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24/12/2016 06:30:00

Elezioni a Trapani, Pietro Savona (PD): "Non abbiamo paura del 'Papa Straniero' "

Pietro Savona, candidato alle primarie del PD. Che ormai non si fanno più. Ma lei era  pronto. All’ultimo incontro, con la scusa degli auguri natalizi, c’era tanta gente che è venuta a trovarla.

Abbiamo avviato una competizione elettorale, io sono abituato a farla con gli amici e per fortuna non mi manca il loro affetto per andare avanti.

Come si va avanti, soprattutto dopo la batosta del referendum.

Io penso sia un falso problema. Sappiamo che una buona parte degli amici del PD sono stati favorevoli al No ma questo non significa che non faranno campagna elettorale per il PD e per i suoi candidati. Diciamo che il referendum è stato un voto di libertà che la gente democraticamente ha espresso. Questo collegare il voto referendario alle amministrative mi sembra politicamente sbagliato oltre che scorretto.

Dario Safina dice che il PD da solo è troppo debole.

Ma il PD non è da solo. Il problema non è mettere assieme una coalizione fine a se stessa, ma mettere assieme un programma serio che la gente possa condividere  e che si richiami agli interesse generali della città che tutti saremo impegnati a portare avanti. In ogni cosa dico bisogna avere un po’ di ottimismo per capire che le motivazioni delle persone non sono legate necessariamente ai partiti ma guardano alla città.

Savona ma secondo lei c’è ancora questo spazio a Trapani?

Secondo me si. Trapani è una città che al di là di episodici fatti positivi, quello che è mancato negli ultimi venti anni è una vera programmazione. Bisogna capire dove portare questa città. Parliamo di sviluppo turistico, ma nessuna programmazione è stata fatta in tal senso. C’è per fortuna uno spontaneismo da parte dell’imprenditoria, ma tutto questo deve essere portato a sistema. Si deve dare la possibilità agli imprenditori di fare turismo seriamente, bisogna creare i servizi a favore del turismo, ma bisogna risolvere i problemi della città come la spazzatura e l’acqua, se non si affrontano queste cose non si va avanti.

Pietro Savona, lei è già proiettato con il programma per la campagna elettorale.  Resta però la paura che magari poi arriva il “Papa Straniero” imposto da Palermo o da altre latitudini, che può essere Bice Ruggirello o qualche altro...

Io penso che chiunque dovesse manifestare l’interesse per questa coalizione dovrà essere accolto perché il PD è un partito inclusivo. Quello che è difficile che si realizzi a Trapani è un’ammucchiata solo per le elezioni, perché la gente non lo capirebbe e soprattutto non lo capirebbe il popolo del centrosinistra. C’è uno zoccolo duro a Trapani che può anche coincidere con il risultato referendario, ma può rappresentare una buona base di partenza. Il “Papa Straniero” noi non lo temiamo se è un ragionamento politico di aggregazione e rafforzamento di una coalizione, se è un fatto di poltrone è chiaro che non ci interessa completamente.

Con Savona candidato sindaco non ci saranno ammucchiate.

Assolutamente no... non ho tutta questa voglia di andare a chiedere a personaggi della politica locale appoggi a tutti i costi, perché poi so che queste cose si pagano non solo in campagna elettorale ma anche nell’amministrazione della città. Non lo dico per spocchia, ma ho fatto capire ad alcune persone che ritengo non siano adeguate e in sintonia con il programma politico che voglio portare avanti ed offrire alla mia città, ho fatto capire che non c’è spazio per loro. Anzi stiamo facendo un ragionamento inverso rispetto a quello che tradizionalmente si usa fare in politica.



Native | 2024-07-16 09:00:00
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