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17/03/2017 06:00:00

Pantelleria, la rivoluzione gentile dei giovani

Non fanno solo "casino" ma hanno organizzato una rivoluzione gentile e chiedono di supportarla: "Aiutateci in questa battaglia per chiedere di rispettare un nostro diritto, supportateci in questa nostra rivoluzione gentile". 

La rivoluzione gentile è quella fatta dai giovani panteschi che da qualche giorno hanno dischiarato autogestione all’Istituto Superiore “V. Almanza”  per protestare contro la situazione scolastica dell’Isola.

Il tema centrale è quello dell'assenza di uno spazio di incontro dove poter svolgere assemblee di Istituto, educazione fisica, incontrarsi di pomeriggio con obiettivi diversi, fare cineforum, cultura, sport. Un centro risorse/palestra che nella struttura scolastica esiste e che in passato è stato anche attrezzato ma che da anni è chiuso e che necessita di piccole ristrutturazioni per ritornare funzionante.

Gli studenti hanno organizzato l’autogestione programmando diversi momenti di formazione e scambi di idee. Si parla di turismo, del futuro parco nazionale dell’isola, del caro benzina, del punto nascite sospeso, dei trasporti non troppo efficienti.

Dopo un primo incontro collegiale nel cortile interno alla scuola, gli studenti si sono divisi nelle classi per seguire le diverse attività programmate. Un gruppo ha partecipato all'incontro con Danilo Giglio, amministratore dell'Agenzia turistica “Vivere Pantelleria” ed ha affrontato la tematica della promozione turistica del nostro territorio.

Alcune classi prime hanno lavorato con due esperti della Croce Rossa, proposti da Mariano Rodo, responsabile locale della nota associazione di volontariato.

Antonietta Spadaro, psicologa, e Aurelio Lussi, formatore con esperienza di Centro di Ascolto, hanno intavolato un confronto sui temi della dipendenza da sostanze stupefacenti e sulla dipendenza da internet utilizzando una specie di “gioco di ruolo”. Gli studenti hanno ricostruito dinamiche familiari di confronto/contestazione tra genitori e figli, riflettendo e facendo riflettere gli occasionali spettatori. 

Altri gruppi si sono impegnati a preparare cartelloni sui quali riportare le loro considerazioni sulle problematiche o sulle  positività di Pantelleria. Materiale che servirà per il corteo programmato a conclusione dell'autogestione.

Nei prossimi giorni sono attesi altri esperti per parlare di Parco Nazionale “Isola di Pantelleria”, dell’ imbottigliamento in loco legato all'agricoltura pantesca, di volontariato, marketing di prodotti locali, prospettive lavorative per i giovani, storia e storie (che si ripetono).
Per troppo tempo ai giovani è stato chiesto un sacrificio, una collaborazione. Questa volta sono i giovani a chiedere aiuto. Lo fanno attraverso una lettera aperta sul quotidiano locale indirizzata a tutta la comunità dell’isola: "Dateci una mano- gridano a gran voce gli studenti- scendete in piazza con noi. "

C'è grande consapevolezza da parte di questi ragazzi che hanno deciso di far sentire le loro voci e gridare i loro diritti. Tutto ciò organizzato in maniera impeccabile, creando spazi di formazione e condivisione che sono stati apprezzati da tutti i cittadini panteschi e non solo.