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04/05/2017 07:08:00

"Gibellina. Il museo da vivere". La presentazione oggi alla Biblioteca Comunale di Salemi

 Il 4 maggio alle ore 17 presso la sala della Biblioteca comunale di Salemi la presentazione del libro "Gibellina. Il museo da vivere" di Giuseppe Maiorana, edizione New L'Ink, a cura della FIDAPA di Salemi.

Il libro illustra l'itinerario di un'esperienza di didattica museale svolta all'interno del museo d'arte contemporanea di Gibellina.

Un viaggio interiore o quasi, che l'autore ha compiuto in anni di lavoro nel mondo della didattica museale.
«Il tempo presente è fortemente impegnato a individuare, progettare e applicare nuovi metodi per l'audience development e l'audience engagement e così per garantire l'accesso alla cultura a tipologie di pubblici sempre più diversificati e a un numero maggiore di persone, è necessario che vengano attuate nuove strategie e modalità di trasmissione della conoscenza. Tutto questo è vero e necessario, soprattutto se valutiamo quanto oggi il pubblico sia passato da spettatore passivo a produttore egli stesso di cultura. I nuovi media, le opportunità di comunicazione in tempo reale e le sollecitazioni intellettuali e culturali che tutto ciò può provocare, hanno profondamente modificato non solo la percezione che il pubblico ha dell'arte in tutte le sue molteplici forme ma anche le possibilità e modalità di accesso alle informazioni.

Il cambiamento più importante, però, sta avvenendo più in profondità: gradatamente il patrimonio culturale è entrato nella categoria dei commons, cioè di quei beni primari da cui non può prescindere la vita delle persone e che, dunque, alla collettività appartengono» (Rosaria Mencarelli).

All'interno del testo ognuno potrà trovare spunti e aspetti interessanti, secondo i propri settori di specializzazione, di ricerca e di attività.

Gibellina è un paesino di quasi 4.300 abitanti in provincia di Trapani.

Piccola cittadina della Valle del Belìce, distrutta dal terremoto del 1968, è stata poi ricostruita, in un nuovo sito, dopo quasi quindici anni di speranze. La ricostruzione della cittadina, voluta dall'ex sindaco della città Ludovico Corrao, fu animata dall'idea di "umanizzare" il territorio con la presenza di diversi artisti di fama internazionale come Pietro Consagra e Alberto Burri; quest'ultimo realizzò il "Grande Cretto" nella vecchia Gibellina, a memoria del sisma. All'appello del sindaco risposero anche altri importanti artisti, quali: Mario Schifano, Andrea Cascella, Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino, Franco Angeli, Leonardo Sciascia e altri.

La città divenne un laboratorio di sperimentazione e pianificazione artistica in cui artisti e opere di valore rinnovarono lo spazio urbano secondo una nuova prospettiva. Oltre l'arte anche l'architettura ebbe il suo peso nella pianificazione della città. Furono realizzati, infatti, interessanti edifici da importanti architetti italiani, come la Chiesa Madre di Ludovico Quaroni, i Giardini Segreti e il Palazzo Di Lorenzo di Francesco Venezia, la Porta del Belice di Pietro Consagra, Piazza XV gennaio 1968 con la Torre Civica di Alessandro Mendini o il Sistema delle piazze di Laura Thermes e Franco Purini.

NOTE BIOGRAFICHE AUTORE:
Giuseppe Maiorana (1977) è un graphic designer, docente di arte e immagine e specializzato in didattica museale. Dopo parecchie collaborazioni con musei pubblici e privati, ha svolto, per ben sette anni, consulenza per la didattica e l'educazione presso il Museo d'arte Contemporanea "Ludovico Corrao" di Gibellina. Dal 2009 ha iniziato a lavorare con il CRESM (centro di ricerca economiche e sociali per il meridione) occupandosi di politiche culturali per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio. Dal 2011 dirige lo spazio museale “Belìce/EpiCentro della Memoria
Viva” a Gibellina.



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