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31/01/2017 07:31:00

Erice 2017, assalto al Pd e tutti contro tutti. La campagna elettorale è già una palude...

 Ad Erice le primarie non sono state un punto di arrivo e nemmeno di partenza.  I numeri ottenuti da Daniela Toscano, vincitrice delle primarie dello scorso 22 gennaio, non bastano a convincere i colleghi di partito e di coalizione. Lo scontro che si è consumato sarà uno strappo all’interno del PD:  la battaglia non passa solo dalla candidatura di Erice e Trapani ma passa, lo sanno gli addetti ai lavori, per quelle più corpose delle regionali e nazionali. Prove di leadership tra Giacomo Tranchida, Sindaco di Erice, e Paolo Ruggirello, parlamentare regionale a fine mandato.

Ruggirello lo ha detto chiaro: non intende soprassedere a quelle che sono state le dichiarazioni di Tranchida, ha chiesto le scuse pubbliche e, soprattutto, ha già interpellato la dirigenza del suo nuovo partito, il PD. Vuole conto e soddisfazione Ruggirello, lui i numeri ce li ha e li porta con sé ovunque vada, con lui consiglieri comunali della provincia di Trapani e soggetti che gli stanno accanto anche per le varie consulenze: la campagna elettorale si è già aperta.

Intanto il movimento “ Progetto per Trapani” , vicino all’onorevole regionale Mimmo Fazio, ha già preso posizione in favore della Toscano per continuità al progetto del sindaco uscente e tira in ballo Baldo Gucciardi, assessore alla sanità regionale. Progetto per Trapani, infatti, lo scrive chiaro e tondo dicendo che il PD trapanese è in balia delle onde e del vento e che sia Gucciardi che Ruggirello non hanno accettato la sconfitta di Todaro e pertanto non vogliono sostenere il progetto della Toscano. Ruggirello vorrebbe sempre Todaro candidato, mentre Gucciardi, secondo Progetto per Trapani, ha schierato Daniela Virgilio, candidata anche di Rosario Crocetta.

Progetto per Trapani lo scrive chiaro:

“Non ci servono sindaci che non sappiano esprimersi in italiano. Non ci servono sindaci che inseguono palcoscenici , non ci servono sindaci che pensino solo al loro tornaconto ma amministratori capaci, appassionati, operativi e soprattutto persone perbene, onesti, nel senso più ampio del termine”.

Non poteva mancare, a questo punto, il comunicato della dirigenza provinciale dei Dem che si dice stupita dell’appoggio di “Progetto per Trapani” in favore della Toscano sia durante le primarie che successivamente. I Dem tentano di mettere a tacere le chiacchiere secondo cui la Toscano non avrebbe l’appoggio di Ruggirello e di Gucciardi, sottolineando che la Toscano è la candidata di tutto il partito “nessuno escluso”, ma i Dem si soffermano, infastiditi, sul fatto che il movimento “Progetto per Trapani”, antagonista al PD nella città di Trapani, si interessi ad Erice in maniera strumentale. Mette le mani avanti,la dirigenza provinciale del PD, tentando di bloccare le mosse politiche di Todaro sostenendo che lo stesso farà parte della squadra assessoriale della Toscano, così anche Laura Montanti, altra candidata alle primarie. Una sorta di premio per l’impegno profuso. Taglia corto la dirigenza Dem sostenendo che non hanno intenzione di dialogare con “Progetto per Trapani”, movimento notoriamente  non di centrosinistra, con cui quasi nulla hanno in comune, nemmeno i candidati a Trapani: il Pd ha già schierato Pietro Savona, Progetto per Trapani l’on. Mimmo Fazio.

Da una parte la dirigenza del Partito Democratico che tenta di mettere ordine e richiama all’equilibrio tutti i componenti dello stesso partito, dall’altro lato i big con i loro pupilli che non recedono di un passo.

Daniela Toscano è stata chiara, sarà il sindaco di tutti gli ericini e sarà lei, nel pieno delle sue funzioni e responsabilità, a scegliere la squadra assessoriale senza per questo subire i consigli di Marco Campagna. E’ un botta e risposta dentro il PD, anime che si scontrano, anime che non potranno convergere, i pensieri sono tanti, altrettanto le candidature.

Mimmo Fazio, tirato in ballo in maniera negativa dalla dirigenza Dem, risponde con tono secco e perentorio:

“Non ho mai cercato appoggi da parte del PD. Rilevo solo come a maggio era interesse del signor Campagna interloquire, adesso non lo è. La verità, molto probabilmente, è che piacerebbe a Campagna una interlocuzione con i movimenti a me vicini; stia sereno, questo mi sembra alquanto improbabile, almeno fino a quando egli rappresenta un partito che annovera tra le proprie fila personaggi di rilievo la cui storia e il modo di operare politicamente risultano in antitesi con quello che negli anni ho avuto modo di dimostrare, non solo a parole, alla collettività”.

Erice sta diventando una palude, si spara a vista a colpi di comunicati, interviste e dichiarazioni, senza remore e sensi di colpa. Il PD , come è evidente, non ha una sola candidata.
Tra Francesco Todaro e Daniela Virgilio sembra che la Toscano non avrà la scalata semplice al Comune di Erice. Francesco Todaro, arrivato secondo alle primarie, ha già dichiarato che non intende perdere quei consensi che ha ricevuto e che è pronto a dare battaglia, voce unanime del suo leader Ruggirello che rilancia chiedendo le primarie di coalizione.

Todaro è sicuro nel mandare avanti il suo progetto,
non fosse altro per la preferenza che la gente gli ha riconosciuto ( 958 voti), ed è pronto a lasciare il Partito Democratico qualora non si sentisse più affiancato dallo stesso. Todaro è approdato al Pd quando Ruggirello decise di fare il salto verso il centro sinistra.

Troppe le polemiche, secondo Todaro, che hanno inquinato le primarie e, pertanto, vede difficile un percorso comune di convergenza sulla Toscano, si profila sempre più, come una certezza, la sua di candidatura anche con un movimento autonomo, appoggiato dal parlamentare Ruggirello.

I comunicati stampa sono un confermare e uno smentire, con grande confusione, pezzi interi dei Dem, ognuno dice la sua con verso opposto e contrario al precedente, certo è che il PD avrà più di un problema da risolvere, dalla unità di intenti e di anime, a cui spesso i dirigenti a vari livello, fanno riferimento, alla capacità di fare sintesi convergendo su un candidato ovvero daranno ragione all’onorevole socialista, Nino Oddo, che parla di un PD in stato confusionale e che sta implodendo.
Oddo del resto ha le sue liste e il suo candidato, Luigi Nacci, e con queste prospettive è certo del risulto che otterrà.

Un’altra candidata su Erice, Cettina Montalto con il suo movimento “Nati Liberi” rompe quel piccolo dialogo che stava tentando di riprendere con il centro destra. Il movimento scenderà in campo il 17 febbraio con una convention all’hotel Tirreno ad Erice. La convention sarà l’ufficializzazione della candidatura a sindaco di Cettina Montalto, presentando il programma elettorale. Il gruppo Manuguerra non si ferma e va avanti, si apre al dialogo con tutti i gruppi e i movimenti politici, da destra a sinistra, purchè ci sia consenso. La Montalto, insieme al di lei compagno, Luigi Manuguerra, ha tessuto la tela per un accordo con Forza Italia ma la distanza è netta e hanno incassato il no da parte dei forzisti. I Manuguerra, però, chiedono al centro destra di fare sintesi e di appoggiare la candidatura della Montalto, per evitare la vittoria dei tranchidiani.

Nel frattempo, dall’altra parte del movimento “Erice che Vogliamo”, il candidato Gianni Mauro, attuale assessore del governo Tranchida, non ritira la candidatura ma afferma che sta dialogando con i Dem per una candidatura unitaria.

La confusione regna sovrana a Erice.
E’ una guerra all’ ultimo comunicato stampa, una guerra in cui a soccombere è il territorio.
Si parla di continuità, di voti, di primarie, di accordi qua e là, di sintesi e addirittura, adesso, di primarie di coalizione, si parla di statuti di partiti e di rispetto delle regole. Il rispetto, però, del territorio non c’è, questa è già una sconfitta.....



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