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28/07/2016 06:15:00

Perché volare verso la Sicilia d'estate costa così tanto? Il caso di Trapani

Volare d'estate costa tanto. Volare da e per Trapani o uno degli altri aeroporti siciliani, ancora di più.  “Dai 350,00 ai 700,00 euro è questa la somma che bisogna esser disposti a sborsare per un volo in partenza dalla Sicilia per Milano della durata di 1 ora e 55 minuti in classe economy". E’ quanto denunciato da Codici, centro per i diritti del cittadino che sottolinea come in questi giorni sono giunte all’ associazione diverse segnalazioni da parte di cittadini siciliani che denunciavano l’impossibilità di raggiungere il nord Italia ed in particolare la città di Milano a causa dei prezzi alle stelle praticati dalle compagnie aeree.

Secondo l’avvocato Manfredi Zammataro, presidente di Codici Sicilia “la cosa davvero scandalosa è che in questo periodo in alcuni casi si arriva alla situazione paradossale per cui costa meno raggiungere in volo Tokyo da Roma che non Milano da Catania considerato che, da una simulazione effettuata dall’associazione a titolo meramente esemplificativo su un noto motore di ricerca di viaggi, è emerso che un biglietto andata e ritorno per la capitale giapponese costa 544,00 euro a fronte dei 603,00 euro necessari per raggiungere invece Milano da Catania".

"Tutto questo è inaccettabile se si pensa che a farne le spese sono i tanti siciliani che costretti a recarsi a Milano per questioni di lavoro o peggio ancora di salute. Francamente è inaccettabile che nel 2016 possa verificarsi che un cittadino sia obbligato a posticipare una visita medica a causa dei prezzi folli praticati in alcuni periodi dalle compagnie aeree. Partire (soprattutto se per motivi di salute e non di mera vacanza) non può essere considerato un lusso per pochi. Vorremmo capire come sia possibile ciò e per questo – conclude Zammataro- stiamo predisponendo un esposto che inoltreremo all’Enac e all’Autorità Antitrust per chiedere di aprire un’ indagine volta ad accertare e punire eventuali comportamenti scorretti posti in essere in danno degli utenti del trasporto aereo”.

Eppure una soluzione ci sarebbe, per il caso di Trapani, ed è la continuità territoriale, ovvero il ricorso ai contributi europei per mitigare il caro biglietti dovuto anche alla estrema lontananza della nostra provincia. In realtà quello che si vive a Trapani è un vero e proprio rebus. Ryanair da un lato fa sapere di non avere intenzione di andare via, dall'altro lato, però, come abbiamo raccontato, ha tagliato drasticamente le corse invernali. Sulla vicenda interviene anche il senatore del Movimento Cinque Stelle Vincenzo Maurizio Santangelo:  “Ma guarda caso Airgest perché è sempre in perdita? Eppure sono arrivati i fondi riconosciuti per i danni legati alla chiusura dell’aeroporto per la guerra in Libia del 2011, e prima che arrivassero tutti o quasi tutti rivendicavano l’attribuzione dei 10 milioni di euro. Per non parlare di altri 2 milioni di euro che tempo addietro vennero riconosciuti dalla Regione Sicilia per la promozione dell’aeroporto e di nuove rotte. Adesso ci si appella alla continuità territoriale della Sicilia, all’art 1 comma 486 della legge di Stabilità 2016. Se è un diritto averli sicuramente questo diritto va salvaguardato, ma come già ho avuto modo di sottolineare in tempi non sospetti, necessita una maggiore trasparenza, necessita maggior chiarezza anche da parte della Regione Sicilia, che oggi detiene la maggiore quota societaria. Le logiche degli accorpamenti con Palermo, lasciano il tempo che trovano, specie, se poi consideriamo che Trapani e tutto il suo territorio ex provinciale risulta appetibile e mentre altre “voci di corridoio” parlano di depotenziamento dell’aeroporto a favore di logiche di svalutazione delle quote di mercato per poi rivenderle a basso prezzo: dobbiamo crederci?”, afferma il portavoce al Senato Vincenzo Maurizio Santangelo. “Adesso attendo le risposte all’ennesima interrogazione al Ministro Delrio per sapere cosa è scaturito dalla conferenza di servizio tenutasi a Roma e sopratutto, per sapere quando saranno resi disponibili i 20 milioni di cui alla legge di stabilità 2016, per la continuità territoriale da e per la Sicilia, tra cui la stessa Trapani”.