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26/08/2016 08:38:00

Trapani. Simula incidente, ma fu omicidio. Arrestato l'assassino

11,45 - Si chiama Francesco D'Angelo, 23 anni di Trapani, la persona che, secondo quanto raccolto dai Carabinieri, ha ucciso l'agricoltore 66enne di Paceco Domenico Barbera.
L'uomo si era presentato all'ospedale di Trapani simultando di esser stato investito da un'auto pirata. Le cose però non stavano così, e qualche giorno dopo Barbera è morto per le grosse ferite. Le indagini di questi giorni hanno portato i Carabinieri ad arrestare il giovane Francesco D'Angelo. Il movente è d'altri tempi. Delitto d'onore. In pratica il ragazzo si sarebbe vendicato per le molestie che l'agricoltore ucciso avrebbe esercitato ai danni della sorella di D'Angelo, che faceva le pulizie nella casa di campagna dell'uomo. Ecco il racconto nella nota del comando dei Carabinieri.

Nel tardo pomeriggio del 18 agosto, un uomo di 66 anni è stato ricoverato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Trapani in prognosi riservata. Si tratta di Barbera Domenico, classe 1949 di Paceco. Lo stesso riferiva di essere stato investito in strada, mentre stava facendo una passeggiata in bicicletta.
I medici dell’ospedale Sant’Antonio di Trapani, dopo aver sottoposto il BARBERA ad intervento chirurgico per curare le importanti lesione riportate, si accorgevano che le stesse non erano compatibili con un incidente stradale, bensì potevano essere riconducibili a delle ferite da arma da taglio.
Intervenivano dunque i militari della Stazione Carabinieri di Paceco che, unitamente al personale del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Trapani, al fine di fare chiarezza sulla vicenda, avviavano immediate l’attività d’indagine.
Sin da subito la versione offerta dal Barbera risultava non veritiera e, la mattina del 22 agosto la triste notizia: il paziente, che nel frattempo era stato trasferito d’urgenza presso il reparto di rianimazione dell’ospedale “Civico” di Palermo, per l’aggravarsi delle condizioni generali in seguito a due arresti cardiaci che aveva subito durante un intervento chirurgico, decedeva presso quel nosocomio.
Ma il quadro delineato dagli investigatori era orami chiaro. Ad accoltellare il 66enne a seguito di una lite sfociata per futili motivi era stato ANGELO Francesco, classe 1993, di Trapani. A scatenare la violenta aggressione sarebbero state le presunte molestie che il BARBERA avrebbe perpetrato nei confronti della sorella di ANGELO Francesco, mentre questa era intenta a svolgere le pulizie nella casa di campagna del BARBERA.
Le articolate indagini, coordinate dal Procuratore Aggiunto Ambrogio Cartosio e dal Sostituto Procuratore dott.ssa Rossana Penna, hanno infatti permesso di raccogliere numerosi e inconfutabili elementi a carico dell’arrestato. Gli inquirenti hanno acquisito numerose testimonianze e passato al setaccio gli ultimi istanti della vita della vittima, prima del ricovero in ospedale, per risalire all’identità del colpevole.
La Procura della Repubblica di Trapani, accogliendo in pieno le risultanze investigative raccolte sul conto del medesimo dai militari della Compagnia di Trapani a seguito di complessa ed articolata attività d’indagine e, tenuto conto delle notizie emerse nel corso di audizione di persone a conoscenza dei fatti, ha infatti emanato un decreto di indiziato di delitto nei confronti di Angelo Francesco.
Sono dunque scattate le manette per il ragazzo che, al termine delle formalità di rito presso gli uffici del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Trapani, è stato tradotto presso la casa circondariale “San Giuliano” di Trapani, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Al termine dell’udienza di convalida del fermo tenutasi nella giornata di ieri, tenuto conto della pericolosità mostrata dall’uomo, il GIP del Tribunale di Trapani ha disposto che il giovane fosse sottoposto alla misura della custodia cautelare in carcere.

8,00 - I carabinieri della Compagnia di Trapani hanno tratto in arresto il responsabile dell’omicidio di Domenico Barbera, il 66enne aggredito a colpi di coltello, nel quartiere Milo di Trapani, il pomeriggio dello scorso 18 agosto e deceduto in ospedale il successivo 22 agosto. I dettagli dell'operazione verranno resi noti questa mattina nel corso di una conferenza stampa. 
Barbera qualche giorno fa, il 18 agosto, si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Antonio di Trapani con le sue gambe, e accompagnato da un amico, dicendo di esser stato investito da un'auto pirata. Le ferite però erano profonde e il medico che lo ha operato ha capito che non si trattavano di ferite da incidente ma erano degli squarci causati da una lama. L'uomo, che aveva detto di esser stato investito a Milo, aveva ferite alla testa, al torace e al braccio. Le sue condizioni poi si sono aggravate ed è stato trasferito all'Ospedale Civico di Palermo. Qui è morto dopo due interventi chirurgici

 



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