Ogni competizione elettorale non è mai la stessa della precedente, lo sanno i sindaci uscenti che ci riprovano a governare le loro città, lo sanno bene i nuovi, di candidati, che vorrebbero assurgere alla carica di Primo Cittadino.
Condurre una campagna elettorale significa avere scaltrezza, lungimiranza, furbizia, veloci nell'anticipare le mosse, decisamente non bisogna essere ingenui.
I nuovi della politica, o quelli che non hanno una scuola di partito fatta da anni di militanza, sono paragonabili a dei pesci che non sanno in che mare nuotano.
Questo è lo spaccato che c'è a Petrosino, una cittadina che ha chiesto e ottenuto l'indipendenza dalla città di Marsala, prima ne era una sua frazione, nel 1980. Perchè è difficile interpretare il voto di Petrosino tanto da non farne già un pronostico? Perchè a votare adesso non sono solo le vecchie generazioni, quelli che, come abbiamo detto, hanno voluto staccarsi da Marsala, ma le nuove generazioni che quel territorio lo sentono loro, forse, ancor di più, perchè non sono mai stati dei marsalesi convertiti in pretosileni.
I candidati alla carica di sindaco, i due maggiori competitor, Gaspare Giacalone, che è sindaco uscente, e Vincenzo D'Alberti, incarnano delle sfaccettature politiche, diverse e in antitesi tra di loro.
Giacalone ha l'oratoria dalla sua parte, ha la capacità di ribattere all'avversario, con dati alla mano e in maniera composta, non perde la calma, spiega il programma, del sorriso ironico, ai limiti dello “sfottò”, ne ha fatto la sua arma. Giacalone ha amministrato, le cose per Petrosino le ha fatte e sono tangibili, anche se ha dovuto mettere mani all'ordinario, come lui stesso conferma.
D'Alberti è ingenuo, e non solo politicamente. Seguire le campagne elettorali significa anche capire il carattere dei candidati, in questo noi siamo bravissimi.
D'Alberti è il classico bravo ragazzo, mite, serafico, capace.
Ha abbracciato varie coalizioni e le ha messe tutte dentro, glielo fanno notare ma va avanti per la sua strada.
L'ingenuità politica, però, porta a commettere degli errori, porta a fare salire sul palco chiunque, da destra a sinistra, perchè destra e sinistra sono, insieme, nella stessa lista.
Ma il gioco è molto più risicato, va letto da chi la politica la annusa a chilometri di distanza. Tutti questi partiti che hanno cavalcato l'onda D'Alberti quanto davvero si sono spesi per le elezioni a Petrosino? O è stata l'ennesima sfilata pre regionale e pre nazionale?
Noi non siamo sordi, li abbiamo sentiti tutti sui palchi ad esortare i petrosileni e dire “noi non siamo di qua, noi non possiamo chiedere il voto casa per casa, noi ci saremo dopo, semmai”.
E allora questa è una grande ingenuità commessa da D'Alberti, che non ha ancora imparato che i partiti politici si intestano le vittorie se si raggiungono, se ne lavano le mani, prontamente, in caso di sconfitta. Tutto verificabile, ad elezioni avvenute, sia nel primo caso che nel secondo.
Se D'Alberti vincerà avrà vinto perchè i partiti si saranno impegnati, se perderà la colpa sarà del candidato. Un dato è indicativo, D'Alberti ha invitato a parlare agli eventi organizzati, tanti politici, anche eurodeputati, quasi nessuno di loro ha un bacino voti nella città di Petrosino.
Vogliamo parlare dell'ultimo arrivato Giovanni La Via? Lo ha anche detto durante il suo intervento, non conosceva nemmeno i candidati della lista, lui che arriva da Catania e che vive a Bruxelles.
E' Toni Scilla, che sta facendo le prove tecniche per le regionali, con Petrosino, l'unico che ha fatto un intervento serio, tentando di ricostruire un centro destra dentro una lista che è ibrida, con candidati provenienti dalle esperienze politiche più disparate e che di civico ha ben poco, magari il nome. Scilla ha tre candidati in quella lista, Nicola Angileri, Rossana Coppola, Vito Caradonna. Il centro destra c'è, o forse più apertamente si potrebbe dire che Scilla a Petrosino c'è.
Cosi come è giusto dire che la lista Adesso il Futuro ha tra i candidati al consiglio comunale esponenti del PD, Concetta Vallone è la candidata di Antonella Milazzo e di Baldo Gucciardi; c'è un pezzo di PSI rappresentato da Cathy Marino. La lista proprio civica non è, la si vorrebbe etichettare così perchè a Petrosino vige il sistema maggioratario.
La politica è giusto che ci sia, perchè è la politica che sta dentro le stanze dei bottoni, ed è sempre la politica che può sistemare l'ordine delle cose, ma qui, nel caso specifico, chi si dovrà intestare la vittoria?
Giacalone prende le distanze da tutto quello che gravita attorno a D'Alberti, rinnega i partiti, ma Giacalone ha memoria corta, gli elettori ricorderanno bene che cinque anni fa il punto di partenza di Cambia Petrosino era il centro sinistra, e anche lì la presenza di esponenti politici c'è stata.
E poi a Petrosino c'è un terzo candidato sindaco, Vito Messina.
Messina ha una lista che si chiama Uniti per Petrosino, dice di essere stato contattato da tutti i big della politica trapanese per essere il loro di candidato ma al momento pare essere il candidato di se stesso.
Non replica, nel confronto diretto, ai suoi avversari politici, non spende una sola parola in favore del sul suo programma, programma che “si basa sul sociale” che vuol dire tutto e il contrario di tutto.
E allora un dubbio i petrosileni se lo devono fare venire, chi è Vito Messina? Non Vito Messina uomo, lavoratore e padre di famiglia, ma politicamente Vito Messina chi è? Chi rappresenta?
Non un evento, non un esporsi per tentare almeno di fare una degna figura, la faccia spesa è la sua.
D'Alberti schiera a sostegno della sua candidatura altri due big, lunedì alle 18,30 in via Pietro Nenni, sede del comitato elettorale presenzieranno l'assessore alla Sanità regionale, Baldo Gucciardi, e la deputata regionale, Antonella Milazzo.
Ad Erice la campagna elettorale è entrata nel vivo, la cittadina medievale, un gioiello per tutta la provincia di Trapani, ha tanti candidati tra cui la presenza di tre donne.
Daniela Toscano, candidata sindaco del PD, Daniela Virgilio, Area Attiva, Cettina Montalto, Nati Liberi.
Della Montalto negli ultimi giorni non si è sentito molto parlare, dopo le battaglie iniziali pare che la Montalto sia sotto tono, punta maggiormente sulla lista che la stessa capeggia, nella quale ha trovato spazio anche suo figlio, Alessandro Manuguerra. La Montalto ha capito che difficilmente potrebbe arrivare a diventare sindaco della sua città, non si esclude un accordo con uno degli altri candidati in corsa, l'accordo più naturale potrebbe essere quello con Luigi Nacci, candidato socialista per il governo ericino, sostenuto da Forza Italia, partito dentro cui la Montalto ha militato.
Nacci è il competitor della Toscano, sei liste in appoggio per entrambi i candidati, una sfida elettorale all'ultimo centimetro di popolazione ericina.
Maurizio Sinatra, candidato sindaco di Alleanza Civica per Erice, alle 18 di domenica 28 maggio presso il comitato di via Manzoni, insieme ai candidati al consiglio comunale e agli assessori designati, incontrerà la cittadinanza.
A Trapani il senatore Tonino d'Alì, candidato sindaco per Forza Italia, ha ripreso la campagna elettorale ridando vigore a tutto il partito, in città c'è già chi parla di un ballottaggio tra d'Alì e Savona, poi ci sono i tifosi che sostengono che Trapani avrà il sindaco al primo turno e che sarà d'Alì.
Il senatore forzista ha ricevuto ieri la lettera del Presidente Silvio Berlusconi: “Tonino - scrive il Presidente - presenta un programma dettagliato, serio ed ambizioso (meno tasse, più sicurezza, più ordine e pulizia, più cura dei luoghi pubblici) per rendere ancora più bella Trapani, che già ho avuto modo di ammirare proprio insieme a lui, bravo sempre a promuoverne sviluppo ed opportunità”. Il Presidente Berlusconi continua: “Uno dei tanti ricordi del mio Governo è proprio legato alla sua intuizione e tenacia nell’ottenere per la Vostra città la presenza della Louis Vuitton Cup e per farVi arrivare importanti risorse che abbiamo erogato con assoluta convinzione”. Termina il Cavaliere esortando i trapanesi: “Andate avanti senza esitazioni con entusiasmo e con passione. Ricordatevi: Chi ci crede, combatte. Chi ci crede, supera gli ostacoli. Chi ci crede, vince!”.
Stamattina alle 11 presso il comitato elettorale di d'Alì si terrà un convegno dal titolo “Progetti Europei e Territorio: Prospettive per Enti Locali e PMI italiane”. Relatore dell’incontro sarà l’eurodeputato di Forza Italia, nel gruppo PPE, Salvatore Cicu. Oltre al Senatore d’Alì, candidato Sindaco di Trapani, interverranno la professoressa Marta Ferrantelli (Responsabile Sportello Europe Direct, Consorzio Universitario di Trapani) e il professore Giovanni Curatolo (docente universitario). Stasera d'Alì, con tutti i candidati al consiglio comunale delle tre liste, Forza Italia, PSI, X la Grande Città, alle 22,30 all'ex Mercato del Pesce, terrà un comizio, presenzierà anche l'Onorevole Nino Oddo.
Mimmo Fazio, che continua ad essere agli arresti domiciliari, di fatto non può fare alcuna campagna elettorale, i candidati delle cinque liste in suo appoggio si trovano smarriti. Fazio viene lasciato solo, ad abbandonare la nave, con un comunicato di ieri, dopo l'associazione CO.DI.CI., e un candidato al consiglio comunale, si aggiunge Progetto per Trapani. Il direttivo ha sperato che Fazio ritirasse autonomamente la propria candidatura per il bene della città, la questione per Progetto per Trapani è pregiudiziale, facendone una questione di etica. L'associazione va oltre, non cambierebbero idea nemmeno in caso di revoca degli arresti domiciliari perchè perdurebbero le indagini per fatti penalmente rilevanti. Progetto per Trapani non sostiene più la candidatura di Mimmo Fazio.
Cambio di location per i Cinque Stelle di Trapani ed Erice che stasera ospiteranno il vice presidente alla Camera dei Deputati, Luigi di Maio.
L'evento si terrà a Piazza Stazione alle ore 20,00. I due candidati alla carica di sindaco di Trapani, Marcello Maltese, e Maurizio Oddo candidato ad Erice verranno sostenuti da Di Maio, parteciperanno anche il deputato regionale grillino Giancarlo Cancellieri, l'europarlamentare Ignazio Corrao, il senatore Maurizio Santangelo.