Sulle case abusive di Marausa i consiglieri Sveglia e La Porta in fuga dell’aula per non decidere, disinteressati ai problemi dei loro concittadini cui potrebbero demolire la casa. Salone critica la loro l’assenza nella discussione di un importante atto di indirizzo.
«Stupefatto dalla mancanza di interesse e sensibilità, e dall’uscita dall’aula, dei consiglieri Sveglia e La Porta al momento della lettura e discussione dell’atto di indirizzo sulle case abusive nella fascia costiera di Marausa». È il commento del consigliere comunale Francesco Salone, presentatore dell’atto di indirizzo che risale ormai a più di tre anni fa.
«È grave che un atto di indirizzo così importante arrivi all’esame dell’aula dopo tanto tempo. Tuttavia vi è giunto, e proprio non capisco lo scarso interesse mostrato da colleghi consiglieri vicini all’on Ruggirello, come Sveglia e La Porta, che nelle frazioni, di cui si ergono paladini, hanno il bacino elettorale con maggiori aspettative. La discussione sull’atto sarebbe stata utile anche se in questi tre anni vi è stato forse qualche cambiamento normativo».
«A suo tempo – ricorda Salone – predisposi tale atto di indirizzo perché l’amministrazione comunale, che aveva avviato la presa di possesso delle abitazioni abusive costruite nella fascia dei 150 metri dalla battigia, procedesse invece alla concessione ai proprietari del diritto di abitazione sulle opere edilizie abusive acquisite o in alternativa anche alla locazione, in applicazione di una norma regionale. Per altro ho anche ricordato che il Comune di Trapani non ha ancora terminato tutte le procedure urbanistiche relative alla verifica delle condizioni di legittimità degli immobili interessati, come del resto previsto anche nelle prescrizioni del nostro PRG ove è scritto che “le zone di edilizia residenziale abusiva z.t.o. “B6” località Marausa devono essere stralciate e ristudiate”. In pratica viene riconosciuta la necessità di un riordino urbanistico, motivo sufficiente per fermare la presa in possesso degli immobili da parte del Comune».
«L’atto per fortuna non è andato in votazione, perché la materia è complessa e il consiglio ha ravvisato la necessità di un confronto con i dirigenti degli uffici tecnici, urbanistica in particolare, ma rimane il fatto politico grave: un consigliere non può abbandonare l’aula di fronte a questioni così importanti, mostrando il totale disinteresse per ciò che accadrà ai beni di decine, se non centinaia di cittadini trapanesi».
Il Consigliere Comunale
Dott. Francesco Salone