Sono sul piede di guerra gli insegnanti precari di Marsala e della provincia di Trapani alla vigilia del nuovo anno scolastico per via dei problemi causati dalla riforma sulla “Buona scuola”. Sono gli insegnanti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento della provincia di Trapani che si sono costituiti in comitato e che annunciano battaglia legale, assieme agli altri precari della scuola che non sono rientrati nella stabilizzazione della Legge 107. Questo il loro documento.
Questo nuovo anno scolastico inizia in un clima di grande caos e di conflittualità . La messa a regime della Legge 107/2015 ha fortemente compromesso lo stato di salute della scuola pubblica italiana ben lontano dalla tanto declamata BUONA SCUOLA che ci hanno fatto credere fosse .
La legge 107 avrebbe dovuto sanare l’atavico problema del precariato storico , argomento tanto caro a tutte le forze politiche che si sono succedute negli ultimi 20 anni, ma di cui nessuno si è mai occupato realmente.
Finalmente l’anno scorso il nostro governo decide di porre fine al problema , ma solo perché l’Europa ha già avviato un procedimento di infrazione proprio sull’ abuso di precariato contro l’Italia. L’anno scorso da tutte le parti si sono alzate voci contro tutto l’impianto della legge , ma sono rimaste inascoltate. Alla fine tantissimi docenti precari , si stima in circa 45000, hanno deciso di non aderire al piano straordinario di assunzione previsto dalla L107 , non perché hanno disdegnato il ruolo, quanto perché non hanno voluto sottostare alle condizioni contenute nei vari articoli della legge , che dovrebbero rimanere tali in corso di applicazione.
Adesso tutti noi docenti delle graduatorie ad esaurimento che abbiamo deciso di non aderire al piano straordinario di assunzione chiediamo a gran voce la salvaguardia dei nostri diritti perché la vera “'emergenza siamo noi", ora più che mai dimenticati e inutili …
- Noi che non abbiamo accettato la possibilità di un trasferimento fuori provincia dato che la domanda , facoltativa e volontaria, anteponeva il ruolo alla possibilità concreta e prevista di trasferirsi altrove . Era tutto scritto chiaramente.
-Noi che ora assistiamo allo stravolgimento di tale legge con l"emendamento Puglisi e altre modifiche, apportate a maggio 2016.Togliendo il vincolo triennale, con le assegnazioni provvisorie, è stato favorito chi, invece, era consapevole che le immissioni in ruolo sarebbero state a livello nazionale. Cercando di risolvere un problema, se ne sta causando uno peggiore: per accontentare i neoassunti del 2015 e non farli partire (rischio che era, invece, previsto proprio nel piano di assunzione nazionale), si stanno danneggiando tutti i docenti precari , rimasti nelle GAE, che hanno letto, compreso e rispettato la 107 e che non si aspettavano che questa poi venisse cambiata aposteriori.
-Noi che , anziché essere stabilizzati in quanto precari storici con oltre tre anni di supplenze, come previsto dalla Corte europea e dalla nostra Consulta, siamo lasciati in ‘naftalina’, nelle graduatorie provinciali e d’istituto, senza alcuna prospettiva di entrare nei ruoli dello Stato; ci fanno lavorare, anche su posti vacanti, ma col divieto assurdo di sottoscrivere contratti sino al 31 agosto e , in ogni caso per non più di 3 anni, come per dire , oltre al danno la beffa.
-Noi che siamo costretti a perseguire la via del ricorso per ottenere il riconoscimento dei nostri diritti sacrosanti
-Noi che assistiamo all’ultimo pasticcio sulla mobilità 2016: i posti in deroga sul sostegno, utilizzati per permettere l’ assegnazione provvisoria a docenti non specializzati , entrati in ruolo nel 2015, solo per limitare il “grande esodo”, soprattutto verso il nord.
Come si fa a parlare di scuola di qualità, quando si fanno certe operazioni dettate solo dall’urgenza di risolvere una questione sopraggiunta , senza mai intervenire in maniera organica e con una visione a lungo raggio , ma soprattutto con grande serietà: le sorti della scuola devono essere affidate a chi “sa di scuola” , mai a chi annulla e mortifica il lavoro di chi vive a scuola, di scuola e per la scuola.
Per fortuna che , neanche l’azione di questi politici di turno, spegne la passione con la quale ognuno di noi docenti opera…..nonostante tutto.
In attesa di intraprendere le vie legali, si è costituito a Marsala un comitato di docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento della provincia di Trapani ( auspichiamo che colleghi di altre province siciliane si associno in questa azione comune in difesa dei diritti violati). Nella mattinata dell’1 settembre i docenti hanno incontrato l’onorevole regionale Sergio Tancredi, del movimento 5 stelle, hanno riassunto le ripercussioni che la legge 107 sta portando a tutti i precari rimasti in GAE, dopo gli stravolgimenti apportati con i vari emendamenti; l’onorevole Tancredi , già a conoscenza con il suo gruppo , di tutte le azioni di protesta dei docenti, ha comunicato che queste legittime rivendicazioni saranno oggetto di interrogazioni parlamentari , inoltre a breve altri senatori del movimento 5 stelle incontreranno a Trapani i docenti per illustrare l’iter parlamentare delle mozioni presentate . Questo è solo l’inizio di un percorso di denuncia che parte proprio dai diretti interessati, dato l’assoluto disinteresse di coloro che avrebbero dovuto tutelare i diritti dei lavoratori della scuola, che andrà agli organi di stampa e approderà nelle aule dei tribunali di competenza: stavolta facciamo sul serio!