Assume contorni sempre più grotteschi la vicenda che ruota intorno all'abolizione delle province in Sicilia. Adesso non solo si va verso il rinvio delle elezioni di Febbraio, ma si farà anche un tentativo per ripristinare l'elezione diretta degli organismi direttivi.
In commissione Affari istituzionali è stato infatti votato l’emendamento che proroga il mandato dei commissari delle ex Province fino al prossimo 30 luglio. Salta dunque, anche la data del 26 febbraio, prevista da una delibera di giunta, per le elezioni di secondo livello. Per il rinnovo degli organi istituzionali di ex Province e città metropolitane si dovrebbe (e mai come in questo caso il condizionale risulta d’obbligo) andare a votare, dunque, il prossimo 31 luglio.
Ma all'Ars si è fatta strada una doppia idea: rinviare le elezioni dei Consigli Metropolitani ed eliminare l’elezione di secondo livello. L’ipotesi è quindi quella di restituire ai cittadini il suffragio universale. Il rinvio al 30 luglio lascia il tempo necessario per la riforma della riforma, ovvero il ritorno all’elezione diretta dei vertici delle ex province. D’accordo quasi tutti i partiti, da Sicilia Futura ad Ncd passando per i centristi e Forza Italia. Nello Musumeci ha ripresentato il disegno di legge che consentirebbe la modifica. Scontata a questo punto l’ennesima proroga per i commissari.