Furto di sfilata di moda a Marsala. E' quanto denuncia la rappresentante legale dell'Associazione “Un altro sole”, Rosalia Stella, a proposito della manifestazione che si tiene questa sera in piazza Loggia.
E' l'ennesima sfilata di moda che si tiene in città. Un sabato sì e uno no, Marsala ospita una sfilata di moda, con cantanti, ballerini, parrucchieri allestiscono acconciature di grido, modelle e modelli che sfilano in abiti alla moda. E' il modello di spettacolo che tira al momento in città. Un format che con Marsala, come abbiamo scritto diverse volte, c'entra poco ma che tira molto. Ecco, la serata di questa sera, prende il nome di “Moda in... passerella 2016”, ed è giunta alla terza edizione. Ed è stata “plagiata”. E' stata “rubata”. Lo comunica la rappresentante dell'associazione Un Altro Sole, Rosalia Stella, che ha organizzato le prime due edizioni.
“E' stata copiata totalmente, manifesti compresi, ed inserita nel programma dal Comune di Marsala”. In città in questi anni il problema sicurezza ha fatto preoccupare in molti, con furti e rapine che per un periodo hanno seminato il panico soprattutto in centro storico. D'estate vanno molto i furti di bicicletta e di scooter. Ma il “furto” di una manifestazione, di una sfilata di moda non si era mai sentito.
Secondo la signora Stella la manifestazione è stata copiata dalla organizzatrice “Vitanna Baiardi, la quale ne ha fatto una sua creatura. Tengo a ribadire che l'evento “Moda in passerella” da me creato e organizzato per le due prime edizioni, si trovava adesso in fase di strutturazione per portarlo in scena”.
“L'evento da noi organizzato nelle scorse edizioni – continua la nota dell'associazione - ha portato sul palco artisti famosi e modelle bellissime, facendone un grande progetto di riqualificazione e di valorizzazione delle eccellenze locali”.
“La mia associazione – continua la presidente - apolitica e apartitica, si è sentita plagiata dalla signora Baiardi appropriandosi di una manifestazione da me creata”.
E non finisce qui. “Inoltre, per raggiungere degli obiettivi, anche politici, l'evento dà spazio ad una associazione, vicina a consiglieri comunali e affida la regia ad un dipendente comunale”. L'associazione poi chiede il rispetto dei diritti “nelle sedi opportune”.