17,20 - Pietro Savona ha presentato ricorso alla Commissione Elettorale contro la decadenza di Fazio dal ballottaggio. Potete leggere il ricorso cliccando qui. In soldoni, lui chiede o di essere comunque proclamato Sindaco o di fare concorrere al ballottaggio il terzo arrivato, cioè Antonio D'Alì. Scrive Savona, che se venisse approvata la decisione di Fazio "si consentirebbe una evidente quanto inammissibile interferenza sulla volontà popolare e sul legittimo e regolare svolgimento della competizione elettorale"
15,45 - La legge dunque prevede per Savona un doppio quorum per diventare Sindaco: il 50% + 1 dei votanti e il 25% dei consensi sul totale del corpo elettorale. Questo però è un pericoloso precedente, perchè un domani chiunque arrivi al ballottaggio ma sa magari di perdere, potrebbe pensare bene di ritirarsi e fare saltare il banco. Arrivare al 50% dei votanti, per il ballottaggio, è davvero difficile. Prendiamo Marsala. Si è votato nel 2015. Proprio due anni fa, il 15 Giugno del 2015, il ballottaggio era tra Alberto Di Girolamo e Massimo Grillo. Ha vinto Di Girolamo, che oggi è Sindaco. Ma se Massimo Grillo si fosse ritirato - come ha fatto Fazio adesso a Trapani - Di Girolamo non sarebbe mai diventato Sindaco...infatti la percentuale dei votanti è stata del 47,15%.
15,30 - Altro mistero da risolvere: se Savona non viene eletto e Trapani viene commissariata, il consiglio comunale - ci dicono - si insedierà comunque. Ma in che composizione? Infatti c'è il premio di maggioranza che deve essere assegnato. Il primo degli eletti del Pd, Vincenzo Abbruscato, consigliere uscente, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Non avrei mai pensato di scrivere ciò che mi accingo ad esternare.
La situazione che si è venuta a creare, oltre ad offendere i Trapanesi ci svela il vero volto di chi per anni si è professato salvatore della Patria.
Qualora non si raggiungesse il quorum previsto dalle norme, e quindi non avere un Sindaco eletto, con l’insediamento del commissario la città affronterà un lungo periodo di non governo, che, al di là della responsabilità di chi ha messo in atto questa farsa e pseudo- tragedia, segnerà in maniera inequivocabile il tessuto sociale ed economico di Trapani.
Ecco alcuni degli effetti che produce non avere un Sindaco eletto dopo la tornata elettorale:
1. probabile dichiarazione di pre – dissesto dell’Amministrazione Comunale;
2. probabile aggravamento della situazione finanziaria dell’Ente Luglio Musicale:
3. probabili non scelte politiche ed adeguate sul ciclo rifiuti affidato alla nostra partecipata Trapani Servizi S.p.A..
e tanto altro ancora...
Il tutto senza contare il definitivo allontanamento del cittadino dalla istituzione primaria e più vicina, quale l’Amministrazione Comunale, comunque, rappresenta.
Gli ultimi fatti ci avevano già attirato le attenzioni dei media nazionale e non, adesso rappresenteremo in maniera indelebile una città in mano di pochi.
15,15 - La battaglia di Savona adesso si fa durissima. Perchè deve riuscire a portare alle urne almeno un trapanese su due e ottenere almeno 15.006 preferenze, ovvero quasi il doppio di quelle ottenute al primo turno, che furono 8714. E' per questo che Savona tenta la carta del ricorso, per fare riammettere D'Alì. Sarebbe per lui più facile lottare contro un avversario che da solo contro l'astensionismo e la sfiducia dell'elettorato trapanese. Su Fazio in queste ore piovono tantissimi commenti, come al solito divisi, tra chi apprezza la coerenza rispetto a quanto annunciato, e chi invece lo accusa di aver voluto tenere in scacco una città per un suo problema giudiziario. Savona intanto ha nominato i suoi assessori. Giuseppe Scalabrino e Nunziata Gabriele sono i due assessori designati a far parte della giunta di Piero Savona, con deleghe - rispettivamente – all’Urbanistica e al Bilancio. I due nomi sono stati presentati stamattina al Municipio di Trapani, insieme a una integrazione di programma.
I due assessori vanno ad aggiungersi a quelli già indicati poche settimane fa, ovvero, Ninni Polizzi (Ambiente e Rifiuti), Ignazia Bartholini (Servizi Sociali) e Carlo Foderà (Fazioni).
Scalabrino, 54 anni, è ingegnere e docente di ruolo all’Istituto Industriale di Trapani.
Gabriele, 49 anni, è laureta in economia e commercio ed è dirigente dell’Area finanziaria dell’Iacp.
“Ho scelto i due nomi che vanno a completare la squadra assessoriale – afferma Savona – ancora una volta tra i professionisti della nostra città, in modo da poter contare sul contributo di persone che possano spendere le loro capacità ed esperienze sin da subito al servizio della nostra città”.
14,30 - Adesso è ufficiale: il candidato a sindaco di Trapani, Girolamo Fazio, decade dal ballottaggio del 25 giugno: non hapresentato entro le 14 di oggi – termine ultimo previsto dalla legge – la lista degli assessori. Il suo avversario, Pietro Savona, non ha uno sfidante ma per essere eletto avrà bisogno di un’affluenza alle urne che superi il 50% e del 25% di consensi del corpo elettorale. Martedì Fazio aveva invitato gli elettori a non votarlo e poi si era dimesso da deputato regionale; è indagato per corruzione e traffico d’influenze. A Trapani gli scritti nelle liste elettorali sono 60.023 e per essere eletto Savona dovrà ottenere 15.006 preferenze. Sulla sua strada, dunque, c‘è un doppio sbarramento: superamento del 50% dell’affluenza e del 25% dei consensi. Al primo turno il candidato del Pd ottenne 8.714 voti, quando alle urne si recarono 35.377 elettori. In caso di mancata elezione del sindaco, il Consiglio comunale resterebbe in carica. L’amministrazione, invece, sarebbe guidata da un commissario.
13,15 - Si avvicina il termine per la presentazione degli assessori mancanti e il disegno di Mimmo Fazio si fa sempre più delineando: il candidato Sindaco non presenterà alcun assessore, e quindi ci sarà per lui la decadenza dalla sindacatura. Le elezioni di Trapani diventano sempre più assurde, perché, davvero, in questo momento, non si sa se, come e in che modo si andrà a votare domenica al ballottaggio.
12,10 - Sembra definitiva la scelta di Fazio di non presentare assessori. Pietro Savona smentisce invece la sua presunta "incandidabilità": "Eventualmente sarei ineleggibile, ma comunque - dice alla nostra redazione - abbiamo chiesto già le verifiche opportune e la notizia è destituita da ogni fondamento". Ma in caso di ritiro di Fazio, Savona che fa? "Chiederemo alla Commissione elettorale di scorrere la graduatoria e di rimettere in gioco D'Alì. La città non può essere in ostaggio delle sue scelte. Se dalla Commissione diranno di no alla nostra richiesta, basata sulla giurisprudenza in materia, noi ci appelleremo al Tribunale".
11,40 - Mimmo Fazio no presenterà gli assessori. E' questo l'orientamento che emerge dall'entourage del candidato Sindaco. Fazio rispetta in pieno quanto ha detto: non farà più politica attiva, e quindi non completerà neanche la lista degli assessori. Ciò comporterà la sua decadenza da candidato Sindaco, e rimarrà solo Piero Savona. Per Savona sarà molto difficile diventare Sindaco, perché, in base alla legge regionale che in tanti stanno consultando in queste ore, pare che sia necessaria un'affluenza di votanti di almeno il 50% e almeno il 25% di preferenza. In due sarebbe facile, da solo - contro tutti - è un'impresa. Ma c'è di più. Perchè negli ambienti vicino Fazio gira una voce: anche Piero Savona sarebbe incandidabile. E' dirigente dell'Istituto Autonomo Case Popolari, ruolo incompatibile con la carica di Sindaco. Si sarebbe dovuto mettere in aspettativa per la campagna elettorale, invece si è messo solamente in ferie. Anche questa notizia, clamorosa, va attentamente verificata.
07,00 - A Trapani si vive un'altra giornata emblematica nel lungo percorso per la scelta del nuovo Sindaco. Oggi è l'ultimo giorno utile per la completare la squadra assessoriale, lo sanno bene i due candidati sindaco che si scontreranno al secondo turno: Piero Savona e Mimmo Fazio.
Fazio martedì scorso aveva indetto una conferenza stampa esortando i cittadini a non votarlo, possibile che non presenti gli assessori mancanti.
Cosa accadrà in questo caso? Fazio decade calla carica di candidato sindaco, non potrà più essere votato, non tornerebbe in gioco il terzo degli eletti, Antonio d'Alì, i termini sono perentori e sono scaduti.
Vince Savona? Non è detto, dovrà ottenere secondo alcune fonti (tutto ciò che accade a Trapani è inedito...) il 50% più uno di affluenza degli elettori aventi diritto. Ecco cosa prescrive la legge regionale:
A seguito di dichiarazioni di rinunzia o per qualsiasi altra causa permanga una sola valida candidatura, si procede comunque alla votazione ed il candidato Ë eletto qualora partecipi alla consultazione la maggioranza assoluta degli iscritti nelle liste elettorali ed il candidato risulti votato da almeno il 25 per cento degli iscritti nelle liste elettorali. Ove non venga raggiunto il quorum prescritto, la nuova elezione Ë indetta alla prima tornata elettorale utile dall’accertamento dei risultati. Le funzioni del sindaco e della giunta sono assunte da un commissario nominato secondo l’articolo 55 dell’ordinamento amministrativo degli enti locali (D.L.P. 6/55) approvato con legge regionale 15 marzo 1963, n. 16
Non ci aspettiamo più nulla da questa campagna elettorale, c'è stato di tutto ma potrebbe arrivare la beffa di domenica venticinque giugno, se Savona non dovesse raggiungere il quorum indicato dalla legge si aprirà il commissariamento per la città di Trapani. E' una ipotesi ventilata in vista del fatto che a primo turno metà degli aventi diritto non hanno partecipato alle operazioni di voto.
Oggi alle 14 è il termine ultimo per la presentazione della squadra assessoriale. Fiato sospeso di poche ore e poi iperventilazione fino a domenica 25 giugno.
Una campagna elettorale falsata da tutti i punti di vista, elettorato spaccato e adesso sorpreso per il futuro di totale incertezza. Il dato che uscirà dalle urne sarà una volontà chiara del cittadino trapanese: se sceglierà di farsi commissariare vorrà dire che non ha creduto in questa competizione tanto da richiedere nuove elezioni.
E' proprio questo il punto. Quando? A novembre ci sono le elezioni regionali e difficilmente potrebbero coincidere con quelle amministrative, si potrebbe prevedere un periodo di commissariamento lungo, almeno fino al prossimo giugno 2018.
Piero Savona continua la sua campagna elettorale, se non porterà alla sua di elezione porterà almeno alla conoscenza del suo programma.
Domani 16 giugno, a partire dalle 18, si terrà un incontro dal tema legalità, società civile e partecipazione politica. L'appuntamento è al chiostro di San Domenico a Trapani, Interverranno Ignazia Bartholini, docente di Sociologia della devianza presso l’Università degli studi di Palermo e Antonio La Spina, docente ordinario di Scienze politiche presso l’università Luiss di Roma.
Ad Erice la sconfitta socialista brucia sulla pelle della segretaria comunale, Giusy Miceli, che ha deciso di dimettersi:
““Ho accettato l’incarico intendendolo come servizio al partito e alla comunità ericina. Credo che forse tutti potranno testimoniare che ho sempre preferito ascoltare che parlare, ritenendo essenziale cogliere le opinioni e gli stati d’animo di quanti condividono con me il senso di appartenenza ad una comunità. Ho suggerito, con umiltà, a mia volta, una visione della politica in cui i valori e le idee avessero la predominanza su interessi personali e sulle ambizioni. Probabilmente non sono stata il migliore dei segretari possibili ma ho cercato di fare del mio meglio. Ringrazio i dirigenti che mi hanno permesso di fare questa esperienza e che mi hanno accordato la loro fiducia in maniera coraggiosa ed è proprio per vincolo di gratitudine che rimetto il mio incarico con la certezza che mi sostituirà saprà fare di meglio”.
Il segnale è di un PSI ericino che non gode di ottima salute nonostante il leader provinciale, Nino Oddo, parla di vittoria del partito.
In verità lo stesso Oddo si era pronunciato sul merito, intenzionato a cambiare la classe dirigente del partito sia a Trapani che ad Erice, Oddo chiede linfa nuova.
Non mancano gli appelli intanto fatti a Nino Oddo da Giacomo Scala, ex sindaco di Alcamo e dirigente di Sicilia Futura. Scala chiede ad Oddo di ritrovare l'unità con il centro sinistra, un ritorno nell'alveo naturale per i socialisti che dovrebbero appoggiare Piero Savona.
Trapani sarà ancora una città di cui parlare, gli accordi, le nuove alleanze e un sindaco che forse correrà da solo per la fascia da Primo Cittadino.