È stato raggiunto al Ministero per lo Sviluppo economico l'accordo per il salvataggio dei lavoratori di Almaviva Contact di Palermo coinvolti nei trasferimenti collettivi verso la sede di Rende in seguito all'esaurimento della commessa Enel. L'accordo è stato firmato da tutte le parti che hanno partecipato al tavolo: il viceministro Teresa Bellanova, i rappresentanti sindacali e le due società coinvolte. L'intesa prevede che il passaggio da Almaviva Contact a Exprivia avvenga su base volontaria, fino a 297 operatori, numero di persone che la società di Molfetta si è impegnata ad assumere presso la sede che a breve aprirà nel capoluogo siciliano. I restanti 98 lavoratori coinvolti nella vertenza potranno restare in Almaviva. La scelta di questi 98 avverrà secondo criteri di legge, in base ad anzianità e/o carichi familiari. Chi fosse stato scelto per il traghettamento in Exprivia ma decidesse di non accettarlo - la scelta, ribadiamo, è personale - dovrà trasferirsi nella sede di Almaviva a Rende, così come stabilito precedentemente.
Exprivia assumerà 297 persone, di cui 14 a 8 ore giornaliere, 79 a 6 ore giornaliere e 204 a 4 ore giornaliere per cinque giorni settimanali. Le persone a 8 e a 6 ore saranno scelte tra quelle che attualmente in Almaviva hanno lo stesso trattamento. Le assunzioni avverranno a tempo indeterminato. Qualsiasi scatto di anzianità maturato nel rapporto con Almaviva sarà cancellato, ma uno sforzo è stato fatto per proteggere l'art. 18. "Exprivia - cita l'accordo - s'impegna ad attribuire al personale selezionato che dovesse risultare attualmente inquadrato in un livello superiore al terzo CCNL Telecomunicazioni, un superminimo individuale non assorbibile". A tal fine Exprivia mette a disposizione 240 mila euro, 120 mila euro per ammortizzare la perdita del livello per i lavoratori che hanno livello superiore al terzo e 120 mila per tre anni, premio annuale, non assorbibile, a copertura parziale degli scatti di anzianità perduti.
Le candidature degli operatori Almaviva per il passaggio a Exprivia dovranno essere presentate entro il 14 novembre e il processo di selezione si chiuderà entro il 5 dicembre. Esiste anche la possibilità che qualcuno voglia proprio tirarsi fuori dalla macchina, dimettendosi e l'accordo prevede anche questa ipotesi. "Il mancato preavviso - è scritto nell'accordo - da parte del lavoratore che eventualmente voglia rassegnare le proprie dimissioni, non costituirà inadempienza contrattuale e dunque il datore di lavoro non applicherà le relative sanzioni economiche, come previsto dal contratto nazionale di lavoro". Al Mise il compito di monitorare il rispetto dell'accordo.
"Alla base della decisione di mantenere in Sicilia la commessa di front office aggiudicata alla nostra azienda – dichiara il presidente e amministratore delegato di Exprivia, Domenico Favuzzi - poniamo la volontà di avviare in questa regione complessa e vivace un progetto industriale che replichi il modello di business nel campo delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni sperimentato con successo in altre regioni. La trasformazione digitale in atto nel Paese nei settori della sanità, della pubblica amministrazione e dell’industria rappresenta una sfida, non solo per le imprese come la nostra capace di misurarsi su mercati sempre più ampi e competitivi, ma anche per un territorio con enorme potenziale umano e culturale come la Sicilia e per i suoi giovani, per i quali la leva del cambiamento può aprire davvero nuovi e più ampi orizzonti".
I sindacati hanno firmato, ma l'accordo non piace ai lavoratori per via della rinuncia a tutti i diritti raggiunti fino a questo momento. Tra l'altro, Exprivia ha fatto firmare ai rappresentanti dei lavoratori un accordo in cui si specifica che le assunzioni avverrano con una conciliazione personale e in quel caso si rinuncerà a rivalersi su Exprivia per fatti concernenti i precedenti rapporti con Almaviva.
"È stato un percorso difficile - dice Giuseppe Tumminia, segretario generale della Uilcom Sicilia - ma il confronto serrato e la contrattazione con il Governo Renzi hanno portato alla soluzione migliore, scongiurando 297 trasferimenti a Rende e garantendo in Sicilia sviluppo e occupazione attraverso l’applicazione della clausola sociale che lega lavoro, lavoratore e territorio”.
"È chiaro – dichiara il segretario Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso - che tutto questo deve essere punto di partenza per iniziare a ragionare di politiche industriali affinché si creino prospettive di occupazione e si dia soprattutto seguito a tutte quelle azioni che finalmente permetteranno di regolamentare il settore: appalti al massimo ribasso, fondo strutturale, inasprimento delle sanzioni per i committenti".
"La sigla dell’accordo per il passaggio della commessa Enel da Almaviva verso Exprivia, è un atto che porta serenità tra le lavoratrici e i lavoratori interessati e mantiene Palermo quale luogo di applicazione della clausola sociale. La nostra città si conferma come una realtà in cui è consolidata la presenza e la qualità nei servizi di telecomunicazione. Di questo ci rallegriamo e per questo obiettivo abbiamo lavorato in questi anni e continueremo ad impegnarci affinché questa prospettiva possa sempre più consolidarsi”. Lo hanno dichiarato il sindaco Leoluca Orlando e l'assessora alle Attività Produttive, Giovanna Marano. Il sindaco, presente a Roma per impegni istituzionali, ha contattato oggi pomeriggio la viceministra Teresa Bellanova, cui ha espresso il suo ringraziamento "per il lavoro svolto nel delicato compito di portare a soluzione la vertenza Almaviva" e ha espresso apprezzamento per il contenuto dell'accordo stesso.
“L’accordo raggiunto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico è il miglior risultato possibile per i lavoratori di Almaviva Palermo, impegnati nella commessa Enel che transita ad Exprivia. Nessuno dei lavoratori coinvolti viene lasciato indietro e tutti potranno scegliere del loro futuro mantenendo tutte le garanzie contrattuali che erano in atto al momento del passaggio al nuovo fornitore. Il governo dimostra ancora una volta il suo impegno e la sua attenzione nei confronti di questi lavoratori, che sono una risorsa e come tali devono essere considerati”. Lo dice il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, commentando l’accordo raggiunto su Almaviva. “L’accordo permette ai lavoratori di restare nel loro territorio ma guarda oltre e istituisce anche un tavolo di monitoraggio, almeno quadrimestrale, che permetterà una vigilanza costante anche in futuro”, conclude Faraone.