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03/02/2017 06:35:00

Marco Campagna: "Ad Erice troppi personalismi, rispetto per il Pd. E a Castelvetrano..."

Ad Erice, in vista delle elezioni amministrative, si sono fatte le primarie del Partito Democratico., neanche di coalizione, eppure c'è stata una gran caciara attorno a questa competizione. Polemiche molto velenose, e una pace che sembra impossibile tra i diversi attori. Marco Campagna, segretario provinciale del Pd, è tutto molto strano.

Nessuno all'inizio voleva partecipare alle primarie di coalizione. Noi facciamo le primarie del Pd, riescono bene, e poi c'è qualcuno che ha qualcosa da dire sempre anche se non c'entra nulla col Pd. Dà fastidio che facciamo le primarie a quanto pare...

Il suo riferimento è a Progetto per Trapani Uniti per la Sicilia, ossia Mimmo Fazio, che ha definito il Pd un partito incoerente.

Gli unici incoerenti sembrano loro. Ognuno può partecipare e scegliere, perchè sono primarie aperte, però arrivare a dire di tutto e di più sul Partito Democratico e i suoi rappresentanti è poco sopportabile. Dispiace che anche all'interno del circolo di Erice chi è stato sostenuto da queste persone non abbia preso una posizione netta. E' insostenibile che chi dileggia gli iscritti al Pd possa pensare di partecipare ad un percorso politico insieme.

Fazio e Tranchida non solo si parlano ma hanno anche un'idea di alleanza su Trapani dove il Pd candida Pietro Savona. C'è poi anche Paolo Ruggirello che ha presentato Francesco Todaro per le primarie che ha preso 900 voti e hanno tutta l'intenzione di continuare la corsa. In tutti questi personalismi e fughe in avanti, cosa resta del Pd?

Resta una comunità che cerca di difendere uno stare insieme seguendo dei valori. Questi personalismi dicono che è normale che poi la demagogia e il populismo prende piede. Non so cosa farà Ruggirello, non credo che andrà altrove. Ho ribadito che la nostra candidata è Daniela Toscano, punto. Ha vinto le primarie e tutto il Pd sarà con lei. E' la candidata di un partito, ed è chiaro che non può fare quello che vuole, perchè se, per esempio, si allea con Casa Pound io le tolgo il simbolo. Fai parte di una comunità e devi rispettarla, devi fare squadra. A molti sfugge l'obbiettivo, che è quello di vincere le amministrative. Per farlo bisogna essere uniti.

La sensazione è che si vuole vincere, ma anche far fuori l'avversario. All'orizzonte ci sono le regionali e le nazionali....

Sono volate parole fuori luogo da tutte le parti. Bisogna stare attenti a tutto ciò che si dice. Bisogna essere sereni e lavorare con molta umiltà. La gente non ha bisogno della solita fuffa politica, di chi fa alleanze e cerca di coltivare orticelli in vista delle prossime candidature regionali o nazionali.

E a Castelvetrano il Pd come si organizza? C'è l'ex sindaco Gianni Pompeo che potrebbe essere il vostro candidato.

E' in corso un ragionamento politico che porta una sintesi. Non ci saranno le primarie, si è scelto un percorso di sintesi politica con una alleanza di centro sinistra che si sta costruendo. E' emersa la volontà di non fare le primarie di partito. Tra le personalità che si stanno vagliando c'è anche la figura di Gianni Pompeo, che è un iscritto del Pd ormai dal due anni e mezzo.

Non è una cosa calata dall'alto?

Le cose calate dall'alto ormai non vanno da nessuna parte. Bisogna stare in strada e capire come risolvere i problemi a Castelvetrano, e ce ne sono tanti. E' una città particolare, un comune senza consiglio comunale, ha delle inchieste che riguardano anche parte della burocrazia comunale, ha una situazione economica non molto felice. Bisogna trovare persone che abbiano la responsabilità di far ripartire un comune non solo economicamente ma anche culturalmente. C'è una depressione culturale e sociale molto pericolosa.

Ai piani alti del Pd però hanno poco chiaro cosa succede in strada e nelle periferie. Lei è sempre renziano?

Io sono del Pd. Abbiamo un segretario che in questo momento è Matteo Renzi, bisogna fare una riflessione dopo la batosta referendaria, capire da dove ripartire. Tornare in mezzo alla gente può solo fare bene. Continuare a parlare di scissioni non porta da nessuna parte. Bisogna tornare a parlare di problemi reali.