marsala la spiaggia non c’è più per le ragioni che sappiamo e ci si indigna del fatto che non sono state rimosse le alghe che tra l’altro sono soggette alle maree; prima si accumulano ma poi il mare stesso le porta via. Noi continueremo a sostenere questa linea che anche il vostro giornale sostiene e che anche altri cittadini sostengono, sapendo che su questo però non c’è un grosso consenso dell’opinione pubblica.