Ha cominciato il suo lavoro a Trapani il nuovo Prefetto Giuseppe Priolo. Ieri ha incontrato per la prima volta i giornalisti, assieme alla sua squadra e ai vertici provinciali delle forze dell'ordine. Il nuovo prefetto si è insediato qualche giorno fa e succede a Leopoldo Falco che ha ringraziato "per quello che ha fatto per Trapani". Priolo si è detto "molto orgoglioso per la nomina" e già ieri ha visitato l'Hotspot di contrada Milo. "E' emozionante vedere una struttura che è diventata un modello da esportare". L'emergenza migranti sarà una di quelle che richiederà più attenzione per il nuovo Prefetto. "So che non è facile il lavoro che mi attende", ha detto Priolo. "Credo molto al rapporto con le istituzioni locali e nei prossimi giorni voglio incontrare i sindaci della provincia di Trapani". Un rapporto, quello con i sindaci, che Priolo definisce importante, ricordando il Prefetto De Sena, con cui ha lavorato a stretto contatto in Calabria dopo l'uccisione di Francesco Fortugno. "Il nostro ruolo è anche quello di collaborare con istituzioni e cittadini". Una battuta poi sulla sua squadra, accanto a lui in conferenza, fatta tutta da donne. "Spero possa lavorare bene e raggiungere i traguardi come ha quasi fatto il Trapani". Priolo ha lavorato per molti anni in territori difficili della Calabria, gestendo enti sciolti per infiltrazioni mafiose. La provincia di Trapani rimane lo zoccolo duro di cosa nostra. "Mi auguro di poter dare il mio contributo sul fronte della lotta alla mafia. Ho avuto la fortuna di fare diverse esperienze nella mia carriera e tra queste c'è stata anche quella sul fronte antimafia". Priolo è stato anche a capo dell'Ufficio legislativo dei Vigili del Fuoco, e nell'incontro di ieri ha voluto ringraziarli per il lavoro fatto in questi giorni in centro Italia.
Giuseppe Priolo è stato nominato Prefetto il 29 aprile dal Consiglio dei Ministri. Proviene dalla Prefettura di Milano, dove ha svolto, dal settembre 2013, le funzioni di viceprefetto Vicario e in precedenza dagli Uffici centrali del Ministero dell'Interno dove ha diretto l'Ufficio legislativo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco.
Priolo nel corso della sua carriera si è occupato diverse volte di contrasto alla criminalità organizzata e di infiltrazioni nella pubblica amministrazione. Ha svolto numerosi accessi e ispezioni antimafia che hanno portato a sanzionare e sciogliere Enti pubblici e amministrazioni locali. Il nuovo Prefetto di Trapani è stato commissario straordinario in diversi Comuni ad alta densità mafiosa. Come San Luca, Rosarno, Bovalino, Melito Porto Salvo, Molocchio, Caulonia, Rizziconi. E' stato commissario straordinario nel 2005 dell'Azienda Sanitaria Locale di Reggio Calabria, poi sciolta per mafia, e dell'Asp 5 della Calabria.
La sua carriera prefettizia è cominciata al Ministero dell'Interno al Settore Relazioni parlamentari dell'Ufficio Centrale Legislativo, in cui ha prestato servizio fino al 2003. Dal 2004 al 2010 ha lavorato presso la Prefettura di Reggio Calabria. Qui ha avuto modo di collaborare con il Prefetto De Sena che gli affidò, tra l'altro, la responsabilità del Comitato per la Sicurezza e la Legalità con i Comuni della Locride, istituito dopo l'omicidio del vice presidente del Consglio Regionale Francesco Fortugno, e successivamente dell'analogo Comitato istituito con i Comuni dell'Area Metropolitana dello Stretto. Durante questo periodo Priolo ha redatto e coordinato due progetti internazionali finanziati dalla Commissione Europea nel settore della protezione civile e della sicurezza locale.
In ambito centrale il nuovo Prefetto di Trapani dal 2011 ha diretto l'Ufficio Legislativo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco. Qui ha predisposto diversi atti normativi e regolamentari volti a rinnovare e modernizzare il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Da Vicario della Prefettura di Milano ha collaborato con il Prefetto Marangoni e gestito un periodo critico, come gli impegni connessi agli eventi del Semestre Europeo, dell'Asem e soprattutto di Expo 2015, che hanno coinvolto direttamente la Prefettura. Più recentemene ha coordinato le attività connesse all'emergenza terrorismo, dopo gli attentati in Francia e in Belgio, e le attività di raccordo regionale relative all'emergenza immigrazione. Nel novembre 2015 è stato quindi nominato Commissario straordinario all'Asp di Reggio Calabria.