Quantcast
×
 
 
03/11/2016 06:20:00

Furto a casa dell'ex presidente del Tribunale De Simone. Chiesto rinvio a giudizio per tre

  E’ ricettazione in concorso l’accusa dalla quale devono difendersi tre marsalesi per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio a conclusione delle indagini svolte dai carabinieri dopo il clamoroso furto messo a segno, all’inizio di aprile, nell’abitazione dell’ex presidente dei Tribunali di Marsala e Trapani, Roberto De Simone, e della moglie, Franca Maria Lombardo. Due dei tre imputati, però, sembrano essere con le spalle al muro. Parte della refurtiva, infatti, è stata trovata nella loro abitazione. Si tratta di Andrea Lombardo, di 31 anni, e della sua convivente Luana Di Girolamo, di 26. Pare che i due intendano patteggiare. Il terzo imputato è Michele Di Girolamo, di 28 anni, fratello di Luana. Per i tre, in giugno, il giudice delle indagini preliminari ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Marsala. I primi due abitavano in un appartamento al quale si accede da un cortile alle spalle della casa dell’ex presidente del Tribunale, il cui ingresso è, invece, sulla centralissima via Garibaldi, di fronte il Municipio. Proprio per l’assenza dei proprietari, i ladri poterono agire indisturbati. Quando De Simone e la moglie, dopo alcuni giorni di assenza, rientrarono a casa, trovarono l’appartamento devastato e svaligiato. Spariti sia oggetti di valore economico (oro, argento, abiti, pelletteria, etc), che affettivo, come i regali, alcuni ancora impacchettati, che colleghi e personale amministrativo avevano fatto al magistrato quando questi, poco tempo prima, lasciò la presidenza del Tribunale di Trapani per andare in pensione. “Hanno rubato persino le mie scarpe – dichiarò, sconfortato, il magistrato subito dopo aver subìto il furto – me ne sono rimaste solo un paio. Il danno che ci è stato fatto è davvero grosso. I carabinieri sono venuti subito e hanno condotto un’indagine brillante, che ha portato al recupero di alcuni oggetti in silver e di scarso valore”. Il grosso, infatti, disse De Simone, è “volato via e probabilmente sarà messo in vendita in qualche mercatino del nord Italia”. La scoperta, però, degli oggetti (un televisore, due orologi di valore e quasi tutta l’argenteria) in un appartamento sul retro consentì agli investigatori di individuare subito una pista. “Il danno che abbiamo subìto noi è enorme – disse, inoltre, De Simone - Ci hanno rubato anche orologi, un Rolex, ricordi particolari come gli oggetti che mi sono stati regalati quando sono andato in pensione, come ceramiche ancora incartate. A mia moglie hanno rubato vestiti, cappotti, borse, scarpe. Hanno preso tutto”. Il 17 novembre, davanti al gup Parrinello si terrà la seconda udienza preliminare. Andrea Lombardo e Luana Di Girolamo, accusati anche di stalking in danno di alcuni vicini di casa, dovrebbero patteggiare la pena. A difenderli sono gli avvocati Paolo Pellegrino e Giacomo Lombardo. Michele Di Girolamo, difeso da Francesca Frusteri, dovrebbe invece scegliere il rito ordinario. Parte civile, per i coniugi De Simone, è l’avvocato Stefano Pellegrino.



Giudiziaria | 2024-07-23 17:32:00
https://www.tp24.it/immagini_articoli/24-03-2021/1616566080-0-etna-un-altra-eruzione-fontane-di-lava-e-boati-il-video.jpg

Mafia. Processo Hesperia, tutti condannati

 Seppur con la riqualificazione di alcuni capi d’imputazione in reati meno gravi, o con l’esclusione di qualche aggravante, il Tribunale di Marsala, ha condannato tutti i sette imputati del processo con rito ordinario scaturito...