Capitale della Cultura 2018, Vito Mancuso: "Collaboreremo con Palermo, ha vinto il Sud"

Architetto Vito Mancuso, presidente della Fondazione Architetti del Mediterraneo che guidava i Comuni Elimo-Ericini candidati al titolo di Capitale Italiana della Cultura per il 2018, riconoscimento che è andato a Palermo. Al di là dell’amarezza per il mancato risultato, che cosa resta di questa esperienza?

L’esperienza è stata ottima, rappresentavamo i sei comuni dell'agro-ericino,  si è presentato un progetto innovativo di partecipazione di quello che sarà il futuro delle nostre città. Siamo tra le nove città finaliste e il Ministro Franceschini ha detto che il lavoro fatto non va a farsi benedire, ma rimane un esempio virtuoso di programmazione dei territori.

Voi in una nota che avete diffuso avere riportato i complimenti che vi hanno fatto, perché la proposta dei Comuni Elimo-Ericini combinava insieme cultura, partecipazione e creazione di capitale sociale. Questo è un ottimo riconoscimento per il nostro territorio.

Sì, questo è uno dei giudizi del Presidente della Commissione di Giuria che ha indirizzato a tutte le dieci città finaliste.

Mancuso, adesso collaborerete con Palermo. Il 1 marzo ci sarà un conferenza stampa nei comuni Elimo-Ericini alla presenza di Leoluca Orlando. Questo è un segnale importante.

E’ un impegno preso dal sindaco di Erice e di Custonaci, anche perché il nostro progetto e quello di Palermo avevano molti punti in comune. Ha vinto un gigante, doveva vincere il sud e vincendo Palermo siamo pienamente soddisfatti e faremo di tutto per collaborare con la presentazione del “Ponte del Mediterraneo”, che era uno dei temi comuni ai due progetti per il 2018. Chiaramente Palermo aveva alle spalle delle Fondazioni molto importanti: la Federico II; la Fondazione del Banco di Sicilia; aveva insomma una maggiore forza di credibilità di attuazione del progetto rispetto a noi che avevamo il partenariato della Camera di Commercio e di Confindustria, ma non avevamo le banche alle spalle.

Questo fa sempre la differenza. Mancuso, Nino Oddo dice che la domanda presentata era falsa. Ha capito a cosa si riferisce?

La fondazione non fa politica ma si occupa di polis che è una cosa totalmente diversa. Io ho letto i comunicati stampa e le cose pubblicate su facebook, dico soltanto che la Fondazione ha la corrispondenza con il Comune di Trapani che è partner istituzionale di condivisione del progetto che ci invita a far parte di questa proposta culturale. Io non aggiungo altro, così come abbiamo il protocollo d’intesa con il Comune di Trapani, lo abbiamo con il Comune di Calatafimi-Segesta per il Teatro Antico di Segesta e con gli altri Comuni.

Le dice abbiamo tutta la corrispondenza sulle adesioni istituzionali e il resto non ci interessa.

Sì, noi abbiamo le adesioni al progetto dei presidenti di queste istituzioni. Noi parliamo con i referenti di queste città, poi se ci sono disguidi e problemi politici tra i diversi candidati sindaci, questo non riguarda la Fondazione.