I dati delle visite al Museo Lilibeo di Marsala non sono stati in linea con l'aumento registrato negli anni scorsi e nelle altre località. Anzi, c'è stato un crollo, a differenza del boom dei siti siciliani. Sui dati interviene il direttore del Museo, Luigi Biondo, e spiega cosa sta succedendo al "Baglio Anselmi" e perchè gli ingressi si sono dimezzati.
Nel ricordare che il Museo di Marsala è secondo in Sicilia solo al Museo Archeologico di Agrigento in quanto a numero di visitatori (dati 2014), occorre innanzitutto precisare che questo Museo, facente parte da luglio scorso del Polo Museale di Trapani e Marsala, è stato parzialmente chiuso al pubblico, da ottobre 2015 ad oggi, per interventi di riallestimento espositivo delle Sale Nave Punica e Lilibeo nell’ambito dei lavori POin del Progetto delle opere di valorizzazione del Museo Archeologico Regionale “Lilibeo”.
Tali lavori hanno comportato non solo la realizzazione di opere di ammodernamento della struttura, adeguamento degli impianti e primo fra tutti il nuovo impianto di climatizzazione indispensabile per la conservazione del relitto della Nave punica, ma anche la revisione, lo studio e l’arricchimento delle collezioni archeologiche secondo nuovi criteri museografici. Nonostante il notevole impegno comportato dall’esecuzione dei lavori che a breve restituiranno alla fruizione il Museo completamente rinnovato, si è intrapresa la scelta più difficile di consentire la parziale fruizione. Per sopperire alla necessaria parziale chiusura del Museo sono stati proposti al pubblico nuovi itinerari di visita nei siti esterni all’Area archeologica quali l’Ipogeo di Crispia Salvia e il Complesso Monumentale di S. Maria della Grotta ed è stata consentita la fruizione quotidiana della Grotta della Sibilla. A partire dal mese di marzo sono state allestite due mostre, una nella Sala conferenze, temporaneamente adibita a spazio espositivo, e l’altra nella Chiesa di San Giovanni. Inoltre, si è continuato a svolgere le ordinarie attività culturali quali visite guidate, conferenze, presentazioni di libri, attività divulgative e formative come i Progetti Alternanza- Scuola Lavoro e Scuola Museo con la realizzazione di un Corso di formazione rivolto ai docenti, molto partecipato, e Laboratori didattici con le Scuole. Ci sia consentito di valutare positivamente la continuità dell’affluenza, che ha registrato 14.000 visitatori nel primo semestre, nonostante la parziale chiusura e soprattutto l’impossibilità di visitare il reperto di maggiore richiamo qual è la Nave punica.
A proposito del dato relativo ai biglietti gratuiti, in aumento progressivo negli anni si evidenzia che uno dei compiti primari di un Museo è l’educazione ai beni culturali che nei giovani fa crescere il senso di appartenenza e di identità. Quindi il dato è da leggere positivamente in relazione alla ricca offerta di servizi e progetti didattici per le Scuole che questo Istituto ha continuato a dare.
Nell’attesa di riaprire al più presto al pubblico il Museo nella sua interezza anche al fine di riportarlo ai propri standard di quasi 50.000 visitatori annui, compatibilmente con le disponibilità finanziarie dei Beni Culturali sarà fatto il possibile per assicurala migliore conservazione e valorizzazione dell’immenso patrimonio archeologico custodito.