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11/11/2016 06:25:00

Birgi, si muove qualcosa. La Regione studia come finanziare l'aeroporto

Vista la difficile situazione in cui si trova l'aeroporto di Birgi, si susseguono di giorno in giorno gli interventi della politica e del mondo imprenditoriale. I tempi, infatti, sono più che stretti perchè a marzo del 2017 scadrà il contratto di co-marketing che al momento permette a Ryanair di poter operare con i suoi aerei nello scalo trapanese. Qualcosa sembra muoversi anche dai palazzi della politica regionale. Da Palermo giunge la notizia che il governo Crocetta sta lavorando ad una norma a sostegno degli aeroporti minori di Birgi e Comiso. Lo hanno comunicato con una nota il deputato all'Ars Mimmo Turano e l'assessore alla Salute Baldo Gucciardi. Turano esprime il suo apprezzamento per l'azione del governo regionale nel volere sostenere ulteriormente gli aeroporti dell’isola: "Con gli assessori Pistorio, Gucciardi e Baccei abbiamo mantenuto la parola nel dare sostegno al trasporto aeroportuale, vero motore di sviluppo della Sicilia. Ora occorre il sostegno ed il contributo decisivo di tutti i parlamentari, in una sinergia istituzionale al servizio dei nostri territori". L’assessore regionale della Salute, Baldo Gucciardi, che con Giovanni Pistorio assessore alle Infrastrutture e Mobilità e l'assessore all'Economia Alessandro Baccei, sta contribuendo a costruire un assetto normativo nuovo per consolidare e stabilizzare gli aeroporti minori, ha dichiarato: "Fermo restando il contributo che i Comuni dovranno continuare a concedere, stiamo definendo - dice Gucciardi - una norma da approvare in tempi rapidi, con l'obiettivo del finanziamento a regime degli aeroporti minori, quali Birgi e Comiso, finalizzato all'incremento del numero dei passeggeri nel rispetto della disciplina del settore. In questo modo - continua l'assessore Gucciardi - consolideremo l'assetto degli aeroporti cosiddetti minori diventati ormai veri ed insostituibili volani anche per lo sviluppo turistico della Sicilia".

Nei giorni scorsi diciotto sindaci della provincia, tra cui Tranchida ( Erice), Pagoto ( Favignana), Damiano (Trapani) con un proprio documento si sono detti disposti a continuare ad investire sull'aeroporto purchè la Regione e il Libero Consorzio facciano la loro parte. Hanno chiesto al Presidente della Regione Rosario Crocetta, dal momento che questa è titolare delle quote di maggioranza dell'Airgest, e dovrebbe determinare la governance e le strategie aziendali, di garantire la quota dell’attuale co-marketing anche per il prossimo triennio ed inoltre hanno invitato il Commissario del Libero Consorzio ad assumersi la responsabilità di firmare il nuovo contratto con Ryanair. Al documento dei diciotto sindaci hanno risposto i primi cittadini di Partanna, Petrosino, Salemi, Poggioreale, Salaparuta, Gibellina, dicendo di avere unione d’intenti  con i loro colleghi, e cioè l'obiettivo unico che Ryanair resti a Birgi, ma chiedono un maggiore coinvolgimento nei percorsi e che non si facciano speculazioni politiche.
I sindaci, dunque, sono tutti disposti a fare la loro parte, secondo determinate condizioni. Ma in questi anni Ryanair non si è fidata molto dei Comuni della provincia di Trapani, per i ritardi con cui sono state versate le quote. Dei tre anni di contratto infatti mancano all’appello ancora 2.553.600 euro che devono versare i Comuni, chi più chi meno, chi è in regola con le rate e chi non ne ha mai pagata una.

Del futuro dell’aeroporto di Birgi e della trattativa con Ryanair si tornerà a parlare nell’attesa seduta straordinaria e aperta del consiglio comunale di Trapani, convocata per il 21 novembre con inizio alle ore 10.30. Il presidente Peppe Bianco ha invitato a Palazzo Cavarretta, oltre ai sindaci e ai presidenti dei consigli comunali della provincia, i parlamentari nazionali e regionali, le associazioni di categoria, il governo Crocetta, la Camera di Commercio di Trapani e l’Airgest. Un appuntamento interessante che non sarà sicuramente risolutivo della questione, ma con un confronto diretto tra le parti potrà far capire molto sulle intenzione di portare realmente a buon fine la trattativa per continuare a garantire un futuro all'aeroporto e al turismo del territorio trapanese.