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28/03/2017 06:10:00

Aeroporto di Birgi, non c'è la firma per il co-marketing. Palermo annuncia 70 nuove rotte

La primavera è arrivata, marzo è finito, mancano appena tre giorni, ma del contratto di co-marketing per l’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi, annunciato da mesi, inseguito ogni quindici giorni da tavoli tecnici e riunioni, non si sa ancora nulla. La firma tra Airgest e AMS, la società irlandese che cura il marketing di Ryanair ancora non c’è e i dubbi e le preoccupazioni per il futuro del territorio crescono.

Abbiamo chiesto al presidente di Airgest, Franco Giudice,  se ci sono delle novità in merito e se è pronto a volare a Dublino per la firma, ci ha detto che al momento preferisce non rilasciare dichiarazioni a riguardo: “Dobbiamo fare ancora degli incontri, dobbiamo vederci in Camera di Commercio, sicuramente la settimana prossima avremo più certezze”, la sua risposta. Questo, invece, il commento di Giudice sulla proposta di fusione tra Gesap e Airgest avanzata dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando:

Che Palermo e Trapani debbano lavorare insieme lo stiamo dicendo da tempo, poi le modalità e i tempi saranno decisi degli azionisti e su entrambi i fronti ci sono delle istituzioni pubbliche che hanno il diritto di decidere cosa fare delle loro società. Due aeroporti così vicini devono necessariamente trovare dei punti d’intesa e farlo piuttosto rapidamente perché altrimenti l’aeroporto di Trapani/Birgi, come sappiamo, può avere dei problemi nel prossimo futuro".

Sulla possibile fusione degli aeroporti di Trapani e Palermo, a differenza di Giudice che si dice possibilista e, anzi, auspica una collaborazione, è tornato a dire la sua il deputato regionale Mimmo Turano, che ha annunciato le barricate a difesa di Birgi, per mantenere i risultati che con tanti sforzi si è riusciti ad ottenere in questi anni. Questa la dura presa di posizione di Turano:

 

Avevo deciso di non parlare più di aeroporti, ma da quando Leoluca Orlando, sindaco di Palermo, ha fatto la sua dichiarazione sull’aeroporto di Birgi, e dice di voler monopolizzare il territorio e di volerlo far scomparire, a me sono saltati i nervi. Orlando dice sciocchezze in quanto non conosce il piano nazionale dei trasporti. Non conosce quanta ricchezza ha generato questo aeroporto in provincia di Trapani. Usa questi argomenti per fare la sua campagna elettorale; che è una cosa che ci sta se la fa a Palermo; se ritiene di farla in tutta la Sicilia o in provincia di Trapani penalizzando questo territorio, io chiaramente alzerò le barricate. Dico che bisogna riflettere su questi dati: l’aeroporto trapanese è passato da trecentomila a quasi duemilioni di passeggeri; ha generato una ricchezza per ogni anno sul territorio di circa trecento milioni di euro; ha determinato che il turista che arriva ogni giorno lascia 43 euro al giorno e creato 4300 posti di lavoro. Ora se c’è qualcuno che pensa, sia che venga da Palermo, da Roma o da Bologna, che questo benessere che si è creato debba finire perché dobbiamo fare quadrare i conti con la gestione dello scalo di Palermo, deve sapere che ha trovato in Mimmo Turano, non solo uno che alza le barricate, ma uno pronto a fare la guerra anche a Palermo, perché quello che ci siamo conquistati con il nostro sudore non appartiene né a Palermo né ad Orlando”.

 

Ed è tornato a parlare dell’accordo di co-marketing, il presidente della Camera di Commercio, Pino Pace, intervenuto ad un meeting sul turismo organizzato a Marsala dalla ProLoco MTT.  "Dopo i diversi incontri degli ultimi mesi, manderò una nuova lettera ai sindaci dei comuni Trapanesi - le parole di Pace - per chiedere se sono pronti con una delibera definitiva, a sostenere l’aeroporto assieme alla Regione, anche se ancora non c’è il bando di gara. Con questi fondi si dovrebbero garantire, o con Ryanair o con altre compagnie, un milione e seicento/settecento mila passeggeri in entrata e in uscita. I tempi sono strettissimi, siamo alla fine marzo, ma anche in aprile si farà, non è un problema. Tra non molto farò sapere come evolverà la situazione. In questi giorni stiamo lavorando - conclude Pace -, affinchè si possano garantire ancora i flussi turistici che questo territorio merita”.

GESAP ANNUNCIA 78 NUOVE ROTTE E NUOVI ACCORDI CON ALTRE COMPAGNIE - In tutta questa situazione che appare sempre più complicata e nell’attesa di una svolta definitiva che dia certezze e un futuro ai voli da Birgi, all’aeroporto di Palermo, intanto, la Gesap annuncia per la prossima stagione estiva 78 nuove rotte che collegheranno ben 24 paesi. Dopo aver chiuso il 2016 riuscendo a superare il tetto dei 5 milioni di passeggeri, aumentati di un milione in tre anni, a marzo 2017, dopo la leggera flessione di gennaio e febbraio, segna nuovamente un un +3% di transiti in entrata e uscita.

«E’ un momento importante – il commento di Fabio Giambrone, presidente di Gesap - che ci consente di fare un’analisi attenta di ciò che dobbiamo fare. Dobbiamo impegnarci affinché questi risultati migliorino”. E Gesap guarda già al futuro aprendo agli accordi che sono in via di perfezionamento con nuove compagnie aree come Air Malta, British Airlines, Meridiana, Swiss, Jetairfly e Turkish Airlines con la quale si sta contrattando per un collegamento diretto tra Palermo e Istanbul, dove nel 2018 aprirà l’aeroporto più grande del mondo.

Per quel che riguarda le nuove rotte di Ryanair, da Palermo ha attivato il volo per Norimberga e oggi partirà quello per Bucarest tutto l’anno, e il Milano Malpensa da fine ottobre con due voli al giorno. La compagnia irlandese attiverà anche due nuove rotte per la stagione invernale: Wroclaw (Breslavia) e Budapest con operatività prevista per dodici mesi. Ed è in programma inoltre il quarto aereo basato a Palermo.

Anche Alitalia aumenta le frequenze dei propri voli su Linate e Mosca con una stima di 63 mila passeggeri. Volotea da Palermo propone due nuovi voli per Corfù e Malaga a luglio e l’incremento del collegamento per Nizza. Meridiana aumenta i voli su New York e raddoppia quelli da e per Milano Malpensa. Nuove rotte per la Germania sono state istituite dalle compagnie Eurowings e Condor.

Sui numeri positivi dell'aeroporto palermitano, Leoluca Orlando si dice entusiasta: «Pensiamo sia scontato che un’azienda privata abbia i bilanci a posto, ma questo non è un elemento da sottovalutare. Grazie a queste novità Palermo sarà ancor di più una porta aperta sul territorio», ha concluso.

Nella "corsa al volo", questa ha tutte le sembianze di una vittoria di tappa per l'aeroporto di Palermo e per Orlando. Speriamo non venga chiusa definitivamente la porta a quello di Trapani e al futuro del suo territorio.