Capitale della Cultura, Mancuso:"I Comuni Elimo Ericini rappresentano tutto il territorio"

Vito Mancuso, presidente della Fondazione Architetti del Mediterraneo, impegnato in questi mesi nella bellissima battaglia per dare ai Comuni Elimo Ericini il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2018. Siamo al rush finale, voi siete stati a Roma per presentare la candidatura per questo titolo inventato dal Ministero della Cultura che, sicuramente ha delle grandi ricadute concrete e investimenti sul territorio. Voi siete fiduciosi?

Siamo più che fiduciosi, poiché all’audizione della commissione ministeriale siamo stati racchiusi tra gli otto migliori progetti presentati.

Ma tra gli altri finalisti ci sono città importanti come Palermo, Trento, Settimo Torinese, Comacchio, ecc.

Sì, da quello che so e da indiscrezioni di stampa sappiamo che sono cinque i competitors che si contenderanno la proclamazione e tra questi ci siamo noi Comuni Elimo Ericini,  delegazione composta dalla Città di Trapani, da Calatafimi-Segesta, il Comune di Favignana e quindi le Isole Egadi. La nostra è stata una candidatura del paesaggio trapanese, nel senso che la fondazione di Architetti di Trapani, intitolata a Francesco La Grassa, che ho l’onore di presiedere, ha iniziato a lavorare già nel febbraio del 2016 preparando una candidatura che va al di là dei confini comunali, perché rappresenta le reti del territorio, come quello archeologico ad esempio che arriva fino a Marsala. Non possiamo tralasciare che il nostro paesaggio trapanese è un’entità unica.

Nella delegazione che è andata a Roma c’era il vescovo di Mazara Mogavero, il Presidente del Distretto Turistico che è il sindaco di Favignana Pagoto. Effettivamente, oltre ad Erice e agli stessi Comuni Elimo Ericini si porta avanti il paesaggio culturale e umano di tutto un territorio.

Esatto. Noi abbiamo candidato anche il mediterraneo, in questo momento in cui il mediterraneo ritengo che sia al centro dell’attenzione del mondo.

Architetto Mancuso quando sarà la proclamazione?

Il giorno della proclamazione sarà il 31 gennaio alle ore 15.00. Abbiamo ricevuto l’invito del ministro Franceschini che vuole presenti tutte le dieci città finaliste.

Cosa si farà in caso di vittoria?

In caso di vittoria si comincia a lavorare in maniera più puntuale. La fondazione in questo anno ha fatto una grande lavoro che è già una vittoria di per sé, e cioè, riunire attorno a un tavolo, non solo gli amministratori dei sei comuni dell’Unione Elimo Ericina, ma anche il sindaco di Trapani, di Favignana e di Calatafimi Segesta, più i professionisti che hanno dato il loro contributo in maniera volontaria, voglio citare per la parte storica il professore Lo Schiavo, per la parte della bio diversità del paesaggio il collega Carlo Foderà e il professore Giovanni Curatolo e in più con i giovani architetti e creativi che hanno dato un contributo da Milano e anche da Londra, si è fatto un lavoro interdisciplinare di cui ritengo abbiano necessità tutti i territori della nostra provincia.

Vito Mancuso, il 31 gennaio, mettiamo che vince Settimo Torinese, o vince Trento o Palermo, cosa rimarrà di questa esperienza?

Comunque vada questa esperienza porterà dei risultati di ordine organizzativo di quello che si potrà offrire al territorio. Ad esempio si potranno unire le visite di tutto il patrimonio museale con un’unica cabina di regia, possibilmente con un unico biglietto e una guida che possa indicare i percorsi, la comunicazione turistica e culturale, i mezzi di trasporto, la mobilità di questo territorio integrata non solo con i grandi musei regionali del trapanese, ma anche quelli dei piccoli paesi come San Vito Lo Capo e Buseto Palizzolo.