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09/01/2017 08:55:00

L'omaggio di Marsala a Eliodoro Sollima con il coro e l'orchestra di Brancaccio

 Teatro Comunale pieno, ieri pomeriggio, a Marsala per l'omaggio al Maestro Eliodoro Sollima, nel diciassettesimo anniversario della sua scomparsa. Pubblico  non di marsalesi (ancora una volta distratti rispetto ai dovuti omaggi al loro grande concittadino) ma di palermitani , cioè di famiglie dei componenti del coro giovanile di Brancaccio , che si è esibito per l'occasione. In platea c'era la famiglia Sollima, e l'assessore Clara Ruggieri si è detta "onorata e orgogliosa". D'altronde anche il Teatro Comunale è a lui intitolato.
Nicola Schillaci, l'ideatore del concerto, ha fatto un breve ritratto di Sollima e della sua semplicità e umanità, ricordando anche "la grande attenzione che aveva per i ragazzi".
Regista e attore, Massimo Pastore ha conosciuto Sollima: "Ho avuto la grande gioia di essere uno dei suoi allievi - ha ricordato Pastore - e ho frequentato il Maestro e l'ho conosciuto non solo come grande musicista ma anche per le sue doti umane. Casa Sollima era un piccolo conservatorio. Suonavano tutti. Sono stato li come allievo e come amico, e ho guardato al Maestro come un padre". Pastore ha ricordato: "Il papà lo voleva avvocato, lui a cinque anni già mostrava grandi doti di musicista, diventerà ben presto uno dei più giovani docenti di composizione in Italia. Sarà allievo di Arturo Benedetti Michelangeli, con una carriera di musicista che gli porterà riconoscimenti da tutto il mondo. Ha fondato a Marsala gli Amici della Musica, portando in città i più grandi musicisti. Marsala aveva una stagione concertistica degna di una grande città. E così vogliamo ricordarlo, per il suo amore sconfinato di questa città. E' stato il primo direttore artistico della stagione artistica del Teatro Comunale di Marsala, dopo la sua riapertura, ed era felice perché il teatro era sempre pieno. A Marsala qualcosa sta cambiando, diceva. Purtroppo poi è morto. Questo teatro porta il suo nome, adesso, e sarebbe bello che Marsala lo ricordasse in modo ancora più degno, perché soprattutto era un uomo buono e onesto".

I bambini, dai cinque anni in su, si sono esibiti con canti africani, islamici, ma anche il tema dell'acqua di Handel , l'inno alla gioia di Beethoven, e tradizionali canti natalizi. 

 



Cultura | 2024-09-29 11:11:00
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