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17/11/2016 06:00:00

La vittoria di Trump,il tetto di cristallo e il voto delle donne

Qualche giorno fa , un amico che non sentivo da prima delle elezioni americane, mi ha salutato con questa frase: " cara Eleonora dall'ultima nostra telefonata è cambiato il mondo " e, per un po', ci siamo confrontati sulle probabili ragioni sottese all'imprevista vittoria di Trump : il sistema elettorale , la politica economica di Obama , gli scandali , i veleni , i toni accesi e ineleganti dei candidati... In realtà , al di là ,di ogni differenza politica e tema programmatico affrontato , certamente gli americani e la comunità internazionale ricorderanno questa campagna elettorale come la peggiore che l'America abbia mai vissuto. Finito lo spoglio elettorale il mondo si è svegliato incredulo , stordito e confuso. Le borse internazionali prima sono crollate , poi si sono rialzate , i mercati hanno espresso e continuano ad esprimere condizioni di incertezza .... l'Europa è rimasta perplessa , la Russia ha esultato, Cina e Giappone sono stati cauti . Il nostro Renzi che , solo qualche giorno prima era stato accolto alla Casa Bianca con il codazzo di suoi sostenitori alla campagna referendaria di riforma della Costituzione ,incassando il sostegno dell'ormai ex Presidente degli States, ha celato a stento la sua delusione e soprattutto la sua preoccupazione per le possibili esiti negativi che queste elezioni possono determinare nel nostro Paese , sia in vista del voto referendario sia in vista delle ormai prossime elezioni politiche. Il Grillo nazionale, dal canto suo, pregusta il ribaltone e , confidando nell'effetto Trump , continua ad incalzare gli italiani , parlando alla pancia del Paese , quella che, si sa in tempi di fame, urla vendetta contro i potenti.

Trump ha vinto contro tutti: contro ogni sistema di previsione del voto ,in barba ai più autorevoli ed accreditati sondaggisti , contro i media americani e internazionali che lo davano perdente , contro ogni ragionevole attesa dei mercati e degli opinionisti e politologi. Perché ? Il mondo si interroga e soprattutto non trova risposte che diano un senso a questo risultato che porta alla Casa Bianca un potente e spregiudicato imprenditore , razzista e maschilista , un uomo che si è sposato tre volte ed ha uno stuolo di figli , che vuole rendere illegale l'aborto , sostiene la vendita pubblica delle armi e vuole costruire un muro nella linea di confine con il Messico , che smantellerà le più importanti riforme fatte da Obama in questi anni e soprattutto rischia di mandare per aria i trattati internazionali con l’Europa (in primis il TTIP) e l’accordo di Parigi sul clima , Il ruolo dell'America nella Nato con gravi implicazioni per la difesa internazionale e la lotta al terrorismo . Dopo il primo Presidente nero il mondo si attendeva che gli americani fossero pronti a d eleggere una donna : Hillary Clinton ,ex first lady, senatrice e segretario di stato ,con un passato di primo piano nella politica americana, con esperienza di governo , donna dalla personalità forte , determinata , preparata e competente . La sua elezione era nell'aria da sempre , sembrava persino troppo scontata. Nessuno avrebbe pensato che un soggetto tanto fuori dagli schemi e imbarazzante anche per il suo stesso partito potesse sconfiggerla. "Quel tetto di cristallo " , ha detto la Clinton all'indomani della sconfitta, è rimasto intatto, gli americani e , più ancora , le americane non sono riusciti ad infrangerlo. Così a governare l'America sarà ancora una volta un uomo. E penso al mio amico , che mi dice che "il mondo è cambiato". In realtà , riflettendo mi accorgo di esprimere un giudizio diverso...e penso che l'elezione di Trump segna solo l'alternanza tra Partiti e Uomini che si sono sfidati in un Paese dove il sistema bipolare funziona perfettamente. Partiti e Uomini ! Sì , ribadisco uomini , anche se la signora Clinton è una donna. Donna che per essere arrivata a sfiorare l'elezione del Paese più importante al mondo e godere del rispetto politico internazionale , quanto meno deve avere " gli attributi" che in genere si riconoscono agli uomini. Un po' ,come a suo tempo , la Thatcher e come l'attuale potente cancelliera tedesca Angela Merkel. Dunque la bocciatura della Clinton non risponde all'idea che l'America non ha saputo infrangere l'ultimo tabù sessista, perché gli elettori e le elettrici americani non hanno percepito questa distinzione tra i candidati. Direi anzi che ciò che è mancato ad Hillary Clinton per vincere le elezioni è proprio il valore aggiunto della visione politica femminile. La differenza di genere in politica va ben oltre la diversità fisica tra uomo e donna ,è piuttosto nella differente visione e rappresentazione del mondo e di come e perché questa visione e rappresentazione possano incidere nelle scelte politiche sia a livello interno sia a livello internazionale. E ' nell'approccio ai problemi e alle soluzioni da approntare, è nel rapporto con il potere , con il sistema dei compromessi, è nella differente visione delle priorità , nei metodi , nel rispetto dei principi e delle regole...Tutto questo non è emerso a rimarcare la e differenze tra i due sfidanti. Non sono emersi una visione e una consequenziale proposta programmatica che evidenziasse le posizioni personali dei candidati oltre che dei partiti che di cui i due erano espressione. Avrebbero ,a mio giudizio, dovuto confrontarsi , oltre che le posizioni politiche dei due partiti , anche e soprattutto il modo di interpretare quelle posizioni da parte dei candidati. Paradossalmente in ciò Trump è stato assai più bravo della Clinton . Il Presidente eletto infatti è apparso sempre molto autentico ,sicuro di sé e incurante dell'imbarazzo creato anche agli apparati del suo stesso partito, si è rivolto in modo diretto agli elettori, non ha avuto né cercato filtri . Ha saputo ridere di sé , sdrammatizzare e arrabbiarsi di fronte agli attacchi dei media ,rilanciando a sua volta e, a costo di apparire incontrollabile, ha dato un'immagine di sé agli americani molto autentica e , tra virgolette ,da uomo comune. A favore di Trump ha sicuramente giovato la riapertura del “email gate” a pochi giorni dalle elezioni a opera del capo del FBI (figura storicamente vicina ad ambienti repubblicani) ma altri due sono stati a mio avviso i fattori determinati in questa elezione: che a Trump si perdonasse tutto per il fatto di essere fuori dal sistema e invece sulla Clinton venisse a pensare ogni errore commesso durante la sua carriera a Washington e sopratutto che il magnate newyorkese ha saputo risvegliare la voglia dell’americano middle class bianco di riprendersi la Casa Bianca. E’ proprio questa fascia delle società americana che ha determinato la vittoria del tycon .La Clinton al contrario sempre molto controllata ,attenta a pianificare le strategie , ha messo in campo in modo cerebrale quanto a sua disposizione in termini di denaro , sostegni e celebrità, ma non ha convinto l'uomo qualunque, la casalinga, l’americano medio molto più affascinato da toni populisti a cui non interessa parlare di diritti LGBT o di “Black lives matter”. Non ha suscitato emozioni neanche tra i molti sostenitori di Sanders, non ha saputo costruire un progetto di futuro ,una visione sua del mondo e delle cose da trasformare , non ha saputo aggiungere nulla alla campagna elettorale pianificata per far vincere il Partito Democratico. La Clinton emblema e simbolo di un sistema consolidato , avvezza al potere , esperta ed ambiziosa manovratrice delle regole dei giochi politici , è apparsa sempre molto fredda e razionale come quando da first lady , pensando alla sua ambiziosa corsa per il posto vacante di senatore dello stato di New York gestì con lucida freddezza lo scandalo che coinvolse il marito Bill . Quel "tetto di cristallo " non poteva infrangersi , non con la Clinton ,troppo lontana dall'essere di ogni donna , troppo poco visionaria , troppo razionale e troppo incline a competere con gli uomini scendendo sul loro terreno , utilizzando gli stessi sistemi, i medesimi comportamenti , le stesse armi e riproducendo le stesse logiche.

Eleonora Lo Curto



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