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10/03/2017 06:05:00

Trapani 2017, al via l'asse Oddo - D'Alì- Ruggirello che fa?

Martedì a Trapani è stata indetta una conferenza stampa dal senatore Tonino d’Alì, una conferenza alla quale parteciperà anche Nino Oddo, deputato regionale del PSI.

E’ sempre più vicina l’ufficializzazione della candidatura a sindaco della città di Trapani del senatore di Forza Italia. In parlamento dal 1994, quando Forza Italia venne fondata, ora rivolge lo sguardo alla sua   città. Il comunicato con il quale la conferenza stampa del 14 marzo è stata convocata parla di "iniziativa a titolo personale". Cosa intendesse lo scopriremo presto, risulterebbe logico mettere da parte una eventuale candidatura di bandiera politica per cercare di amalgamare anime di diversa estrazione, così come potrebbe essere quella di Nino Oddo.

Il parlamentare socialista su Trapani non schiererà alcun candidato e sposerà il progetto di d’Alì, in cambio avrà l’appoggio dello stesso senatore sulla città medievale di Erice, D’Alì pertanto appoggerebbe Luigi Nacci.

Ma le sorprese pare non finiscano qui perché dalle parti di Paolo Ruggirello, ancora in quota PD, non ci sono segnali di candidature e su Erice, dopo avere sfidato Giacomo Tranchida sostenendo di volere candidare ugualmente Francesco Todaro, è calato il silenzio. Tutto fa presumere ad un accordo che ci sia su Erice e Trapani. Una sorta di triumvirato. L’asse Oddo-d’Alì-Ruggirello porterebbe Nacci alla vittoria su Erice e su Trapani premierebbe D’Alì. Più che un progetto politico, la triplice alleanza, bloccherebbe Mimmo Fazio a Trapani e Daniela Toscano ad Erice. E’ muro contro muro, in gioco ci sono anche le prossime regionali e nazionali. Gli accordi pare siano indirizzati in questa prospettiva. Oddo nel 2012 è  stato eletto nel listino del candidato presidente Rosario Crocetta con 50 voti nel collegio di Palermo, lo stesso Oddo non è stato morbido nelle ultime settimane con il PD, partito con il quale, alle varie amministrative della provincia, passeggiava a braccetto.

D’Alì incassa anche il consenso del movimento Noi per Trapani, movimento che fa capo a Livio Marrocco. Si legge nel comunicato stampa diramato:

A Trapani ed Erice il movimento da mesi condivide con molti soggetti del centro destra, come Forza Italia, il percorso di costruzione di un progetto unico di riorganizzazione istituzionale che dia una prospettiva chiara al nostro territorio nel medio lungo periodo. C’è tanto da fare dopo anni di mal governo. NOI siamo contenti che ci sia una piena disponibilità del Sen. D’Alì a rappresentare questo progetto alle prossime amministrative su Trapani, consapevoli che il momento storico economico e sociale richiede una assunzione di responsabilità ai più alti livelli non solo politici. Non è più il tempo delle fotocopie, tra l’altro ormai sbiadite, ma dell’originale. In questo senso anche NOI auspichiamo, dando ulteriore forza all’appello/disponibilità del Sen. D’alì, una ampia condivisione del progetto di grande territorio che abbiamo in mente da parte di tutti quei soggetti, associazioni, movimenti, liste civiche, che per il futuro di questa terra facciano una scelta di programma piuttosto che di trincea!”

Livio Marrocco, però, ha subito lo stop di Nello Musumeci, il Movimento Diventerà Bellissima, a cui Marrocco vorrebbe essere organico, ha diramato, qualche giorno fa, un comunicato sostenendo che ogni iniziativa di Marrocco è a titolo personale e che non c’è il placet dell’onorevole Musumeci.

Il senatore d’Alì a Trapani ha già dichiarato che “da sempre e con nuova intensità da alcuni mesi, lavoro ad un progetto di forte rinnovamento del territorio e delle sue dinamiche di sviluppo occupazionale ed economico. Un progetto che riunisca, anche nell’idea della risistemazione istituzionale dell’intero comprensorio trapanese, cittadini, categorie produttive e professionali, associazioni e le forze politiche moderate e riformiste che credono in un futuro ambizioso e migliore, al di là di contrapposizioni ideologiche e di sterili personalismi. Su un’ampia condivisione di questo progetto sono pronto ad assumere ruoli di carattere personale”.

Mimmo Fazio, nel frattempo, è in attesa per la metà di aprile del pronunciamento del TAR circa il ricorso presentato avverso l’atto che ha votato  la decadenza dalla carica di consigliere comunale.

Si è insediata la prima dei non eletti della lista di Fazio, Aurora Ranno, che non senza polemiche con Fazio si è, una volta insediata, dichiarata indipendente. Uniti per il Futuro perde dunque un suo rappresentante a Palazzo Cavaretta e viene rappresentato da Salvo Pumo, Nino Bianco, Giuseppe Ruggirello e Franco Ravazza.

 



Native | 2024-07-16 09:00:00
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