Discariche stracolme, rifiuti per le strade, tariffe salatissime più care di quelle di Milano, ma non fatelo sapere a Davide Faraone.
Il sottosegretario alla Pubblica Istruzione, da pochi mesi neolaureato, in un recente incontro di partito tenutosi a Santa Ninfa non nei locali del centro sociale, dono negli anni settanta degli abominevoli bolscevichi sovietici, ma in una sala del Castello Rampinzeri, non ha nemmeno sfiorato l’argomento.
Ti saresti aspettato da un autorevole esponente di Governo qualche parola per dare una dritta a Crocetta e all’Assessore Contrafatto al fine di accelerare una svolta decisiva per una vicenda ormai incancrenitasi. Proprio lui che non perde occasioni per bacchettare l’ex sindaco di Gela. Gioco delle parti, si vede.
Silenzio invece. Miserie umane, si direbbe.
Solo temi aulici, che diamine! Come e perché, ad esempio, occorre votare “Si” al prossimo referendum. La Costituzione, così com’era non è forse la madre di tutti mali?
Della monnezza se ne occupino i sindaci e poco conta se alcuni tra questi, il primo cittadino di Salemi, ad esempio, rischia di perderci la faccia.
Già. Proprio Domenico Venuti, che della problematica “rifiuti” ne aveva fatto un vessillo in campagna elettorale, dimostrando di avere la consapevolezza della drammaticità della situazione, e ribadita nel corso di un intervista rilasciataci pochi giorno dopo il suo insediamento, rischia di perderci la faccia.
Ma, ne siamo certi, mai avrebbe immaginato i livelli angosciosi raggiunti in questi giorni. Non aveva previsto Venuti l’inerzia e l’inefficienza del governo regionale. Un Governo, che dopo tre anni circa, sta dimostrando di non avere le idee chiare sull’ argomento. Capace di dire tutto e il contrario di tutto, senza che vengano prese decisioni concrete. Mentre la situazione sembra essere arrivata ad un punto di non ritorno. Discariche ormai sature. Prevedibilissimo. Conferimenti al rallentatore o bloccati. Montagne di rifiuti lasciati agli angoli della città. A farne le spese i cittadini. Quelli di Salemi, soprattutto. Le cause? Dieci anni di dissennata gestione dei rifiuti da parte della Belice Ambiente, nel cui Consiglio di Amministrazione, e bene ricordarlo, si alternarono anche rappresentanti del Comune con stipendi sostanziosi in cui mai fu posto seriamente il tema della raccolta differenziata. Salemi ha detenuto questo triste primato, assieme alle “nobili” cittadine di Mazara del Vallo e Castelvetrano. Mentre nei restanti nove comuni, sia pure a livello sperimentale, un tentativo fu fatto per iniziativa di qualche sindaco volenteroso. E non per incapacità, come spesso si sente dire, ma per scelte politiche ben precise. Si inseguivano le politiche “cuffariane prima e lombardiane dopo” che puntavano invece alla realizzazione degli inceneritori. Tutto l’opposto della filosofia della raccolta differenziata. Le conseguenze oggi sono sotto gli occhi di tutti. Oltre al danno, la beffa. Niente differenziazione, ma niente inceneritori. Solo salatissime bollette, e convivenza per settimane intere con cumuli di spazzatura maleodorante e di rifiuti di tutti i tipi riversati per le strade cittadine e di campagna. Ricettacoli di ogni insetti e ratti di ogni dimensione! Una situazione intollerabile. E senza che nessuno alzi un dito. Le autorità sanitarie, tanto per citarne qualcuna, che ne pensano? Cittadini vessati, anche. Una famiglia tipo di quattro unità e con una casa di 100mq pagano fino ad oltre 400 euro. Cassonetti già maleodoranti da tempo immemorabile, con l’incalzare delle alte temperature, diventeranno sempre di più potenziali focolai di disagio igienico e ambientale. A nostra memoria non ricordiamo di averli mai visti ripuliti e disinfettati. Per non parlare delle discariche abusive.
“Ciò che sta vivendo oggi Salemi, scrive Roberto Rapallo segretario territoriale di CODICI, non può definirsi un’emergenza, ma una catastrofe annunciata, figlia di scelte passate ed attuali sbagliate e prive di un minimo di programmazione rispetto alla prevedibile ed attuale situazione di criticità, aver puntato da subito sulla raccolta differenziata, così come fatto virtuosamente da altri Comuni limitrofi, ha indubbiamente contribuito, insieme ad altre concause, all’attuale situazione di non ritorno che sta vivendo la Città di Salemi”. “ Il tempo dei tavoli programmatici e delle chiacchere è terminato, i cittadini hanno diritto ad ottenere risposte e soluzioni concrete rispetto ai gravi disagi che stanno ingiustamente subendo”. Parole dure che cadono come macigni.
L’intervento della Prefettura per evitare il peggio e stato richiesto dal Movimento CinqueStelle attraverso i parlamentari regionali, nazionali ed europei di cui dispone. Hannochiesto chiarezza sulla discarica di Borranea di proprietà della società “Trapani Servizi”, società al 100% del Comune capoluogo. “Mezzi incolonnati per ore fuori dai cancelli oltre l’orario di chiusura e Comuni invasi dalla spazzatura”, hanno scritto i parlamentari regionali Palmeri, Foti e Trizzino, l’europarlamentare Corrao. Vogliono sapere quant’è la quantità di rifiuti conferiti, Comune per Comune, e giorno per giorno, a partire dallo scorso 15 giugno e le motivazioni che hanno rallentato, in questi giorni, il conferimento in discarica. “Tale situazione – affermano i deputati – oltre che comportare un enorme dispendio di personale e mezzi determina l’impossibilità da parte dei gestori dei servizi di raccolta di espletare la stessa secondo i calendari previsti per ciascun Comune, lasciando così quest’ultimi in preda a montagne di spazzatura e rendendo vano qualunque tentativo di programmazione dei servizi. Scongiurare l’emergenza rifiuti, anche in prospettiva della stagione estiva ormai alle porte ed i conseguenti rischi di natura igienico-sanitaria per la collettività è fondamentale”.
Intanto il Consiglio comunale Salemi di alcuni giorni addietro ha approvato gli atti necessari “all'individuazione dei contenuti minimi ed essenziali per la disciplina e le procedure di affidamento ed erogazione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati per il comune dell’ARO SALEMI.”. Si tratterebbe ( il condizionale è d’obbligo) dell’atto propedeutico per iniziare la gestione della raccolta rifiuti una volta usciti totalmente dalla gestione ATO . Giuseppe Vultaggio, segretario comunale del PD non ha dubbi. “Questa amministrazione - scrive- e la maggioranza consiliare stanno facendo di tutto per fronteggiare l'emergenza e per dare una prospettiva alla gestione dei rifiuti in città, nonostante le tante difficoltà che si presentano ad ogni livello. Devo comunque rilevare che, alcune forze politiche presenti in consiglio comunale e rappresentate dai rispettivi membri di minoranza come la consigliera Saladino (M5S) e il consigliere Loiacono, siano propensi solo alle critiche e non all'assunzione di responsabilità in momenti come questo, dove si presenta in consiglio comunale un atto che può rappresentare un cambio di passo sul piano dei rifiuti ma che al momento del voto vanno via dall'aula e non votano. Il riferimento è all’atteggiamento assunto dai due citati consiglieri nel corso dell’ ultima assemblea cittadina. Che hanno ritenuto di dovere abbandonare l’aula consiliare per protesta, la Saldino nei confronti della presidente di turno Leone, rea a suo dire, di non essere stata al di sopra delle parti. I numeri alla fine sono stati più numerosi di quelli di cui dispone la maggioranza. Vi si sono aggiunti quelli di Giusy Asaro, Caterina Angelo e Antonella Tantaro. Quest’ultima, annunciando voto favorevole, ha motivato il voto favorevole per spirito di servizio nei confronti dei cittadini ma ha anche messo in evidenza alcune discrepanze riscontrati sul Disciplinare di gara, quali l’assenza della voce riguardanti i rifiuti pericolosi e alcuni plateali errori ( il funzionario nel fare copia/incolla a quanto pare avrebbe lasciato i nomi dei comuni Montelepre, Giardinello e Santa Ninfa, siti da cui avrebbe scaricato la documentazione!). Insomma, il pressappochismo di sempre che contraddistingue alcuni solerti impiegati!
Sull’attuale situazione, infine, un noto personaggio di Salemi che vuole mantenere l’anonimato, ha voluto farci pervenire una nota in cui, come un oracolo, ha sentenziato poco comprensibili e allusivi. “ Ho come la sensazione che ormai non ci fa caso nessuno, come in alcune zone del palermitano – ci ha scritto- “noi salemitani quanto siamo disposti ad assuefarci a questo spettacolo? Pensiamo che i nostri rappresentanti in giunta regionale ci daranno una mano oppure le ambizioni provinciali del nostro sindaco prolungano i tempi di attesa a Borranea e di soluzione di questo problema? Domenico ha sue responsabilità, ma rappresenta un'area politica che sui rifiuti e sugli ato in particolare è rimasta un po ai margini. Questo sindaco deve fare brutta figura, attacca questo, denuncia quello, fa gli esposti in procura... allora i mezzi di Salemi aspettano 48 ore prima di scaricare... passate parola amici confratelli. “
Il tutto però non impedisce una serie di appuntamenti importanti che si tengono in Città.
Come ad esempio, la campagna di scavi nell' area archeologica di San Miceli, dove si trovano i meravigliosi mosaici di una Basilica paleocristiana. Come da programma
la Soprintendenza rappresentata da Rossella Giuglio e l' Istitute of Archaeology della AndrewsUniversity (Barrien Spring, MI, USA) rappresentato da RandallW. Younker e Élisabeth Lesnes, per lo studio del sito di San Miceli costituisce una importante chiave di lettura per spiegare lo sviluppo del cristianesimo in questa parte della Sicilia.
Come anche i festeggiamenti per l’arrivo del solstizio d’estate con la Notte Romantica. che avrà un tema definito “TrAma, TrAmare Storie…” con particolare riferimento alle donne e ai loro intrighi amorosi.
La manifestazione, di rilievo nazionale, è patrocinata dall’Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo della Città di Salemi, e co-organizzata dall’Associazione Giovani di Salemi e con le associazioni: AGA, Agesci, Banda “V. Bellini”, Emidance, I Giardinieri, Interact, Gruppo Folkloristico Nuova Sicilia Bedda, Pro Loco e Spazio Libero Onlus.
Contraddizioni di ordinaria amministrazione, si dirà. Certo, diversamente che Sicilia sarebbe?
Franco Ciro Lo Re