Il sindaco di Trapani Vito Damiano ha revocato la delega all'assessore alle Finanze e Bilancio Piero Spina. La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno e ha sorpreso consiglieri comunali e quanti sono assidui frequentatori dei "palazzi". Nel provvedimento è scritto testualmente che "è venuto meno il rapporto di fiducia e di collaborazione" e ciò in vista dell' approvazione del bilancio di previsione da parte dell' Esecutivo di Palazzo D' Alì. Piero Spina, ex presidente provinciale del Psi che aveva lasciato all'indomani della sua mancata candidatura alle ultime regionali, era stato nominato assessore nel novembre dello scorso anno, e sino a quel momento aveva di fatto guidato l' associazione "Cives". Secondo indiscrezioni, ad ogni modo, la presenza di Spina in Giunta era ormai «a termine», considerato che l'ormai ex assessore avesse programmato di rassegnare le dimissioni dopo l'approvazione in Giunta del bilancio di previsione.
Segratario Comunale PD - Sulla revoca di Spina, il segretario comunale del PD, Francesco Brillante, ha inviato uno nota che commenta così la scelta del sindaco: "L’attuale gestione Damiano persiste nella sua ormai costante ed inconsistente opera. Trapani appare, ad estate inoltrata, desolatamente abbandonata a se stessa, senza programmazione e senza alternative. Questa amministrazione oltre a non prevedere alcuno strumento di supporto e di crescita del territorio, mette in crisi quelli già esistenti, come ad esempio il contratto di comarketing ed il rapporto con Ryanair o la mai risolta gestione delle attività del centro storico”.
Secondo il segretario del PD trapanese “la storia poteva cambiare. Poteva essere diversa. Un anno fa si è votata la mozione di sfiducia, ed il Partito Democratico credeva nella possibilità di un cambiamento. Cambiamento non avvenuto anche per volontà di chi oggi si scopre essere diventato, pressappoco, oppositore del Sindaco. Ma la città lo sapeva e vuole ancora un cambiamento, persone come il consigliere Passalacqua – il quale ha anteposto la fiducia a Damiano a quella al suo Partito – o l’ormai l’ex assessore Spina che, con il suo movimento, ha osteggiato la censura a questo sindaco, hanno contribuito al tempo a far sì che nulla accadesse, costituendo le condizioni perché la sindacatura Damiano sopravvivesse fino, ormai, a fine mandato.
Evidentemente – conclude Brillante – ad oggi sembra che si siano sbagliati. Oggi pare la pensino come il PD la pensa da quasi tutta una legislatura. Purtroppo il “te l’avevo detto” non paga, ne appaga, nessuno, men che meno i cittadini. Con più forza, dunque, proveremo ancora a cambiare le cose. La macchina delle primarie è pronta a partire, con una sola destinazione: una Trapani migliore”.