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04/07/2016 06:30:00

Marsala. La nuova vita del "Cupido". Da night della prostituzione a centro polifunzionale

Da luogo di perdizione a centro per i giovani. Sarà una trasformazione radicale quella che vivrà un ex night club di Marsala, in cui venne scoperto un giro di prostituzione. A breve sarà un luogo per giovani e famiglie, gestito da associazioni no profit, il tutto coordinato da quell’uomo sempre in prima linea nel tirar fuori la coscienza civica e nel sensibilizzare alle buone pratiche quale è Don Francesco Fiorino.
Si tratta dei locali in cui c’era il Cupido club, un night passato alla cronaca per l’operazione antiprostituzione che coinvolse diverse persone.
Il locale è stato sequestrato, assieme ad altri beni, a Francesco Bianco, 71 enne marsalese, già sorvegliato speciale.
Bianco, era il proprietario dell’immobile nel quale, secondo l’accusa, era stata organizzata un’attività di incontri sessuali a pagamento. L’immobile si trova in contrada Berbarello,
L’immobile è posto sotto sequestro dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani. Nei mesi scorsi è stata decisa la sua destinazione temporanea, in attesa che il procedimento di confisca arrivi a conclusione.
A gestire il centro saranno quattro enti. A coordinare il tutto sarà l’Opera di Religione Monsignor Di Leo, di Don Francesco Fiorino, fanno parte del gruppo il Coro Marsala Amica, l’Associazione Sportiva Dilettantistica i Picciotti del Toro e Legambiente Marsala Petrosino.
In quei locali, dove una volta avvenivano traffici poco chiari, dove le donne vendevano il proprio corpo, ci sarà un centro polifunzionale per giovani e famiglie. “Faremo attività di sensibilizzazione e ricreative coordinate a ruota dagli enti coinvolti. Abbiamo però un bel po’ di lavoro da fare per rendere i locali adatti”, spiega Don Francesco Fiorino. Infatti il locale era, appunto, un night club, e sono presenti ancora mobili e “elementi” di un night, come ad esempio il palo della lap dance. “Ci vuole un po’ di lavoro e un po’ di soldi spesi, perchè ad esempio dobbiamo cambiare il contratto con l’Enel. Per questo invito tutti a dare una mano”, è l’appello di Don Fiorino.

Sono scattati lo scorso novembre i sigilli ai beni di Bianco, per un valore totale di 3 milioni 400 mila euro. Il sequestro è stato eseguito dai carabinieri e dalla guardia di finanza di Marsala, coordinati dalla Procura lilibetana. Tra i beni oggetto del sequestro figurano complessivamente 35 fabbricati; 16 terreni agricoli; 8 tra autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, nonché 13 rapporti bancari, per un totale di oltre 3.400.000 di euro.
Bianco è noto alle cronache giudiziarie per i processi a suo carico che vanno dall'usura allo sfruttamento della prostituzione. E' stato anche sorvegliato speciale.
Proprio da quel locale scaturì l’operazione “Cupido”. Il processo si è concluso qualche mese fa con la condanna ad un anno e 10 mesi di carcere, nonché mille euro di multa, per gli imputati Diego Marino, di 35 anni, e Francesco Bianco. Gli altri tre indagati, Giovanni Candela, di 42 anni, legale rappresentante della coop ‘’Cupido One’’, Andrea Figuccia, di 60, e il figlio Vincenzo, di 30, hanno preferito patteggiare la pena, evitando così condanne probabilmente più pesanti.. Nel locale, Marino svolgeva le mansioni di cameriere, ma per gli inquirenti avrebbe controllato, diretto e amministrato l’intera “attività di meretricio”.
Ora quei tempi sono dimenticati. Là dove le donne erano costrette a vendersi ora ci sarà un centro per giovani e famiglie. Un tentativo per ridare purezza a quella parte di città, e di cancellare, con attività sociali, l’illegalità e lo sfruttamento dell’essere umano.