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26/08/2016 06:30:00

Musica, teatro e arte. Gli eventi in programma oggi in provincia di Trapani

Sono tanti gli eventi e gli spettacoli estivi che continuano ad animare le serate della provincia di Trapani. Ecco alcuni degli appuntamenti in programma oggi, venerdì 25 agosto.

VALDERICE

Oggi a Valderice presso il Teatro Nino Croce,  alle ore 21,00, si terrà "Sottile... ma che stia in piedi”, musiche, performance e letture per il tributo artistico-teatrale all'attore Michele Morfino. Rendere omaggio a Michele Morfino, grande uomo e attore figlio del nostro territorio, e portare avanti il suo messaggio sull'urgenza pedagogica del teatro e dell'arte per le nuove generazioni. A rendere omaggio al “galantuomo del teatro” Michele Morfino, tanti amici e artisti fra cui Tiziana Ciotta, Giuseppe Caruso, Michele Fundarò, Diego Gueci, Giuseppe Passalacqua, Mari Maltese, Paolo Russo, Maurilio Savona e Francesco Vitale; musiche di Paolo Messina. Le luci e l'audio saranno invece curati da Salvatore Altese.

Michele Morfino, (3 febbraio 1944 - 27 giugno 2014), grande interprete e uomo dotato di eccezionale verve e capacità comunicativa, per un cinquantennio ha calcato i più svariati palcoscenici. Ambasciatore del teatro siciliano, ha recitato con la Compagnia Artistica “Amici di Nino Martoglio”, interpretando – spesso nel ruolo del protagonista principale – lavori di autori drammatici e di autori comici. Ha inoltre lavorato in diverse produzioni del Teatro Lelio di Palermo e ha partecipato ad innumerevoli spettacoli, diverse anche le esperienze televisive. Grande è stata la partecipazione ad iniziative educative, didattiche e di sensibilizzazione, realizzate con gli alunni delle scuole del territorio. Fra gli ultimi lavori, le interpretazioni negli spettacoli “La Mafia Normale” (Associazione Antiracket e Antiusura di Trapani) e “Paolo Borsellino” (Associazione 37° Parallelo).
Ed è proprio per questo che l'Associazione MediAzione, legata a Morfino da grandi esperienze umane e professionali, ha voluto continuare nel solco già tracciato dall'artista, proseguendo in attività giovanili legate al mondo del teatro e dell'arte in generale.
L'ingresso sarà libero, ma nel corso della serata verranno raccolte delle offerte per l'istituzione di una borsa di studio intitolata a Michele Morfino per giovani talenti su cui MediAzione sta puntando a partire dal prossimo anno con il lancio di un contest per le scuole della provincia di Trapani e per i ragazzi del territorio. L'intera serata, inoltre, sarà in diretta web radio grazie agli operatori e ai ragazzi protagonisti del progetto di partecipazione attiva “Giovanicr@zia”, sostenuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.  

ALCAMO 

Secondo appuntamento con L’Arabafenice 2016. Questa sera alle 19.30 sulla terrazza del ristorante La Funtanazza, in cima al monte Bonifato, nel cuore della riserva naturale Bosco d’Alcamo. Per il ciclo di incontri-performance al tramonto, ideato e diretto da Giuseppe Cutino, serata in bilico tra musica e teatro, passando per le canzoni di Mario Incudine sulla migrazione, dal cd Anime migranti, e per alcuni frammenti tratti da Lingua di cane, il nuovo spettacolo scritto a quattro mani da Sabrina Petyx e Giuseppe Cutino che debutterà a Enna nel prossimo autunno aprendo la stagione del Teatro Garibaldi. Con Mario Incudine, musicista tra i più rappresentativi dell’attuale world music italiana e protagonista di collaborazioni con Moni Ovadia, Dalla, De Gregori, Simone Cristicchi e Ambrogio Sparagna, ci saranno il ricercatore e polistrumentista Antonio Vasta, l’attrice-drammaturga Sabrina Petyx, “figlia” della scuola Teatès, già protagonista nei lavori di Emma Dante e cofondatrice della compagnia M’Arte-Movimenti d’arte, e i giovani attori ennesi Elisa Di Dio e Franz Cantalupo, entrambi nel cast di Lingua di cane. È possibile anche visitare la mostra dei giovani pittori Luca Crivello, Sergio Cardillo e Simone Stuto, le cui opere propongono una rilettura odierna della simbologia e della spiritualità dettate dall'iconografia sacra, a voler testimoniare come la contemporaneità continui a rinascere dalla tradizione. Il curatore è Leonardo Di Franco. Con l'edizione 2016 della rassegna L'Arabafenice si rinnova l’accostamento cultura-natura-cibo in cima al monte Bonifato, sede della riserva naturale Bosco d'Alcamo gestita dall'associazione Vivilbosco. Fino al 6 settembre, tramonti all’insegna della letteratura, della musica, del teatro e delle arti figurative, con talenti emergenti e personalità affermate sulla scena nazionale.

POGGIOREALE - GIBELLINA

Visioni notturne Sostenibili - notte di documentari con gli autori, in questa edizione, e nella prima veste da festival presenta questa sera  a Poggioreale antica e a Gibellina, una serie di iniziative su peculiarità geografiche, approcci ideologi e azioni che toccano i confini dell'arte. Un fitto programma di documentari che permettono allo spettatore di addentrarsi nel territorio della Valle del Belice per scoprirne la bellezza in ogni sua forma. La rassegna nata, con la direzione artistica di Giuseppe Maiorana, come vetrina per la promozione di documentari “dal basso”, quest’anno, da’ il via a molteplici opportunità.«Dopo cinque anni di ricercare la migliore forma e strategia per 'educare' alla visione dei documentari, quest'anno - afferma Maiorana - abbiamo intrapreso, quella che, forse, potrebbe essere la strada da seguire per i prossimi anni». «Il festival – spiega – vuole essere l'occasione per mettere assieme nuove esperienze e forme linguistiche differenti con lo scopo di condividere il sapere e la visione. La presenza di nuovi partner festivalieri (il Festival della Resilienza di Macomer, il Festiva Invisible cities di Gorizia, il Siciliambiente di San Vito Lo Capo) dimostra la volontà di fare rete anche con realtà nazionali e realtà simili che, già nel loro contesto, animano e mobilitano i territori. Lo scambio con altre realtà, può senza dubbio permetterci il raggiungimento di obiettivi comuni che mirano alla valorizzazione e promozione del nostro territorio». Chiuse le selezioni per il workshop GIOVANI ARTISTI/REGISTI dedicato a videomaker, fotografi, artisti, fumettisti e illustratori, il festival da la possibilità di partecipare al Concorso “GIOVANI VISIONI”: dedicato ai giovani di età compresa tra i 14 e i 20 anni. Ogni autore può partecipare con un solo elaborato video (spot, videoclip, corti in genere) della durata massima di cinque minuti, realizzato nei territori dei Comuni della Valle del Belìce. La partecipazione al concorso è totalmente gratuita e la candidatura dovrà essere presentata entro il 21 agosto. Tutti gli elaborati selezionati saranno pubblicati sul web per una votazione on-line partecipata e valutati dal comitato scientifico e dal presidente nonché dal direttore artistico della rassegna. 

CALATAFIMI-SEGESTA

Questa sera (con repliche il 27 e 28 agosto alle 19,15) - la Prima della più bella storia d’amore scritta da Shakespeare - SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE – regia di Nicasio Anzelmo.Una scena scarna dove a dominare è stata l’unicità di Segesta e la sua magia e assieme a questa uniche figure di spicco, i sei attori: Renato Campese, Paola Lorenzoni, Cinzia Maccagnano, Maurizio Palladino, Alberto Caramel, Silvia Falabella, che hanno dato voce ad uno dei capolavori di Seneca - “Le Troiane”- , Regia e drammaturgia di Giuseppe Argirò. 

Protagonisti i vinti: le donne troiane, testimoni di un eccidio etnico e culturale, a simboleggiare la parte più vulnerabile della società, colpita senza pietà dalla guerra.
Poi il sacrificio dei due ragazzi troiani Polissena e il piccolo Astianatte e l’addio di Andromaca al figlioletto.
Argirò, ha saputo raccontare con grande pathos, l’olocausto e l’insensatezza della violenza e, alla fine sono apparsi evidenti le analogie con l’oggi, con quello che accade attorno a noi ed in tantissime parti del Mondo moderno e civile.

“È uno spettacolo a cui sono molto affezionato, sono alla sesta edizione del Sogno, come artista mi da la possibilità di sognare. La prima edizione l’ho fatta a Roma nel 2004, l’ultima nel 2006, con un successo incredibile di pubblico”.
A parlare è Nicasio Anzelmo che oltre ad essere il Direttore Artistico delle Dionisiache 2016, ha curato la Regia di questa Commedia Shakespeariana.
“Quest’anno – continua Anzelmo - avevo voglia di fare qualcosa di leggero di divertente e nello stesso tempo di solido. Nonostante sia una commedia, è piena di grandi metafore sulla vita, sull’amore, è piena di considerazioni e di spunti su quello che può essere realmente l’amore, la fedeltà, l’infedeltà; c’è anche questo gioco ambiguo dell’essere fedele e non fedele, del gioco erotico. La notte e il giorno, la luna che arbitra le maree come dice Shakespeare, arbitra anche gli umori delle persone. Ma la notte ognuno di noi diventa un altro, può diventare qualsiasi cosa. La notte si diventa liberi di ogni possibilità di pensiero, di azioni, di scelte. Per cui c’è questo gioco del giorno e della notte. Infatti gli attori che interpretano Titania e Oberon, sono gli stessi che fanno Tesio e Ippolita, cioè come se gli stessi di notte giocassero un ruolo che di giorno non hanno. È uno spettacolo brioso, con tre plot narrativi, per cui la difficoltà del testo è che devi narrare tre storie parallele contemporaneamente che devono essere comprensibili e che alla fine diventano un’unica situazione”.
“E’ stato un lavoro abbastanza faticoso per gli attori che vi recitano ma anche per me - sottolinea ancora Nicasio Anzelmo. E’ infatti un testo che ha bisogno di intimità di luci, di tagli, di penombre, di controluci, perché chiaramente è tutto un gioco di ombre. Il testo parla di ombre, ombre divertenti, qui siamo in un teatro all’aperto e le luci diventano difficili, per cui speriamo nella forza evocativa della parola che ci riporti alla notte, al giorno, alle stelle, al silenzio. I ragazzi sono stati al gioco, all’inizio non avevano capito dove volevo andare a parare, ma poi sono diventati partecipi di quanto io volessi proporre. E vedendo le prove mi sono emozionato. E questo ti fa pensare che dopo settimane di lavoro hai prodotto qualcosa di veramente speciale”.

Tra le interpreti in scena anche Margherita Mignemi, catanese. La Mignemi, donna e artista di carattere, forte, è un vero vulcano di simpatia, in SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE – interpreterà un personaggio maschile “Boton”.

“Spesso – racconta lei stessa – mi ritrovo a interpretare personaggi maschili proprio per la mia versatilità e comicità, come in Sogno di una notte di mezza estate. Ho accettato il ruolo perché volevo mettere qualcosa in più nel mio curriculum e questo lavoro propostomi da Nicasio mi sembrava quello giusto. Sono la più anziana del gruppo ma mi sono trovata benissimo con questi ragazzi, ci siamo capiti subito. Il mio personaggio nella Commedia, si esprime non in dialetto, ma in un italiano maccheronico, lo vedrete e ci sarà davvero da ridere”. E se lo dice lei, che di risate in questi anni di attività ne ha strappate tantissime, c’è da starne certi - domani sera bisserà quei successi -.

“In queste settimane ho fatto avanti e indietro Catania- Segesta, dovendo anche lavorare con Tuccio Musumeci, ma ne è valsa la pena perché mi sono divertita, ho trovato dei compagni davvero bravi, simpatici e che hanno saputo sopportarmi, proprio perché sono la più anziana(ride). Venerdì sono sicura che la magia di Segesta e quell’atmosfera che regna su quel teatro assieme allo spettacolo sapranno sicuramente far Sognare tutti!”.
Ne siamo certi così com’è accaduto altre volte, che anche questo nuovo personaggio sarà interpretato da Margherita Mignemi con grande professionalità, quella stessa professionalità che nel tempo l’hanno vista passare da un ruolo comico, esilarante a un personaggio serio ed impegnato.

Nota: “ … il fiore dell’amore svanito“ - la freccia di Cupido, nello sbagliar traiettoria colpisce facendolo diventare rosso vermiglio – che confonde la ragione, il razionale con l’irrazionale e causa di tutti i subbugli dell’inconscio degli esseri umani, è il protagonista assoluto di questo capolavoro shakespeariano.
Due luoghi d’azione: il primo luogo Atene, dove regna Teseo (non a caso uno dei più famosi seduttori della mitologia greca) che si accinge a sposare Ippolita ( non a caso la regina delle amazzoni), dopo averla sconfitta in battaglia. Il secondo luogo d’azione la foresta dove, in una furibonda perenne lite amorosa, regnano Oberon e Titania sovrani, di una corte di fate e folletti.
Atene è il luogo del quotidiano, della razionalità, dell’ordine; la foresta il luogo dell’irrazionale, dove tutto diventa possibile e gli istinti si scatenano e la realtà diventa illusoria e inafferrabile come un sogno. Fra i due luoghi si muovono ed agiscono, su racconti paralleli, i quattro innamorati e i rozzi artigiani. Ciascuno di loro con storie e finalità diverse, chi per ritrovare se stessi negli affetti e le proprie passioni, chi per ritrovare fama, gloria e denaro: ma tutti alla ricerca della propria stabile identità.
In questa magica foresta, complice gli incantesimi di Puck, tutto si dissolve, tutto si complica tutto diventa illusione. Un magico luogo in cui l’erotismo si rafforza con la passione e produce turbamento fino a penetrare nella profondità dei cuori rischiando di minare le basi stesse della civile convivenza tra gli uomini. La luce fa disperdere i fantasmi inquietanti che la notte ha evocato tra i poeti, gli innamorati e i pazzi coi i “ cervelli in ebollizione e fervide fantasie ”. Si rischia di rimane emarginati dal mondo se la luce del giorno non interviene a raffreddare cervello e fantasie e a ridare al mondo ordine ed equilibrio. Ma quando sembra che il corso delle cose siano rientrate nel loro equilibrio, ecco che ritorna la notte e i fantasmi inquietanti delle passioni, che la luce sembrava di avere domato. Un capolavoro shakespeariano che racconta di un mondo dove i fantasmi dell’irrazionale sono necessari e benefici per la razionalità che ci accompagna. Un esplorazione divertente e spesso comica negli abissi dell’inconscio in un allestimento semplice e leggero come semplice e leggera è la scrittura del Bardo.