Vito Cassata, 54 anni, è il segretario della Cisl Scuola Palermo Trapani riconfermato ieri durante i lavori del secondo congresso territoriale che si è svolto all’hotel Addaura di Palermo, alla presenza del segretario nazionale Cisl Scuola Maddalena Gissi, del segretario della Cisl Scuola Sicilia Francesca Bellia e del segretario Cisl Palermo Trapani Daniela De Luca. Eletti componenti di segreteria Serena Russo e Diego Biondo.
Le condizioni delle scuole delle province, l’accordo nazionale sulla mobilità, la vertenza della Formazione Professionale, e gli effetti della cosiddetta riforma La Buona scuola, sono stati al centro del dibattito congressuale.
“L’edilizia scolastica non~gode di buona salute, degli oltre 41mila edifici scolastici statali in Italia,~numerosi avrebbero bisogno di manutenzione ordinaria o straordinaria – ha commentato Cassata - . Una condizione generale che si fa particolarmente acuta, nella sua criticità, nella nostra regione, dove gli edifici non adeguati alla normativa vigente in materia di sicurezza sono ben il 22% del totale. Percentuali che sono più basse nelle provincie di Palermo (7%) e di Trapani (4%), ma che indicano comunque una realtà su cui occorre intervenire senza indugio: nessuna negligenza, nessun ritardo si giustifica quando sono in gioco la salute di chi frequenta una scuola e chi ci lavora”. Altra calda vertenza quella della Formazione professionale, “Il sistema è al collasso, a fronte delle iniziative del governo che afferma di volere garantire i lavoratori e l’utenza, nei fatti si registra la paralisi e nessuna prospettive per il futuro, le procedure amministrative sono ferme e in fortissimo ritardo. Tanti i lavoratori che continuano a vivere situazioni paradossali, ridotti al limite dell’indigenza pur prestando regolarmente il proprio servizio”.
Per Daniela De Luca il segretario Cisl Palermo Trapani , “nel bisogno di riscoperta di valori e coesione sociale che vive la nostra società riteniamo fondamentale la valorizzazione della scuola, che resta la principale fonte di cultura. Per farlo sono necessari anche maggiori investimenti nelle nostre realtà locali, finora troppo carenti e lo sviluppo dell’edilizia scolastica che può non solo migliorare i nostri istituti ma anche rilanciare il lavoro”. Secondo Francesca Bellia segretario Cisl Scuola Sicilia “la scuola in questi ultimi anni ha subìto tanto, la legge 107 ci ha consegnato una scuola nel caos e allo sbando, ma nonostante ciò abbiamo ritrovato la forza di fare sintesi con tutte le parti sociali . Abbiamo individuato un percorso diverso di dialogo con il governo nazionale per mettere al centro il valore della contrattazione e intervenire su tutti questi problemi. In Sicilia continua il nostro impegno per il settore della Formazione professionale, i lavoratori sono allo stremo e non è più rinviabile il rilancio”. A concludere Maddalena Gissi segretario nazionale Cisl Scuola “dobbiamo creare le condizioni del cambiamento, è un momento delicato non c’è la visione strategica, in questo paese manca la programmazione per dare alla scuola il ruolo che deve avere davvero: quello della formazione dei lavoratori del domani. C’è un problema che dobbiamo affrontare nelle scuole come le nuove sfide dei mestieri del futuro per preparare i nostri giovani. Se la propensione agli investimenti nelle nostre realtà locali è bassa come è di fatti, il mondo della scuola non potrà crescere mai. Al governo abbiamo chiesto di parlare del potenziamento della scuola di infanzia e gli interventi a favore del personale Ata, e dobbiamo costruire il percorso normativo per il rinnovo contrattuale atteso da tempo” conclude Gissi.