La Fisascat Cisl Sicilia, a seguito di quanto rappresentato dalla SNAI nel corso dell’incontro dell'8 settembre scorso con i sindacati nazionali riguardante la determinazione di vendere la quasi totalità delle agenzie dislocate nel territorio siciliano, essendo fortemente preoccupata delle ripercussioni che tale modus operandi potrebbe avere sui livelli occupazionali ivi impiegati, ha proclamato lo sciopero dei lavoratori oggi, 21 settembre, per l'intero turno di lavoro.
"Le voci che dal mese di giugno diventavano sempre più insistenti rispetto alla volontà della società di vendere/chiudere 6 delle 9 agenzie di scommesse siciliane che conta, complessivamente, oltre cento dipendenti, oggi sono purtroppo una dura conferma che giunge come una doccia fredda sui lavoratori- dichiara Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Sicilia - è certo che non possiamo rimanere inermi di fronte a questa scelta, motivo per il quale abbiamo proclamato lo stato di agitazione di tutti i lavoratori della rete siciliana con le conseguenziali azioni a sostegno della vertenza".
Delle 9 le agenzie di scommesse siciliane - di cui 3 a Palermo, 1 a Bagheria, 2 a Catania, 1 a Marsala, 1 Ragusa e 1 ad Avola - sono in vendita tutte quelle di Palermo e provincia, chiude i battenti quella di Ragusa, mentre siamo in attesa di espletare l'esame congiunto con SNAI e la KAPPA Società Cooperativa a seguito della comunicazione di trasferimento di ramo d'azienda dell'agenzia di scommesse di Marsala dove sono impiegati 13 lavoratori. La Fisascat, pertanto, ha indetto per domani in ogni territorio l'assemblea dei dipendenti dalle 15.00 alle 18.00. Manifesteranno, contestualmente, con sit in i lavoratori di Palermo e Provincia che hanno scelto come luogo simbolico l'agenzia di via Streva. A Marsala, in attesa della definizione del trasferimento di ramo d'azienda, il concentramento sarà dinanzi l'agenzia di via dello Sbarco - angolo via Verdi.
"Alle assemblee sit in - prosegue la Calabrò - seguirà lo sciopero. I lavoratori, compresi quelli delle agenzie ad oggi non a rischio, incroceranno le braccia oggi mercoledì 21. Siamo oltremodo amareggiati per quanto sta accadendo, poichè è trascorso poco più di 1 anno dalla sottoscrizione dell'accordo che sanciva il passaggio dei lavoratori da SIS a SNAI e la stabilizzazione dei collaboratori. Non avremmo potuto immaginare che a distanza di così poco tempo una società leader nel settore dalla quale attendevamo fiduciosi un piano industriale di rilancio delle agenzie, potesse fare scelte che, di fatto, stanno frammentando la rete e i lavoratori. Se la società è giunta a tali determinazioni preoccupandosi delle perdite di fatturato, noi della Fisascat ci poniamo invece il problema della gravissima perdita in termini di occupazione che tali scelte di contenimento potrebbero avere sui lavoratori e sulle loro famiglie. Non ci fermeremo fin quando non avremo chiarezza sul futuro dei lavoratori. Riteniamo, pertanto, improcrastinabile la realizzazione di incontri per declinare le specificità delle realtà siciliane".