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29/03/2017 15:29:00

Salemi a lutto, è morto Giuseppe Cascio, sindaco della città per tredici anni

 Lutto a Salemi per la scomparsa di Giuseppe Cascio, che è stato Sindaco della città a più riprese per 13 anni e cinque mesi dal 1972 al 1984 e dal 1986 al 1987. Apparteneva alla Democrazia Cristiana, nella corrente andreottiana che aveva in Salemi come riferimento gli esattori Nino e Ignazio Salvo. E infatti, dei Salvo, Cascio era amico e socio. Nel 1984, mentre era Sindaco,  fu arrestato e poi condannato per direttissima per detenzione abusivo di armi da fuoco. Il fucile trovato in casa sua era di proprietà di Nino Salvo.

I  cugini Ignazio e Nino Salvo lo vollero anche in lista alle elezioni politiche, e prese poco più di 40.000 voti, arrivando primo dei non eletti. A metà degli anni '80, poi, i cugini Salvo "cambiarono cavallo", puntando le loro carte migliori su Giuseppe Giammarinaro, ai tempi astro nascente della Dc e socio di Ignazio Lo Presti nella "Impresud", un' azienda con grossi interessi nel settore dell' edilizia.

Tra l'altro nel procedimento del 2011 per il sequestro di beni a Pino Giammarinaro (operazione Salus Iniqua), compare proprio Cascio, intercettato al telefono mentre raccoglie uno sfogo di Mimmo Turano, oggi deputato regionale sul sistema delle clientele di Giammarinaro: “Giustamente minchia qua hanno fatto il concorso all’ospedale come primario… eh… dice che c’è un dottore che è uno scienziato…”… “Allora, però non lo vogliono fare vincere a questo… lo deve vincere Scalisi…perché è raccomandato da Giammarinaro… ora insomma si può andare appresso alla sanità… che invece di andare avanti quelli bravi… la sanità significa le persone malate… cose… cure… e fare andare avanti quelli che dicono loro solo perché sono amici loro…”.