ono state tumulate presso il cimitero di Salemi, nel Trapanese, tre salme rinvenute in mare tra la Sicilia e la Libia il 20 luglio scorso, vittime di uno dei tanti naufragi che avvengono nel Mediterraneo. I lavori sono stati seguiti dall'assessore ai Servizi cimiteriali Calogero Angelo dopo che il sindaco, Domenico Venuti, aveva risposto positivamente ad un appello fatto circa un mese fa dal prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, per far fronte alla sepoltura delle innumerevoli vittime dei cosiddetti 'viaggi della speranza'.
"Salemi conferma la propria sensibilità sul tema delle migrazioni - afferma Venuti - anche se avremmo preferito accoglierli vivi. Abbiamo tumulato le salme in un'area del cimitero appositamente dedicata a questi nostri fratelli, dove già ne avevamo sepolti altri, pensando che dedicare loro uno spazio sia una forma di rispetto che tenga anche conto di abitudini e tradizioni diverse. Diversità che uniscono, come ci insegna la nostra storia e quella dei popoli che nei secoli hanno vissuto il Mediterraneo come crogiolo di progresso e di vita, non certamente come luogo di morte. Penso che, oggi più che mai, sia indispensabile passare dall'accoglienza all'integrazione con la consapevolezza che non saranno muri e barriere, fisici o ideologici, a fermare i flussi umani che da sempre caratterizzano la vita dell'uomo sulla terra".