In relazione all’articolo da Voi pubblicato martedì 6 dicembre, dal titolo "Tranchida: Deficit Airgest colpa di D'Alì. Non cediamo ai ricatti del Psi e Nino Oddo", si porta a conoscenza della redazione e del sindaco Tranchida, che il Senatore d’Alì è stato presidente della Provincia regionale di Trapani dal mese di giugno del 2006 fino al marzo del 2008. Dunque ben prima del 2009, citato (erroneamente?), nell’intervista, da Tranchida.
In quel breve lasso di tempo il Senatore riuscì, con il pieno ed unanime appoggio del consiglio provinciale, tra le altre ottime cose (ad esempio, il finanziamento del porto di Bonagia, mai realizzato proprio da chi oggi critica il rilancio dell’aeroporto, ed anche il canile inter-municipale che oggi, dopo dieci anni, pare veda finalmente la sua apertura) a rilanciare un aeroporto che stava praticamente chiudendo. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Da 350.000 passeggeri si è arrivati fino a 2 milioni. Un volano economico formidabile per l’intera Sicilia occidentale che, oggi, tutti ritengono insostituibile. Un risultato talmente palese che neppure vale la pena commentarlo. Si commenta da solo. Non essere riusciti a condurre in equilibrio i bilanci successivi al 2008, nonostante l’aumento dei traffici, è responsabilità, se esiste, che può essere addebitata a chi di competenza.
Comprendiamo, inoltre, che attaccare il Senatore d’Alì rientri nel “politically correct trapanese”. Ciò accade da molti anni a questa parte e nel clima pre-elettorale dei prossimi mesi ciò può tornare utile alle seconde e terze file per comparire, senza analisi dei fatti, sui giornali. Ma in questo, come in tutti gli altri casi di altri attacchi altrettanto assurdi e strumentali, il giudizio, sereno e puntuale degli elettori (che è quello che conta) è stato, fino a ieri, inequivocabilmente a favore del Senatore d’Alì e delle sue idee. Siamo certi lo sarà pure nelle prossime competizioni del 2017! Non sembrano esserci altre motivazioni all’esternazione tranchidiana. Forse si potrebbe aggiungere quella della rabbia per il risultato del referendum costituzionale, così chiaramente negativo per la sua parte politica e per il governo regionale, che, guarda caso, oggi è il principale responsabile delle incerte sorti del nostro aeroporto.
Il coordinamento provinciale di Forza Italia