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09/02/2017 19:15:00

La libertà dell'informazione e l'amministrazione capitolina

 di Leonardo Agate - Luigi Di Maio, del movimento 5Stelle, ha consegnato al presidente dell'Ordine dei Giornalisti un elenco di giornali e giornalisti che avrebbero orchestrato una campagna diffamatoria contro il sindaco di Roma, Virginia Raggi, e l'amministrazione capitolina. Alla trasmissione Otto e Mezzo di Lilly Gruber dell'8 febbraio, lo stesso Di Maio é intervenuto sull'argomento, avendo di fronte il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. Quest'ultimo ha difeso il suo giornale e i suoi giornalisti. Avrebbero raccontato con completezza quello che é avvenuto a Roma e alla giunta Raggi dal suo insediamento. Il pentastellato ha risposto che l'attenzione riservata alla città di Roma e ai grillini é gonfiata ad arte, tenuto conto che altri situazioni, non riguardanti i grillini, non ricevono la stessa attenzione. Ha fatto l'esempio della polizza vita intestata da Romeo alla sindaca. Su questa notizia i giornali si sono scatenati, con illazioni riguardo a finanziamenti occulti al movimento 5Stelle ed anche a presunti relazioni sentimentali tra i due. Senonché, dopo l'interrogatorio della sindaca alla Procura di Roma, durato otto ore, i pm non hanno rilevato nulla di penalmente rilevante, e l'indomani mattina lo hanno comunicato ufficialmente. Questa notizia, riguardante l'assenza di rilievo penale dell'intestazione delle polizze vita a favore della Raggi, é stata relegata in trafiletti sui giornali.
La contrapposizione dei 5Stelle alla stampa é un fatto che tocca l'argomento della libertà dell'informazione. A parte la contingenza della presentazione, al presidente dell'Ordine dei Giornalisti, dell'elenco dei giornali e giornalisti che non sarebbero stati correnti nel dare le informazioni, che sarà valutato dall'Ordine, un approfondimento si può e si deve fare.
Il movimento 5Stelle rappresenta il nuovo. In pochi anni ha raccolto sotto la sua bandiera il 30% degli elettori. Rappresenta la maggiore massa d'urto contro il vecchio sistema rappresentato dai partiti tradizionali. E' naturale che ogni cosa che riguardi i 5Stelle faccia più notizia di quello che può riguardare i partiti che hanno minor seguito. La sovraesposizione mediatica é la conseguenza dell'importanza dei grillini.
A parte pochi casi in cui é stata evidente l'invenzione di notizie false e calunniose, dalle quali il movimento può difendersi dinnanzi all'autorità giurisdizionale, non credo che l'Ordine dei Giornalisti possa cambiare l'andazzo delle cose.
Penso che l'attenzione dedicata all'amministrazione capitolina sarà affiancata quanto prima da quello che potrà avvenire altrove, per esempio a Milano o dentro lo stesso Governo. Le brevi notizie finora trasmesse riguardo al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e alla Consip, centro di appalto delle forniture pubbliche, dipendono dal fatto che ci sono indagini in corso la cui determinatezza non é ancora sicura. Ma le indagini proseguono e potrebbero portare a fatti più concreti, che diventerebbero eclatanti. Penso che in quell'evenienza la stampa e la televisione si butteranno a capofitto nelle nuove vicende, come hanno fatto per Roma.
I giornali, per sopravvivere, hanno bisogno di lettori. Se i fatti diventano intriganti, vengono pure gonfiati ad arte in modo da attirare più lettori e telespettatori. Ma alla base ci stanno sempre i fatti.
L'attenzione dei mass media riservata all'amministrazione capitolina sarà ugualmente riservata all'amministrazione milanese se le indagini in corso per false dichiarazioni nella gestione degli appalti Expo, di cui Giuseppe Sala é stato commissario unico dal 2013 al 2015, e altre sue false dichiarazioni riguardanti il suo patrimonio quando si presentò candidato sindaco, dovessero andare avanti con nuove acquisizioni probatorie.
Ugualmente potrebbe scoppiare il caso Consip, che riguarda le microspie installate dai carabinieri in quegli uffici e poi rimosse dai dirigenti Consip su presunte soffiate del comandante dell'Arma dei Carabinieri, generale Del Sette, e del ministro Lotti.
Stiano pur tranquilli i pentastellati che prossimamente i giornali potrebbero avere nuovi fatti da raccontare, e dedicherebbero meno tempo all'amministrazione capitolina, se non dovessero sorgere anche a Roma nuove eclatanti notizie.
E' la stampa. In assenza di fatti di maggiore rilevanza, poiché i giornali devono ogni giorno essere riempiti, si dedicano intanto a quelli che sembrano più attrarre i lettori. Tutto qui.