Non si fermano gli attentati incendiari ai terreni sequestrati a Vito Marino, tra Paceco e Trapani. La settimana scorsa abbiamo dato notizia di due incendi in due grossi appezzamenti di terreno coltivato a grano. L'allarme suscitato dalla notizia non ha fermato i criminali, che sono ritornati, colpendo sabato pomeriggio, con le stesse modalità dell'altra volta, due appezzamenti vicini, in maniera assolutamente accurata, preparando ad arte delle micce. I terreni si trovano in Contrada Formosa, e in Contrada Sarbugia. Il danno anche questa volta è notevole, decine di migliaia di euro di raccolto in fumo. E' l'ora che le forze dell'ordine, le istituzioni, ma anche i cittadini reagiscano di fronte a questi atti intimidatori. Ed è per questo che, molto probabilmente, nella giornata di giovedì, ci sarà una manifestazione pubblica, nei luoghi degli incendi, con l'invito ai cittadini a trebbiare quel che non è stato ancora bruciato.
Ricordiamo che i terreni in questione fanno parte dei beni sequestrati nel 2015 all'ergastolano Vito Marino, noto per essere stato coinvolto nel triplice omicidio della famiglia Cottarelli, avvenuto alla periferia di Brescia nel 2006. Vito Marino, imprenditore specializzato nelle truffe allo Stato per ottenere contributi ex legge 488, è anche il figlio di Girolamo Marino, "Mommo u Nano", boss di Paceco ucciso nel 1986 da Matteo Messina Denaro, nell'ambito della guerra di mafia per il controllo del Trapanese.