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27/04/2017 22:32:00

Non é che Matteo Renzi sia iettatore?

di Leonardo Agate - L'acquisto del 49% di Alitalia da parte dell'emiratina Etihad era avvenuto. Matteo Renzi affermò, il 4 giugno 2015, nel suo discorso ai 1500 dipendenti della compagnia: "Il decollo di Alitalia é il decollo dell'Italia. Se decolla Alitalia, viva l'Italia. Dovete tornare a crederci e impegnarvi perché é finito il tempo in cui anche in questo settore bastava lamentarsi e ci dicevano che ormai l'occasione l'avevamo perduta. Buon lavoro, buon volo, buona strada". Poi lo stesso giorno l'allora presidente del consiglio lanciò il seguente messaggio al mondo tramite cellulare:" Presentati i nuovi aerei. Sembrava impossibile due anni fa. Ma Alitalia torna in pista, pronta su nuove rotte. Vola Alitalia. Viva l'Italia."

Il rinnovo di Alitalia, con le sparate di Matteo Renzi, si é impantanato nel passivo dei conti. Gli azionisti, Etihad, Unicredit e Intesa San Paolo, non ne vogliono più sapere di smenarci quattrini. Ieri il cda ha avviato la procedura di amministrazione straordinaria. Secondo la legge Marzano, sarà nominato un commissario dal Ministero dello sviluppo economico. Il commissariamento dovrebbe chiudersi entro sei mesi, con la vendita in blocco della compagnia o con lo spezzatino. Altrimenti sarà inevitabile la liquidazione.

Sembra che i politici si accorgano dei problemi quando sono diventati quasi insolubili. Sembra che la mattina leggano i giornali, e quando dai giornali si accorgono che un problema è diventato difficile, si fanno intervistare o vanno nei programmi televisivi o lanciano messaggi nello spazio con il cellulari, per dire quello che intendono fare. Invece, avrebbero dovuto evitare che il problema nascesse e si ingarbugliasse.

Negli ultimi due anni Alitalia ha perso un miliardo di euro. Precedentemente, dal 1974 al 2014, secondo uno studio di Mediobanca, lo stato ci ha rimesso 7, 4 miliardi di euro.

Il ministro dello sviluppo economico, Carlo Calenda, é pronto a chiedere all'Unione Europea un prestito - ponte fino a 400 milioni per garantire alla compagnia di volare fino all'intervento di un compratore. Ammesso che il compratore si trovi.

Male che vada, nel caso di fallimento della società il costo degli ammortizzatori sociali a carico dello stato sarà di un miliardo.
Matteo Renzi comincia a sembrare iettatore. Tutto quello che si augura va a catafascio. L'Italia, secondo lui, doveva volare con Alitalia e come Alitalia, e gli aerei della compagnia rischiano di restare a terra. Sperava nel referendum costituzionale, ma il popolo non ha approvato la sua proposta. Ha parteggiato per la permanenza del Regno Unito nell'UE e c'é stata la Brexit, ha sperato che in America vincesse la Clinton, ed é stata trombata da Trump.

Stando così le cose, temo che Macron non ce la faccia al secondo turno delle presidenziali francesi, perché Renzi parteggia per lui.