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04/11/2016 06:30:00

Marsala, il viadotto dello scorrimento veloce non è pericoloso. Così dice l'assessore...

“I viadotti italiani”, potrebbe essere questo il titolo di un libro scritto mettendo assieme le tante storie che riguardano la costruzione e la vita di un ponte o un viadotto nel Bel Paese. In Italia, come per la maggior parte delle opere pubbliche realizzate, c’è sempre una vicenda da raccontare legata all’iter, quasi sempre farraginoso per la sua realizzazione, all’appalto di affidamento dei lavori, al materiale utilizzato, e una volta completato, se si riuscirà nell’impresa, alle vicende che riguardano le inadempienze sulla manutenzione ordinaria e straordinaria, le responsabilità e competenze che spesso rimbalzano tra le parti, perché un ponte - a volte non se ne ha consapevolezza -, è fondamentale per la sicurezza degli utenti che lo attraversano e per garantirla è necessario verificarlo periodicamente e non solo dopo che sia avvenuto l’irreparabile come accaduto la settimana scorsa in Brianza, quando il crollo del viadotto di Annone Brianza, sulla statale di Lecco, ha causato, oltre al ferimento di quattro persone anche la morte di un pensionato che ne è rimasto schiacciato.

Quanto successo in Brianza è servito a riaccendere i riflettori anche sulle condizioni in cui versano le strade e i ponti della provincia di Trapani. Da anni, da questa redazione, grazie anche al contributo dei nostri lettori che ci inviano segnalazioni e foto, denunciamo qual è la situazione reale. E lo abbiamo fatto anche qualche giorno fa, ricordando la tragedia brianzola, che lo scorrimento veloce Marsala-Birgi è una delle strade ritenute tra le più pericolose e in particolare riferendoci al viadotto  in c.da Dara. Ponte di cui ci siamo occupati più volte, ma che in tanti anni di segnalazioni non ha subito interventi di ripristino. A cavallo tra il 2008 e il 2009 ha subìto un urto da parte di un camion che stava trasportando un carico eccezionale che ha danneggiato la base sottostante e da allora ha continuato a sfaldarsi e a perdere il suo cemento, lasciando in alcuni punti solo il ferro arrugginito.

Nei giorni scorsi anche l’associazione di consumatori CODICI, relativamente alla sicurezza e stabilità di piloni e viadotti ha inviato una richiesta all’Anas, e per conoscenza al Libero Consorzio Comunale alla Procura della Repubblica, in cui sollecita una verifica delle condizioni dello stesso viadotto dello scorrimento Marsala-Birgi e del pilone del viadotto di Villa Rosina, nella zona industriale di Trapani. L’associazione ha chiesto che vengano immediatamente effettuati i dovuti sopralluoghi da parte di personale tecnico e chiesto la relazione tecnica circa lo stato dei luoghi.

Negli anni passati c’è sempre stato qualche dubbio sulla competenza di intervento per queste strade, tra Anas, Provincia o Comuni. Lo abbiamo chiesto al responsabile del servizio Viabilità e Manutenzione Straordinaria del Libero Consorzio Comunale di Trapani, l’ingegnere Pisciotta, che ci ha detto che la competenza del scorrimento Marsala-Birgi è del Comune di Marsala, mentre del pilone sulla circonvallazione di Trapani è del Comune trapanese. Pisciotta ci ha detto che sta comunque organizzando una verifica su tutte le strutture di competenza del Consorzio.

Per quel che riguarda il ponte di c.da Dara abbiamo provato a chiarirci le idee parlandone con l’assessore ai Lavori Pubblici di Marsala, Salvatore Accardi: “Da ingegnere prima e da amministratore poi la mia preoccupazione è quella di sistemare al più presto quel ponte, non può rimanere in quelle condizioni. Posso tranquillizzare i cittadini e gli automobilisti, non ci sono danni tali da compromettere la struttura portante perché formata da moduli, ma comunque va ripristinato quanto prima, anche perché il Comune, non c’eravamo noi allora, ha incassato una cifra attorno ai 100-120 mila euro pagati per il danno subìto dal passaggio di quel trasporto eccezionale. Aggiungo che i tecnici mi hanno confermato che 4-5 anni fa è stata fatta una prova di carico e collaudo sul viadotto che è stata assolutamente positiva”.

Assessore Accardi, cosa è necessario fare per ripararlo e in quanto tempo sarà possibile?

Accardi: “Per la sistemazione c’è stato anni fa l’affidamento ad un tecnico esterno che ha già realizzato un progetto, basta solo rispolverarlo e completarlo. Non posso dare una tempistica precisa al momento, magari tra qualche mese, ma mi sento di dire che c’è tutto il mio impegno a programmare già in sede di approvazione del prossimo bilancio, che avverrà secondo legge a febbraio prossimo, l’inserimento di questi lavori per il viadotto nel prossimo piano delle opere pubbliche e nel giro di poco tempo poterli eseguire. Spero già entro l’estate".