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03/06/2017 06:30:00

Meno otto al voto. D'Alì incontra il comitato delle eritrine. Oddo per D'Alberti

 Meno otto al voto. E' l'ultima settimana, venerdì si terranno i comizi finali di appello al voto, sabato 10 il silenzio elettorale. Domenica 11 giugno i cittadini di Trapani, Erice, Castelvetrano e Petrosino saranno chiamati al voto.

Si voterà dalle 7 alle 23 di domenica prossima, al termine delle operazioni di voto si apriranno le operazioni di scrutinio, Petrosino non andrà al ballottaggio perchè Comune inferiore ai 15 mila abitanti, il sindaco verrà eletto a sistema maggioritario. Il Sindaco eletto porterà con se il 60% dei consiglieri.
Resta il sistema del ballottaggio per i Comuni con una popolazione superiore ai 15 mila abitanti, lì è possibile che il candidato sindaco vinca a primo turno se otterrà il 40% dei consensi.
Resta invariata la preferenza di genere, è possibile votare nella stessa lista un uomo e una donna, se la preferenza riguarda due uomini o due donne, della stessa lista, il voto è nullo.
Novità introdotta è il cosiddetto voto di trascinamento che condiziona pesantemente i sindaci con meno liste in appoggio, il cittadino che esprime la preferenza per un candidato al consiglio comunale e non lo fa per il sindaco vede il suo voto, per trascinamento, attribuito  al sindaco che a quella lista è collegato.
Da martedì 6 giugno fino a domenica 11 giugno saranno aperti gli uffici elettorali comunali dalle 9 alle 19, l'apertura è prevista per tutta la durata delle operazioni di voto nella giornata di domenica, per fare richiesta della copia della tessera elettorale.
Entro l'8 giugno scade il termine entro cui gli elettori degenti o detenuti devono far pervenire al Sindaco del comune, nelle cui liste elettorali sono iscritti, la richiesta di esercitare il diritto di voto nel luogo di degenza o di detenzione.

Rush finale nelle cittadine della provincia di Trapani, i candidati sindaci sono alle ultime mosse e allo strappo dei voti.
A Petrosino i  due candidati di maggior presa sono il sindaco uscente Gaspare Giacalone, e la new entry della politica petrosilena Vincenzo D'Alberti. Lunedì sera presso il proprio comitato di via Pietro Nenni, alle 21, D'Alberti ospiterà l'onorevole Nino Oddo del PSI. Oddo sarà presente per sostenere la candidatura di D'Alberti ma anche per dare lo sprint finale alla sua candidata di punta, Chaty Marino, che socialista lo è da sempre.
D'Alberti e Giacalone sono ai ferri corti, politicamente, c'è chi esorta Giacalone a tornarsene a Londra, ironica la sua risposta sui social: “Se il programma elettorale sta tutto nell'accompagnarmi in aeroporto per rispedirmi a Londra, abbiamo davanti uno chauffeur e non un candidato”.

 

 

Ultimi giorni anche a Trapani dove Mimmo Fazio è impossibilitato a fare campagna elettorale, continua ad essere sottoposto agli arresti domiciliari, di fatto non si è ritirato dalla corsa per palazzo d'Alì nonostante i suoi avversari lo abbiano caldeggiato a fare ciò, nel rispetto del ruolo istituzionale.
Fazio è lì, non fa marcia indietro, a fare campagna elettorale ci pensa il coordinamento che si è costituito, non può passare inosservato però che si respira imbarazzo e pudore nel poter sostenere le ragioni del voto a Fazio, difficile strappare consensi, un futuro che sarebbe troppo incerto, allo stesso tempo una Trapani che non può rischiare il salto nel buio, una città che ha bisogno di un governo stabile ed equilibrato che sappia, senza voli pindarici, tracciare la rotta.

Crescono i consensi verso Tonino d'Alì che è il candidato di Forza Italia, accanto a lui l'onorevole Nino Oddo, Psi.
I socialisti hanno sposato il progetto per il territorio della Grande Città, in fondo i socialisti avevano chiesto al Partito Democratico un sano confronto con le primarie di coalizione, ricevuto un secco rifiuto Oddo ha deciso di sposare il programma, e la candidatura meglio favorita rispetto a quella dei dem.

Il PD ha puntato su Pietro Savona: lontano dalla politica per ben dieci anni, decide di ritornare per amministrare la città. La scelta su Savona ha avuto una dialettica interna al PD , molti dem avrebbero voluto appoggiare Mimmo Fazio, che in termini di consensi elettorali è più forte di Savona. Con il senno di poi, i dem, saranno contenti per la non scelta infausta.

Il candidato del PD e la dirigenza del partito sono certi di arrivare al ballottaggio e di vedersela con d'Alì, ma se solo andassero indietro nel tempo, non di tanto, per tornare alla competizione del 2012, quando Vito Damiano venne eletto sindaco di Trapani, si renderebbero conto di tante cose.
Chi non si ricorda quel ballottaggio? Ci siamo noi a riportalo alla luce, a primo turno Vito Damiano si attestò al 19,76%, il candidato Giuseppe Maurici al 27,28%. I giochi sembravano fatti, non fu così perchè al ballottaggio il voto venne stravolto. E chi fu l'artefice di ciò? Nessuno dei trapanesi conosceva Vito Damiano, fu il senatore d'Alì che portò il risultato al 56,53% lasciando dietro Maurici con il 46,44%, e se il distacco vi potrà sembrare poco sarà utile citare le liste in sostegno di Damiano, solo 2 , PDL e Lista Fazio, contro quelle di Maurici, in totale sette.
Maurici era il candidato di Grande Sud per capirci, sostenuto da Gianfranco Miccichè, attuale commissario regionale di Forza Italia.
Si può intendere che Damiano era il candidato di d'Alì? No, lo è diventato solo dopo, quando d'Alì incontrò Damiano presentato da Fazio.
Il dato è che d'Alì ha stravolto un risultato in seconda battuta.

Il comitato PRO Eritrine ha fatto visita a Tonino d'Alì spiegando quelle che sono le volontà di questa spontanea aggregazione di cittadini che non vuole vedere abbattuta nessuna eritrina.
La polemica è stata subito dietro l'angolo, qualcuno non ha visto di buon occhio l'incontro e ha attaccato il movimento di essere di parte, ma il comitato ha incontrato tutti i candidati sindaci della città di Trapani.


Giuseppe Marascia. il candidato sindaco del movimento A Misura d'Uomo, ha incontrato ieri la città a Piazzo Mercato del Pesce parlando di Lazzaretto e di Res Publica, ieri si festeggiavano i settantuno anni di vittoria del voto repubblicano: “Poi è arrivato il PD (nelle sue varie denominazioni) e senza alcun referendum ha scelto per noi la Res Privata. Quindi oggi che festeggiamo?”.
Oggi invece, dalle ore 17:30, sempre a piazza Mercato del Pesce, sarà presente l’avvocato Antonio Ingroia, presidente del movimento Azione Civile, che illustrerà la proposta di legge “La Torre Bis” da lui presentata, assieme a vari giuristi, e che prevede il contrasto al fenomeno corruttivo con il sequestro dei beni dei corrotti così come già oggi si fa per i mafiosi.
Si tratta di un tema particolarmente d’attualità a Trapani, dopo l’arresto dell’ex sindaco Girolamo Fazio.
La proposta di legge è depositata da tempo in Parlamento senza che, naturalmente, sia stata posta in discussione.
Mercoledì prossimo 7 giugno, Città a Misura d’Uomo comizierà nello slargo dell’Abbeveratoio della Madonna, con Marascia e il candidato consigliere Natale Salvo. Sarà, infine, il senatore trapanese Fabrizio Bocchino (Sinistra Italiana), assieme all’avvocato Marascia, a concludere con un comizio, venerdì 9 giugno alle 22, ancora a piazza Mercato del Pesce, la campagna elettorale.
A poco più di 10 giorni dal voto Marascia ha aderito a “Sai chi voti”,la campagna digitale per chiedere trasparenza agli aspiranti primo cittadino alle prossime elezioni amministrative promossa da Riparte il futuro con i partner: Transparency International Italia, Movimento Consumatori, ActionAid, Movimento Europeo, Pubblici Cittadini, Openpolis, Associazione Donne Giuriste Italiane, Carte in regola, Cittadini Reattivi, Diritto di sapere, CittadinanzAttiva.
 
Ad Erice i maggiori competitor sono Luigi Nacci del PSI, appoggiato anche da Forza Italia, e Daniela Toscano del PD con sei liste in appoggio.
Non si esclude che un'altra candidata a sindaco di Erice, Cettina Montalto, possa già avere chiuso l'accordo con i socialisti per appoggiare fin da subito Nacci. La Montalto da sola non potrà governare la città ericina, e lo sa bene, in compenso diventerà consigliere comunale, magari insieme al figlio che è candidato nella stessa lista, e potrebbe aspirare pure ad avere un assessorato. Meglio poco che niente, dipende dai punti di vista.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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