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10/11/2016 06:40:00

Marsala, Antonella Milazzo: "Naturale Sturiano nel Pd. Le critiche? Solo fuffa"

Antonella Milazzo, deputato regionale, e neo segretaria del Partito Democratico a Marsala. Nelle stesse ore in cui lei veniva proclamata segretaria, Matteo Renzi teneva la Leopolda a Firenze, criticava la minoranza Pd, e dal pubblico si alzavano i cori “fuori fuori”nei confronti dei bersaniani. Ecco lei sarebbe tra quelli che griderebbero “fuori fuori” oppure no?

 

Non condivido i cori. I toni accesi non fanno parte del mio modo di essere. Però le parole di Renzi sarebbero da stampare a caratteri cubitali per tutti i consessi umani. Sono abituata a ragionare all'interno di organizzazioni in cui si fa una discussione interna e rimane tale, non va sui giornali. Ci dovrebbe essere il buon senso di tutti, la disponibilità a sotterrare le asce di guerra che in questo momento non servono a nessuno.

 

Un congresso, quello di domenica a Marsala, che si è terminato con la sua acclamazione davanti a pochi intimi. E anche nel Pd di Marsala c'è una minoranza che ha fatto sentire il proprio dissenso. Come l'ha presa?

 

Era l'ora di pranzo quando sono stata proclamata segretaria. Ringrazio tutti quelli che sono intervenuti. Poi tutto il resto per me è fuffa, se si vuole continuare ad attaccare da parte della stampa, della minoranza. Mi sembra tutto strumentale, non merita tempo perchè stiamo lavorando. Sabato ci sarà a Marsala il capogruppo alla Camera. Siamo presi dalla campagna per il referendum. Stiamo lavorando con gli alleati, con il gruppo consiliare. Risponderemo con i fatti.

 

Tra gli alleati per lei ci sono anche i socialisti, visto che il sindaco al congresso ha detto che sono fuori dalla maggioranza?

 

Sul Psi bisogna fare una riflessione comune. Sono stati consumati dei passaggi gravissimi, non votare il bilancio è molto grave. Non si tratta di una posizione politica di un singolo atto amministrativo, ma il Bilancio è l'atto fondamentale per il consiglio comunale, e non averlo approvato è una responsabilità politica gravissima. Però bisogna sedersi attorno a un tavolo e ragionare se ci sono margini per recuperare il rapporto. Non sono ottimista, devo dire, ma devono essere fatti dei passaggi obbligatori.

 

Secondo lei c'è la possibilità di ricostruire il rapporto con il Psi?

 

Da uno a dieci, direi cinque. Bisogna ricostruire, e non continuare. Si è interrotto il rapporto di fiducia tra il gruppo e il sindaco e bisogna valutare se c'è volontà di ripartire da zero. C'è una differenza di atteggiamento tra chi, non essendo in maggioranza, collabora e discute, e chi dice di essere in maggioranza e nei fatti non lo è.

 

Nei fatti è nel Pd il gruppo di Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale. Quindi è finita tutta la polemica sulle tessere, sulle loro adesioni, sul suo diniego?

 

Il percorso era tracciato da sempre. Si trattava di formalizzarlo. Era scritto tutto quando sono state fatte le liste, e Sturiano ne ha creato una chiamata Democratici per Marsala, e il percorso era quello di avvicinamento al Pd. Poi ci sono stati i tempi della politica e i tempi di riflessione della lista. C'è lo scioglimento della lista e l'adesione al gruppo del Pd, che risulta da un atto protocollato. Si farà un passaggio nella direzione del Pd, ma non susciterà alcuna discussione particolare. C'erano dei paletti per l'adesione di ex articolo 4 ed erano quelli dello scioglimento delle liste e dei gruppi.

 

Il Pd di Marsala però sembra essere un partito che si basa sulla promiscuità politica, che cerca di mettere tutto insieme. Non è che si sta snaturando troppo?

 

La promiscuità è in accezione negativa. Direi più che c'è mescolanza. Quando abbiamo fatto il Partito Democratico non pensavamo né alla Democrazia Cristiana né al Partito Comunista. Questo lo sapevamo tutti. E sapevamo che andavamo verso un mare aperto che comportava l'allargamento. Non abbiamo fatto il Pd per restare minoranza in Italia, ma per essere forza di governo. Non mi pare che Margherita ed ex Ds abbiano dimostrato in passato di essere forza di governo. Noi abbiamo dimostrato di esserlo invece. La politica di opposizione a tutti i costi non c'interessa. Questo comporta una certa mescolanza. E chi legge i nomi del direttivo di Marsala vede che questa mescolanza c'è, in tutti i suoi colori e sfumature.