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26/06/2016 06:25:00

Povertà in Sicilia, il piano di Crocetta

 La giunta regionale, presieduta da Rosario Crocetta, ha approvato un piano straordinario per la Sicilia con interventi immediati per il lavoro e il contrasto alla povertà, appostando 348 milioni di euro. Il piano include oltre ai cantieri di servizio e ai cantieri di lavoro, già previsti con la finanziaria, anche l'istituzione di un servizio civile regionale per giovani laureati e diplomati e misure socio-assistenziali per i deboli. «Costituiamo una prima forma di reddito di cittadinanza - dice il presidente - attraverso forme di inserimento lavorativo, di tirocini e servizio civile. Una grande scelta, fatta senza pesare sul bilancio, poiché i fondi verranno dallo Stato. La delibera, per essere operativa, dovrà essere approvata dal Cipe. L'iter si potrebbe concludere entro due mesi».

Intanto I ministri del lavoro e dell'economia hanno firmato il decreto che darà il via al SIA (sostegno inclusione attiva) il primo strumento a valere su tutto il territorio nazionale di contrasto alla povertà assoluta. La Sicilia potrà contare su 112 milioni di euro, che la collocano, purtroppo, al secondo posto tra le regioni italiane, dopo la Campania. A dimostrazione della gravita della situazione socio-economica dell'isola.
"Ora tocca ai comuni, ai distretti socio-sanitari e alla regione attivarsi per la redazione dei progetti personalizzati di intervento per i destinatari della misura. È lecito chiedersi se gli uffici sono pronti a rispondere in maniera efficace ai nuovi e gravosi compiti - dichiara Pippo Di Natale, portavoce del Forum Terzo Settore in Sicilia -. Se cosi fosse chiediamo di conoscere quali iniziative si intendono adottare per ovviare a tali problemi. Tali ragioni hanno indotto il Forum a richiedere un urgente incontro al Presidente Crocetta, che spesso ci racconta di una Sicilia che non esiste,  all'assessore Micciché e al presidente dell'ANCI Orlando per fare il punto della situazione e garantire anche in Sicilia l'avvio di questo strumento destinato ai più poveri".


Tutte le attività di contrasto agli incendi saranno gestite da un coordinamento unitario che si avvarrà non solo della Protezione civile regionale, ma anche dei lavoratori forestali impegnati nell'antincendio, i vigili del fuoco e i sindaci dei territori. Lo prevede una delibera approvata dalla giunta regionale riunita dal presidente Rosario Crocetta. Il governatore, che ha proposto la delibera, ritiene «importante, alla luce dei fatti avvenuti negli ultimi giorni, un'attività di pianificazione che determini le nuove linee guida comuni e un coordinamento degli interventi nei territori, al fine di assicurare un'azione più efficace che utilizzi al meglio tutte le risorse umane e strumentali a disposizione».

Approvato il piano di interventi per il «Patto per la Sicilia» da trasmettere al Consiglio dei ministri, con gli aggregati di spesa, per una cifra di due miliardi 320 milioni di euro. Gli interventi previsti, verranno illustrati dopo la ratifica da parte del Consiglio dei ministri. Tale provvedimento consentirà di concludere l'accordo con lo Stato, che prevede opere importanti da realizzare in tutta la Sicilia. «Non ci sarà nessun comune siciliano - dice Crocetta - nel quale non verrà realizzata un'opera».
Approvata anche la richiesta di stato di calamità per Pantelleria e per le aree metropolitane di Messina e Palermo, interessate dai recenti incendi che hanno devastato diverse zone della Sicilia. Il governo ha deciso di avanzare la richiesta a Roma dello stato di emergenza, senza l'utilizzo di risorse finanziarie statali. Per fronteggiare i danni ambientali, sono già previste risorse all'interno del «Patto per la Sicilia», con interventi strutturali per le aree boschive del territorio siciliano. Per gli interventi di sostegno alle popolazioni colpite, la giunta ha dato mandato al Ragioniere generale, di recuperare due milioni di euro per far fronte ai danni che hanno interessato abitazioni e aziende.