Quantcast
×
 
 
14/02/2017 06:20:00

Massimo Grillo: "Per il porto ci vuole la Myr, la politica e la partecipazione sociale"

Massimo Grillo, ex deputato regionale, ex deputato nazionale e candidato sindaco di Marsala alle ultime amministrative del 2015. Lei interviene spesso nella vita politica marsalese, nei giorni scorsi è intervenuto sul porto di Marsala. A mesi dovrebbero cominciare i lavori della Myr,  lei propone una società pubblico-privata per entrare nell'affare del porto. Qual è la sua iniziativa, vuole diventare socio del Porto?

Sì, ma per acquistare buone azioni, ma non a titolo personale. Diversi anni fa fui promotore di un’iniziativa analoga che ritengo era davvero interessante, ma poi purtroppo il sindaco di allora, il notaio Galfano,  mise in liquidazione la società. Eravamo riusciti a mettere assieme il Comune di Marsala, la Camera di Commercio, gli industriali del vino, tutti gli operatori del porto e i pescatori, una grande area dunque, e credevamo tantissimo nella opportunità di avere in concessione l’area demaniale che va dai frangiflutti a punta d’alga e con una società mista pubblica-privata poter mettere su un’iniziativa che, dopo tanti anni, Ombra fortunatamente sta rilanciando. Questa società fu costituita e c’erano diversi soci e operatori economici che ci credevano e che versavano le quote, poi fu messa in liquidazione e furono rimborsati. Si perse una grande occasione. Immaginiamo cosa sarebbe successo se già in quegli anni si fosse portata avanti quell’iniziativa.

Grillo, ma quella società dunque non c’è più?

La società non c’è più, ma il metodo è quello, cioè di potere affiancare l’attuale privato con una platea più ampia di soci che possano occuparsi in termini creativi, una sorta di rete di contratti, di una serie di obiettivi strategici, ma per questo serve la politica, perché serve un ordine urbanistico, serve la trasparenza, serve una condizione di fortissima legalità, non si può lasciare solo il privato, occorre che il Comune cominci a pensare alla viabilità, ad un piano particolareggiato. Ad esempio si eviti che si acquisti l'area Bini, dove, magari si potrebbero andare a costruire delle cose che sono contro la programmazione relativa al porto, ad esempio delle villette; io penso che bisogna fare qualcosa che sia in armonia con la programmazione turistica e questo manca.

Massimo Grillo, lei dice c’è bisogno della politica, ma non c’è già? C’è un consiglio comunale, c’è una Giunta, perché aggiungere un organismo terzo?

Infatti, io ho scritto una lettera aperta inviata al sindaco e al presidente del consiglio comunale. L’organismo terzo è una società di privati che devono essere motivati a investire. Io so di autorevoli imprenditori marsalesi che stanno investendo fuori, perché non investono nel nostro territorio, perché non ci sono i presupposti e le condizioni. Se non c’è un disegno complessivo strategico di sviluppo non è possibile attrarre investimenti. Bisogna favorire la costituzione di una società e, possibilmente, acquisendo una quota della Myr, ove fosse disponibile, creare una forma di partecipazione sociale.

Ne ha parlato di questo con Massimo Ombra?

Io ho fatto cenno di questo a Massimo Ombra, bisogna chiedere a lui se interessato o meno. Penso che una iniziativa di questo tipo non può che fargli piacere, perché si dà forza con questa forma di partecipazione anche alla sua iniziativa.

Sono due i livelli di ragionamento che lei fa. Uno è quello operativo che riguarda la società tra privati e pubblico che affianchi la Myr, e un altro è quello di indirizzo strategico che attiene alla politica, al consiglio comunale, alla giunta e al sindaco.

Esatto, ma ce n’è un terzo. Quando ero deputato alla Camera, riuscì a fare avere 100 mila euro per la cantieristica del porto di Marsala. Quella somma, credo sia ancora disponibile, bisogna verificarlo e destinarla ad un’azione strategica di questo tipo, non verrebbe difficile in questo momento. Per esempio, una cosa interessante, potrebbe essere l’abbattimento di quei muri di proprietà demaniale che costeggiano la capitaneria di porto, questo potrebbe già permettere la visione di un panorama bellissimo in quell'area. Questa potrebbe già essere un’occasione.

Grillo, allora l’idea del Porto nel 2001 l’ha avuta lei, non è un’idea di Renzo Carini.

L’idea di quelle concessioni demaniali, la promozione e la creazione di quella SPA è un dato oggettivo. Renzo Carini ha avuto senza dubbio anche i suoi meriti nel portare avanti l'idea del porto. In questi termini va bene, io mi concentrerei più sui ritardi. Immaginate se il sindaco di allora, Galfano, invece di liquidare la società, di uscirne fuori, ne avesse dato corso, magari cambiando assetto; abbiamo perso tanti anni di sviluppo. Ora bisogna andare avanti, pensare la città dal punto di vista urbanistico e fare presto, possibilmente affiancando il privato e facendo un programma che mette insieme diversi soggetti economici.

Massimo Grillo, parliamo di politica, cosa ne pensa sul possibile ingresso dell’Udc in maggioranza o addirittura nella Giunta Di Girolamo?

Bisogna capire cosa c’è sotto e se ci sono delle interferenze provinciali, dei riflessi di carattere politico o di altro tipo. E’ difficile che le condizioni possano mutare. Se guardiamo al dato oggettivo, fino a questo momento l’UDC sta dimostrando serietà, perché non ha fatto il salto della quaglia. Nel caso dell’Udc, io credo che potrebbe valutare condizioni di collaborazione, ma questo si può prendere in considerazione rimanendo fuori dalla Giunta. Se si ha a cuore veramente le sorti della città di Marsala, e l’amministrazione dovesse essere in difficoltà, come sembra, si può sostenere, ma si può fare dall’esterno, questo lo giustificherei, altrimenti si tratta di volere accedere ad un ruolo di governo e lì poi sarebbero fatti politici e organizzativi dell’UDC che non condividerei.

Massimo Grillo, ma vi incontrate con il Sindaco Di Girolamo, vi siete visti ultimamente? Lei ha scritto diverse lettere, ma non hanno avuto risposta.

Si, per la verità ci siamo visti un paio di volte con il sindaco, per un atto dovuto legato al Campus Biomedico, la struttura pronta da quattro anni e ancora non consegnata. Pare che ci sia la disponibilità da parte dei soci del Consorzio Campus Biomedico, a rivedere un po’ la loro posizione, perché, effettivamente, dopo quattro anni chi guarda dall’esterno non comprende molto bene cosa sta succedendo.

Avete parlato solo del Campus con il sindaco Di Girolamo?

Sì, ma il nostro non è stato un incontro diretto, io con il sindaco, ma con tutti i soci del Campus, tra i quali oltre al Comune di Marsala c'è anche l’ASP di Trapani.