C'è la leggerezza da commedia, ma anche la denuncia del fenomeno mafioso, o meglio di quel patto infame tra alleati e mafia dopo lo sbarco in Sicilia nel 1943. Il nuovo film di Pif "In guerra per amore" è un film anche e soprattutto sulla Sicilia e la mafia. È quello che racconta il regista siciliano che svela che si tratta di una sorta di prequel dichiarato de La mafia uccide solo d'estate. Ancora doppio registro per questo suo secondo film in sala dal 27 ottobre in 400 copie con 01 e preapertura della XI edizione della Festa di Roma: c'è la leggerezza da commedia, ma anche la denuncia del fenomeno mafioso, o meglio di quel patto infame tra alleati e mafia dopo lo sbarco in Sicilia nel 1943. "Il cosiddetto rapporto americano Scotten su come comportarsi con la mafia in Sicilia prima dello sbarco (farsela amica o combatterla) - ha detto Pif - metteva già allora in guardia sul pericolo di allearsi con la criminalità da parte delle forze alleate perché gli effetti sull'isola potevano prolungarsi, come è accaduto, per anni e anni". Dal regista anche una battuta sul più volte promesso ponte sullo stretto di Messina: "In un paese normale si sarebbe già fatto, ma l'Italia, si sa, non lo è".
"In guerra per amore, non è solo la "pazzia" di un amore fra Arturo (Pierfrancesco Diliberto) e Flora (Miriam Leone), che dall'oltreoceano sembra impossibile raggiunga la Sicilia, ancor più se la sposa e' promessa ad un mafioso, negli anni della 2' guerra mondiale. Per me, ieri sera alla prima della Festa del Cinema a Roma, siciliano indigeno ericino e dunque un po' in conflitto emotivo d'interessi, è stata una storia d'amore ancor più profonda nel rivedere sul grande schermo, e prossimamente in tutte le sale cinematografiche italiane ed estere a far data dal 27 ottobre, gente/comparse, case, scorci e vicoli acciottolati della nostra/mia Erice, della Chiesa Madre, di Piazza della Loggia, del Castello di Venere, dei paesaggi che all'orizzonte degradano sul mare.
È un bellissimo film, una commedia intelligente che provoca tante risate, ma è una storia profondamente vera! ..in parte e per molti inedita ...quella della nostra terra , di una effimera e paradossale libertà che il liberatore generale americano ci "regalò" ...dal nazifascismo, contribuendo in molte nostre città a trasformare la mafia agraria in mafia politica ed economica, affidando ai podestà cari ai mafiosi la guida di molte città siciliane al tempo liberate (...con l'aiuto della mafia del tempo).
È dunque una storia d'amore per la verità storica e la voglia di libertà da un giogo che tutt'oggi, seppur maggiormente ridimensionato ed a costo della vita di tantissimi innocenti e fedeli, donne e uomini servitori dello Stato, che in parte ancora ci opprime e comunque ha condizionato / ritardato notevolmente il futuro della Sicilia e dell'Italia intera. È una rinnovata chiamata alle "armi" per le generazioni che verranno , tra umorismo e ironia, finzione/commedia e realtà ..è un monito per la storia che sapremo scrivere per il futuro. Tanto basta per avere l'onore, fra i cittadini ericini illustri, di poter rendere omaggio a Pierfrancesco Diliberto, per il quale proporrò formalmente al Consiglio comunale la cittadinanza onoraria Ericina.
A questa storia, girata a Erice lo scorso autunno, a questo nuovo capolavoro - film di PIF, con il suo consenso e quello della produzione, abbiamo voluto dedicare come Amministrazione comunale il nostro rinnovato omaggio a Sebastiano Bonfiglio, socialista, primo Sindaco della vetta proveniente dalla grande valle (San Marco / Valderice) ucciso dalla mafia agraria nel 1922, il 10 Giugno in località "Gianguzzi" SP Valderice - Erice. La sua colpa? Voleva essere il Sindaco della gente, per cominciare da chi stava peggio, quelli che sfruttati dai padroni lavoravano le terre spezzandosi la schiena al sole per portare un pezzo di pane a casa, sotto l'occhio ben remunerato e cinico dei primi campieri mafiosi.
PIF e "in guerra per amore" per l'esclusiva anteprima siciliana saranno a Erice il 22-23 ottobre prossimi".