Un'altra grossa piantagione di cannabis è stata scoperta dai Carabinieri nel territorio tra Marsala, Mazara del Vallo e Petrosino. E' l'ennesimo colpo che i carabinieri mettono a segno, nel tentativo di debellare le coltivazioni di marijuana che ormai crescono prosperose nel nostro territorio anche a causa della crisi viticoltura. Il sospetto degli investigatori, avvalorato dagli elementi investigativi raccolti nell'ultimo periodo, è che ci sia all'opera una organizzazione criminale, probabilmente di stampo mafioso, che compra o, meglio ancora, affitta terreni da agricoltori in difficoltà - magari a causa del prezzo ormai bassissimo delle uve - e installa serre per la marijuana, che invece rendono milioni di euro l'anno. Il tutto approfittando anche del clima del nostro territorio, estremamente favorevole a questo tipo di coltivazioni. L'ultimo sequestro è stato fatto dai carabinieri di Mazara del Vallo, e ci sono stati due arresti. Nessuna nota ufficiale arriva dai Carabinieri, ma il terreno in questione, nel quale c'era una grossa piantagione di droga, è di proprietà di un consigliere comunale di Petrosino, che, comunque, sarebbe estraneo all'organizzazione criminale che la gestiva. Due persone sono state arrestate. Particolare interessante, è stata trovata anche una videocamera di sorveglianza a 360 gradi. Un dispositivo di sicurezza moderno, magari collegato in wireless con qualche telefonino, che fa capire quanto ormai la criminalità legata alla coltivazione di droga si muova in maniera moderna.