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09/02/2017 06:00:00

Claudio Forti: "Vi spiego perché il Comune di Marsala paga troppo gli spettacoli teatrali"

Claudio Forti, drammaturgo e operatore culturale a Marsala con il Baluardo Velasco :  come mai non è entrato a far parte del Cantiere culturale costituito dagli artisti marsalesi la scorsa estate, dopo la polemica con il sindaco Alberto Di Girolamo?

Non sono entrato volutamente nel cantiere culturale, ma ne appoggio il contenuto per buona gran parte. Inizialmente questo gruppo era composto da trecento artisti, successivamente si è un po’ ridotto anche se ora si è aggiunto un ulteriore gruppo. Personalmente io vedo tutto sotto l’ottica della difficoltà congenita di dialogo con l’Amministrazione, parlo della mia esperienza, ma di riflesso vedo anche l’esperienza degli altri. I rapporti li vedo difficili e legati ad un problema di comunicazione....

Il Baluardo Velasco da cinque anni organizza una stagione teatrale che, nel suo piccolo, è una importante stagione…

La nostra è stata una scommessa, un’avventura, inizialmente abbiamo chiesto l’aiuto degli amici, attori, registi, per creare una prima stagione. Poi siamo riusciti a sprovincializzare gli spettacoli, di più ampio respiro, pur lasciando sempre lo spazio agli attori locali, quelli più validi, infatti sono pochissimi gli artisti locali che non si sono esibiti e quanti non lo hanno fatto non possono certo imputarlo a noi.

Lei dice che non avete alcun rapporto con l’amministrazione, ma volete qualcosa?

Non cerchiamo nulla, questa è la terza Amministrazione che vediamo passare, non abbiamo mai avuto un contributo né l’abbiamo mai chiesto, quindi non si è trattato di un diniego da parte di qualcuno, semplicemente non abbiamo mai chiesto dei contributi. Siamo invece stati chiamati, recentemente, per ben tre volte, prima che si sapesse della nomina del direttore artistico. Si ventilava una forma non molto chiara di collaborazione, ma in realtà questa collaborazione non c’è mai stata in quanto non c’è mai stata una vera proposta.

Aspettavate o aspettate ancora una proposta da parte dell’amministrazione? Questa vicenda ricorda in qualche modo la storia degli otto punti presentati dal Cantiere culturale che, l’assessore Clara Ruggieri dice di non aver mai ricevuto, non sarà un frainteso anche stavolta?

Assolutamente no. Noi siamo stati convocati e ci è stata data la possibilità di usufruire dei teatri, ovviamente pagando, per gli spettacoli del Baluardo. Tutto qui. Dopo pochi giorni è venuta fuori la nomina della direzione artistica. Comunque io non ho nessuna rivendicazione da fare per quanto riguarda il Baluardo Velasco, abbiamo sempre avuto i teatri quando ne abbiamo fatto richiesta e nelle locandine è sempre comparso il logo del Comune.

Ma veniamo al nodo del contendere, ovvero il costo di questo cartellone, 105.000 euro. Moni Ovadia sostiene che grazie a lui i costi degli spettacoli hanno avuto un abbattimento del 50%, lei invece sostiene che non è così. A questo punto l’assessore Ruggieri chiede a gran voce che questa affermazione venga dimostrata. Pertanto riprendiamo noi la domanda e chiediamo a Claudio Forti di dimostrarci come si comprano gli spettacoli. Una curiosità Forti, ma è vero che voi non li pagate gli spettacoli?

Noi riusciamo ad ottenere degli spettacoli  gratis con la formula 70/30 sugli incassi,un sistema adottato ormai in tutti i teatri d’Italia soprattutto da quando incombe la forte crisi. Ad esempio noi abbiamo avuto, con questa formula, la Mazzamauro, adesso avremo Mariano Rigillo, e altri ancora compreso David Riondino e Luigi Cinque, tutti nomi molto importanti. Quindi non compriamo lo spettacolo, perché per noi sarebbe impossibile farlo. Con questa formula invece possiamo avere nomi prestigiosi. Di recente abbiamo avuto la possibilità di avere Il Bell’Antonio di Brancati, con Andrea Giordana e Zanetti, in cambio, oltre al sistema già citato, abbiamo dato loro la possibilità di provare per un paio di giorni al teatro Impero. Ecco, queste sono le occasioni da ricercare. Un direttore artistico deve puntare al risparmio. Posso anche capire che questa stagione è stata fatta all’ultimo minuto…

Però non è vero che si è risparmiato, intende dire?

Intanto i prezzi non sono così bassi come si vuol far credere, sono dei prezzi medi di mercato. In ogni caso non sono d’accordo sulla linea adottata per gli spettacoli che si tengono al teatro Sollima, non trovo giusto che si programmi in un teatro che può contenere un numero ristretto di spettatori e, anche con il pienone, la serata sarebbe ugualmente in perdita. Ecco questa perdita programmata non mi pare che sia una cosa giusta nei confronti della cittadinanza. Diciamo non intellettualmente onesta, tenendo conto che si può agire in altro modo. E questo dovrebbe essere il compito di un bravo direttore artistico, far recuperare anche solo parzialmente le spese. Se proprio l’operazione deve essere in perdita, tanto vale non perdere l’occasione per fare l’ingresso gratuito. In questo modo si andrebbe davvero a stimolare la vocazione per il teatro. Allora sì che l’azione diventa meritoria. In sintesi io discuto non tanto il prezzo singolo dello spettacolo ma anche quello relativo al luogo in cui viene messo in scena.

Sono dunque queste le sue contestazioni?

Io non contesto nulla né tantomeno devo dimostrare nulla perché non sto facendo una denuncia alla procura della Repubblica, sto semplicemente criticando, da cittadino e da operatore del settore, una scelta che mi sembra poco opportuna. Per il resto non ho nulla da chiedere, nessuna pretesa nei confronti dell’amministrazione con la quale preferisco continuare ad avere un rapporto sereno.

Che mi dice invece del clima che si respira per ora su questo fronte?

Un clima avvelenato.

Come li aiutiamo gli artisti marsalesi?

Intanto ci vorrebbe un dialogo con l’amministrazione che dovrebbe per prima cercare un confronto per evitare le ripicche, le offese. In alcuni casi si è scaduti anche nel personale e questo non è bello. Infondo questo è un problema abbastanza marginale, rispetto a quelli che sono i grandi problemi della società, e interessa principalmente quanti si occupano del settore cultura, per il resto la gente guarda più le buche nelle strade, la spazzatura. Certo riguarda pure i soldi dei cittadini e solo per questo si muove una critica, non ci sono antipatie personali, tra le altre cose io ho votato questa amministrazione.

E la rivoterebbe?

Questo no lo so.



Cultura | 2024-09-29 11:11:00
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